Re: la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -

Inviato da  dr_julius il 2/8/2009 15:47:00
Non vorrei sembrare né superficiale, né perentorio da voler uccidere sul nascere la discussione. Io la metto così: se vedi un quadro e ti piace, è più importante se il pennello usato è consumato oppure nuovo , o invece è più importante il risultato finale?!? Se usa colori sintetici oppure colori naturali ottenuti con ricette segrete di secoli?!?

Io sono favorevole al digitale: abbassa i costi, rende più "democratica" l'arte fotografica: certo la inflaziona, anche. Avremo quindi sempre più immagini e "gente che scatta" e sempre meno fotografie memorabili e artisti con il cavalletto. Gente che torna a casa sapendo già quale scatto ha catturato!

Oggi, chi abbia senso artistico arriva a fare foto, se non pregiate, almeno comunicative, e ci arriva anche senza la minima cognizione tecnica. Il fotografo molto competente su luci, esposizione e scelte di obiettivo rimane bravo... ma deve combattere ad armi pari con l'incompetente che scatta, guarda la foto, cancella e riprova... Lo so, è meno romantico, ma questa è l'evoluzione, questo è il mercato, bellezza!

Il fotoritocco è un aspetto ancora diverso. Ricordo però che chi sviluppava in proprio, soprattutto ovviamente il B/N, in effetti governava almeno un po' luci e contrasti: oggi chiunque può farlo sia al PC con programmi opensource, con programmi on-line, sia a volte anche già dalla stessa macchina fotografica (!).
Oppure con costosissimi Photoshop, sempre più ricchi di "automatismi".
Poi essere davvero bravi nei fotoritocchi o avere buon gusto, è di nuovo un altro paio di maniche...

L'arte insomma richiede la conoscenza della tecnica, ma nel digitale sempre meno, ma il buon gusto la originalità e la creatività sono per definizione al di fuori dello strumento tecnico utilizzato...

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