Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -

Inviato da  hendrix il 3/8/2009 20:21:52
Mi presento,
sarei (sono) un fotografo professionista nel senso che ci campo con questo mestiere, arte o professione da quasi 30 anni.
Ho cominciato, trascurando gli studi universitari, nel lontano 1975, quando era da pochi anni arrivata la misurazione dell'esposizione a tutta apertura per merito della vecchia e gloriosa Pentax spotmatic F.
Da allora ho lavorato con quasi una dozzina di macchine, incluso il 6x6, il 6x7 e un paio di banchi ottici fino al formato di ripresa di cm. 13x18, una qualità da paura.
E quasi esclusivamente in diapositiva perchè il mio lavoro era prevalentemente per
usi editoriali e tipografici.

Mi permetto di osservare quanto segue:

1- Da oltre 8 anni che lavoro col digitale non c'è mai stata una sola foto che non abbia passato al photoshop prima di metterla in rete o mandarla in stampa, fosse anche solo per mettere una maschera di contrasto o dargli le dimensioni di stampa.
Molti si lamentano di come non escono pulite le foto "grezze" dalla digitale, e ci credo...

2- In tipografia l'alta qualità è minimo 300 pixel/pollice. Matematica alla mano con 6 milioni/pixel ottieni una stampa di cm. 17,5x26. Ma in stampa tradizionale puoi tranquillamente usare 180 pixel/pollice e ottenere una stampa di ca. cm. 30x45. La differenza tra stampare a 300 o 180 pixel i nostri occhi non la "avvertono", la stampa offset si.
Comunque è sempre possibile interpolare (aggiungere) i pixel all'immagine iniziale ma senza esagerare però.
Altro conto è proiettare una diapositiva sullo schermo perlinato che normalmente si osserva da qualche metro, ma se andate vicino vedete come la qualità scade.

3- Come per la pellicola, maggiore è il formato di ripresa e maggiore sarà la qualità finale, non solo in termini di nitidezza ma anche come saturazione delle sfumature e tonalità all'interno di quel colore, che in digitale viene chiamata profondità di colore.
La qualità attuale (quelle che lavorano a 14 bit per canale) delle reflex digitali mezzo formato (DX) è SUPERIORE ad una normale pellicola 35mm perlomeno fino ad un formato di stampa fotografica di 40x60 cm.

4- la qualità attuale delle reflex digitali a pieno formato (35 mm) è paragonabile al formato 4,5x6 cm se non addirittura al 6x9 cm.

5- in ogni caso il digitale alle alte sensibilità (800-1600-3200 asa e oltre fino a 12.800) è incredibilmente e notevolmente SUPERIORE alla migliore pellicola mai prodotta di pari sensibilità. Un paio di mesi fa ho visto un 70x100 cm. a 3200 asa SENZA GRANA o RUMORE DI FONDO come si dice adesso. Attualmente, e con le migliori macchine, è quasi impossibile distinguere un 100 da un 800 asa.

6- Non so se conoscete la fotografia HDR (High Dynamic Range = alta gamma dinamica), praticamente è il sistema zonale di Ansel Adams fatto in digitale.
Permette di compensare e rendere visibili i dettagli in un intervallo decisamente superiore a qualsiasi latitudine di posa di una pellicola.

7- Odio il digitale perchè massifica troppo e soprattutto perchè da 5-6 anni ho avuto un calo di lavoro di almeno il 70%, maledetti fotoamatori !!! Questa è la disonestà del digitale... almeno per me.

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