la "disonestà" del digitale - Arte Fotografica -

Inviato da  Calvero il 2/8/2009 14:08:30
La fotografia è arte? Non sempre (ci mancherebbe) ma, credo, ci possa entrare a pieno titolo, intesa, in primis, come espressione di una composizione sia essa naturale o impostata in un still-life; sia glamour o puramente ritrattistica; sia essa in funzione di dare memoria.. in quel momento che, purtroppo, è già divenuto “un passato” - dopo il nostro piccolo magico CLICK: - catturare quel momento al volo e, allo stesso tempo, riuscire a inquadrare con il nostro stile.. il nostro occhio

..con questa premessa credo che già vi sia una risposta sul mondo digitale della fotografia, e cioè, che nulla di quanto sopra ho menzionato entra in conflitto con le fotografie realizzate in digitale, poiché le stesse possono assolvere egregiamente allo stesso compito, così come con i nostri vecchi rullini in pellicola.

Ma, come spesso si vuole nei Forum, c’è un - MA - ...e io sento questo dilemma sulla mia pelle di appassionato amatore. Nei tempi in cui non versavo in disagi economici, riuscivo a dare sfogo a questa passione fotografica (1992 / 2000) con dispendio di denaro, energie e tempo.. Poi dovetti rivendere tutta l’attrezzatura, e soltanto l’anno scorso potei ri-fare una piccola scelta per l’acquisto di una macchina fotografica. Ma il tempo passa e le digitali dettano legge a tutti i livelli..

Dovevo scegliere. E scelsi. Ho preso una Nikon F-100 tradizionale usata, cavalletto manfrotto, ..un 24 millimetri manuale usato.. tutto quì per ora. Attendo tempi migliori per Flash, un 50, e un autofocus 80-200 se riesco ..

E di una cosa continuo a rendermi conto. Le diapositive - cioè quelle che in primis mi affascinano - le trovo tuttora imbattibili. Ma andiamo con ordine. Si dice sulle riviste tecniche che l’occhio umano non percepisce la differenza di una stampa digitale oltre i 3 megapixel. Potrebbe essere vero, ma credo sia fuorviante. So anche che una rivista specializzata asseriva che una normale pellicola/diapositiva a sensibilità 100, corrisponde a 20.000.000 di pixel..

Ma al di là del fatto di una percezione che l’occhio può raggiungere, mi rendo conto che osservando fotografie digitali di fattura professionale sia su stampa, che su monitor di qualità, o proiettate tramite PC, .. rispetto alla proiezione della diapositiva manca qualcosa in senso di profondità e, soprattutto, veridicità. E’ soltanto una questione di Pixel, e di definizione?

Non ho preconcetti sull’utilizzo delle digitali. Infatti mi piacerebbe possedere una Full-frame digitale e sfruttare le comodità e le qualità di questo formato e della tecnologia intrinseca che permette tempi, e riscontri di lavoro, eccezionali.

Mi chiedo comunque e seriamente, quanto la consapevolezza di osservare il risultato immediatamente sul dorso di una fotocamera levi la magia della ricerca dello scatto che la tradizionale "impone". Per “magia” non mi riferisco ad un ideale romantico che oltretutto è soggettivo. Mi riferisco a una soluzione psicologica che gioca nella mente del fotografo con la digitale, un approccio totalmente diverso nel catturare l’immagine. A ciò si aggiunge anche per lui, con il senno di poi, quella consapevolezza per cui le immagini si possono Ri-sistemare e imbellire (che dopo lo si faccia o meno poco importa; importa invece che questa certezza muove - PRIMA - l’occhio del fotografo in una direzione piuttosto che in un’altra) e che dette immagini mancheranno comunque di un onestà di fondo che la fotografia tradizionale invece, con le diapositive, in ogni caso, può vantare quasi al 100%.

Per l’amor di dio, non si tratta di fare un processo alle intenzioni, ma credo di non vederci male quando dico che questo tipo di progresso ha messo in moto, a livello amatoriale una mancanza di impegno.. la scuola della vecchia fotografia portava ad un vissuto molto più carico di Pathos e di immagignifica ricerca...

(per la questione dei filmati video il problema non sussiste amatorialmente tra digitale, analogico, e vecchi super8.. lì il concetto artistico è assolutamente dinamico e implicitamente asservito al “racconto” e non all’istante catturato)

Quindi, concludendo, credo che l’Arte sia presente comunque per entrambi le tecnologie, ci mancherebbe, ma credo che si deve differenziare con più severità l'Arte fotografica tradizionale dall'Arte fotografica digitale. E questo non entra nel merito della qualità artisticamente raggiungibile, ma in un certo senso differenzia la Fotografia dalla Fotografia.. e un tipo di onestà e di “magia” che, a mio vedere, si sta perdendo molto velocemente

..e credo che soltanto con una Reflex in mano e una pellicola da 36 in diapositiva (magari una Velvia 25) si possano trovare certe soddisfazioni..

Credo che molti "scatti" della storia della fotografia, e ammetto di cadere un po' in una certa retorica, vivevano di una manualità, e di una psicologia che è un peccato si stia disintegrando

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