antisemitismo

Inviato da  hombre il 5/6/2006 23:49:25
Vi propongo di parlare di antisemitismo.
Senza gli imbarazzi della sinistra e senza le posizioni dure di una parte della destra.
Partendo dall’antisemitismo, secondo alcuni giornalisti, di papa Ratzinger e del cattolicesimo polacco, passando dalle posizioni pro-Isrele del Foglio e dell’Associazione Musulmana d’Italia, dei radicali, di Magdi Allam, per giungere al falso antisemitismo di Ahmadinejad.

Sto leggendo un libro che è quanto di più dettagliato esista sulla storia di Israele (Vittime, di Benny Morris, prof. di Storia all’Univ. Ben Gurion), libro che, con mia grande sorpresa, si sta rivelando estremamente obiettivo (almeno fino a pag. 300, me ne mancano però 600).
Poiché il librone di Morris lo sto leggendo io, se l’argomento vi interessa farò un breve riassunto delle sue posizioni che sono, almeno fino alla I° Guerra Mondiale, decisamente critiche nei confronti del sionismo e dei suoi atteggiamenti.

Diario di questa settimana dedica molti articoli all’antisemitismo.
Papa Ratzinger è accusato da molti osservatori di silenzi sulle responsabilità dei cattolici tedeschi nell’ascesa di Hitler. La persecuzione degli ebrei viene dallo stesso interpretata come persecuzione nei confronti dei cristiani.
Dal discorso ad Auschwitz di Ratzinger “Con la distruzione di Israele, con la Shoa volevano, in fin dei conti, strappare anche la radice su cui si basa la fede cristiana”.
Quindi, se i cattolici sono stati anch’essi vittima della Shoa, non possono esserne colpevoli. E se i cattolici non sono colpevoli, non lo è nemmeno la Germania.

Il papa ha detto “Pregheremo tutti insieme affinché le piaghe del secolo scorso guariscano sotto la medicazione che il buon dio ci indica chiamandoci al perdono reciproco”.
Gli ebrei perdonano i cattolici, ed i cattolici perdonano gli ebrei, perché vittime entrambi.
Viene così meno la teoria del perdono di Woityla.
Per Ratzinger il nazismo è il frutto malato dell’illuminismo e, quindi, anche l’antisemitismo ha un unico colpevole: la concezione laica della ragione.
Il presidente della Polonia Lec Kazzynsky milita nel partito Legge e Giustizia, sostenuto dalla cattolicisissima ed antisemita Radio Maria.
Lungi dall’essere di sinistra, l’antisemitismo sembra appartenere più alla destra cattolica.

Lo conferma una vicenda verificatasi ad Arezzo, giunta di centrodestra, che ha intitolato, su richiesta del vescovo, una piazza “all’Insurrezione Popolare dei Viva Maria, un movimento reazionario cattolico violentemente antiebraico…..l’odio veniva indirizzato contro gli ebrei che gli eserciti della Rivoluzione Francese avevano appena liberato dai ghetti” (Repubblica del 22 maggio).
In questo caso, il colpevole additato da Ratzinger (l’Illuminismo) aveva però liberato gli ebrei, mentre furono i cattolici a compiere devastazioni.
La rivalutazione di questi movimenti era appena stata effettuata da Il Foglio.
La posizione de Il Foglio è notoriamente pro-Israele, come quella dell’Associazione Musulmana d’Italia e del suo rappresentante Abdul Hadi (Massimo Palazzi all’anagrafe).
Magdi Allam, in un suo libro, intervistando l’unico musulmano al mondo che sia anche sionista, si è visto “costretto a una profonda riflessione. Non tanto nel merito, ma sulla forma mentis di Palazzi. Di lui si potrà dire tutto, ma non che è uno sprovveduto o un cialtrone. Tutt’altro. È una persona informata, competente e ha un approccio raziocinante alle questioni di cui si occupa, tipico degli agenti dei Servizi segreti. Non intendo affatto dire che lui lo sia, né credo che lui lo sia. Dico solo che ha un livello di conoscenza e una qualità di analisi propria delle agenzie di spionaggio. Il che lo rende, dal mio punto di vista professionale, un interlocutore altamente interessante e la cui opinione merita la massima attenzione”.
La storia di questa associazione è fantastica.

Magdi Allam ha appena parlato con fervore anche del muro in Palestina.
In un articolo del Corriere del 29 maggio ha paragonato la bellezza delle città italiane, con un’architettura aperta, alla bruttezza di quelle israeliane, che non possono pensare alla bellezza, ma al nemico sempre presente. Loro sono costrette a chiudersi a testuggine.
Ed il muro non è un vero muro, ma una fence, cioè un recinto.

Allam si è più volte proclamato musulmano laico, e se così fosse, sarebbe il secondo musulmano pro-Israele.

Poi abbiamo il demonio, quello che vuole distruggere Israele, e che è, invece, musulmano sul serio.
Ma sempre su Diario si apprende quello che si sapeva già: la storia della legge che impone alle minoranze religiose di indossare fasce colorate per farsi riconoscere, è una bufala.
L’Iran ha sempre avuto un ottimo rapporto con gli ebrei, ne ha salvati molti dal nazismo, è stato il primo paese islamico a stabilire relazioni diplomatiche ed economiche con Israele. I servizi segreti iraniani operavano con il Mossad ai tempi di Nasser contro il panarabismo.
E anche oggi Israele ed Iran continuano ad avere relazioni commerciali, seppur attraverso triangolazioni.

Insomma, le uniche parole veramente pro-Palestina (almeno fino a pag.300) le ha pronunciate solo uno studioso ebreo. Senz’altro un’eccezione, ma mi sembrano le uniche sincere. Il resto è gioco sporco.







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