Re: OLOCAUSTO: verità, mezza verità o menzogna?

Inviato da  nessuno il 2/7/2006 12:35:28
Non so se qualcuno condividerà il mio punto di vista sulla questione "Olocausto". Ma provo lo stesso a postarlo.
Sinceramente, a me interessa piuttosto poco l'analisi dei particolari (quanti sono stati uccisi, Eichmann era o non era ebreo, e cose di sto genere...), in quanto penso sia semplicemente un elemento che svia, che devia il pensiero.
L'elemento centrale dell'Olocausto non è, a mio parere, l'uccisione di 6 milioni (o 4 o 2, o 11) d persone. E' il perché sono state uccise quelle persone.
Stragi, anche di simili proporzioni, sono avvenute nel passato (e avvengono quotidianamente nel presente, basta guardarsi attorno). Non è il numero, che mi spaventa, è la motivazione.
Perché quelle persone vennero assassinate in quanto appartenenti ad una fede e ad un "razza" (tra virgolette, perché, essendo tutti gli esseri umani interfertili tra di loro, non esistono "razze" umane). Perché, per la prima volta nella storia (per quel che ne so e ne capisco) non si uccideva qualcuno perché nemico, combattente, avversario politico, ma in quanto "ebreo". Una determinazione che colpisce il cuore, l'essenza e l'identità.
Posso essere avversario oggi, e alleato domani. Posso essere nemico oggi, e amico domani. In politica e in guerra è accaduto e accade.
Ma non posso essere "ebreo" oggi e non esserlo più domani. Come non posso essere "uomo" oggi e non esserlo più domani.
Esseri umani sono stati quindi marchiati, ridotti a non essere ciò che gli esseri umani sono: non definibili secondo un'unica dimensione. Ingabbiati in un'identità imposta da altri, secondo coordinate decise da altri.
Tutto il resto, è fuffa.

Buona vita

Guglielmo

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