Re: antisemitismo

Inviato da  Santaruina il 6/6/2006 11:26:28
Di lui si potrà dire tutto, ma non che è uno sprovveduto o un cialtrone. Tutt’altro. È una persona informata, competente e ha un approccio raziocinante alle questioni di cui si occupa, tipico degli agenti dei Servizi segreti. Non intendo affatto dire che lui lo sia, né credo che lui lo sia. Dico solo che ha un livello di conoscenza e una qualità di analisi propria delle agenzie di spionaggio. Il che lo rende, dal mio punto di vista professionale, un interlocutore altamente interessante e la cui opinione merita la massima attenzione”

Per quanto riguarda Massimo Palazzi vi inviterei a farvi una idea da soli...

Il musulmano improbabile

Un enologo Musulmano

da kelebek splinder:

Come musulmano, Palazzi iniziò come aggressivo sostenitore della più gretta ortodossia wahhabita, diventando poi critico altrettanto rabbioso dell'eresia wahhabita. Nei primi anni Novanta, la rivista di cui Palazzi era redattore capo, Comunità Islamica, ancora riportava frasi come questa nei suoi editoriali:

"Nessun musulmano potrà mai accettare che anche solo una zolla di TERRA SANTA formi oggetto di mercanteggiamento e sia venduta a prezzo vile e che sia riconosciuta la legittimità della presenza sionista in Palestina."

Poco dopo, e sempre con lo stesso stile scomunicatorio (la definizione è di Francesca Russo), Palazzi si trasformò nel primo (e per ora unico) musulmano sionista d'Italia.
Ma non "sionista" nel senso di qualcuno che critica Hamas perché non accetta l'esistenza dello stato d'Israele. No, sionista nel senso che insulta ferocemente Sharon perché non precede all'espulsione dei nativi palestinesi. I suoi esagitati proclami in materia, una specie di fatwa contro il povero Roberto Benigni e i ripetuti attacchi al Papa, gli hanno meritato, chi sa perché, l'appellativo di musulmano moderato.

Un tempo, Palazzi era solito aggiungere a questo vago titolo quello di "segretario dell'Associazione Musulmani Italiani", finché una serie di diffide da parte dei legali di tale Associazione lo hanno costretto a inventarsi un nuovo movimento, con cambiamento delle vocali: l'Associazione Musulmana Italiana. In questo modo, poteva ancora presentarsi con la sigla AMI. Adesso pare che l'AMI abbia avuto una nuova metamorfosi, dopo un provvedimento d'urgenza del Tribunale di Roma del 15 novembre 2004 a favore della vera AMI: Palazzi parla di una "Assemblea" Musulmana d'Italia, o AMdI.

Palazzi si fregia del titolo di "Professore" e dichiara di insegnare all'università di Velletri. Curiosamente, come dimostra Francesca Russo, l'unica facoltà universitaria esistente a Velletri, all'epoca in cui Palazzi ha cominciato a vantarsi di tale incarico, era quella di enologia. Insomma, o il titolo è inventato, oppure c'è un musulmano che insegna agli italiani come fare il vino. Beh, immagino che anche in Corea ci sia qualche intraprendente compaesano di Palazzi che insegna ai locali come si cucinano i cani.

Più sicuro è il fatto che Palazzi svolge una professione che possiamo definire democratica: concedendo titoli nobiliari, estende infatti a persone senza una goccia di sangue blu la piacevole sensazione di appartenere a un'élite.


Il personaggio merita veramente...

Blessed be

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=48&topic_id=1552&post_id=27417