Re: Zecharia Sitchin: la teoria

Inviato da  sitchinite il 6/7/2009 8:34:42
Vorrei specificare una cosa riguardante il simbolismo e il modo di scrivere dei sumeri, perchè non sembri che io mi scagli partito preso contro il simbolismo.
IN un suo libro G. Pettinato fa una considerazione riguardante l' establishment di inizio 900.
In sostanza lui scrive che una volta standardizzate le traduzioni un pò tutti i sumerologi si sono gettati a capofitto in una opera di traduzione delle innumerevoli tavolette ritrovate per renderle disponibili come base culturale. Diversi autori interpretavano quelle oscure frasi in maniera simbolica, come metafore, o come riferimenti a realtà soggettive interpretandole come diversi modi in cui i vari scribi interpretavano ciò che succedeva loro intorno.
Il risultato fu che quando 3 diversi sumerologi affrontavano lo stesso testo, davano versioni diverse sia per traduzione che per significato, e ci fu bisogno di standardizzare anche il simbolismo.
Perchè?
Perchè ogni simbolismo viene interpretato a seconda del significato che il traduttore gli attribuisce per ideologia, estrazione culturale, e background.
Un caso che evidenziava questo problema era la vicenda di Etana e l' aquila.
C' era chi ci vedeva una espressione della volontà dell' uomo di conoscere le cose a lui superiori (l' aquila che trasporta Etana nei cieli, uno dei passaggi più belli delal letteratura sumera), e chi invece ci vedeva la partiocolare condizione di rispetto e dipendenza tra l' uomo e la sua controparte animale (i dialoghi tra Etana e l' aquila mentre lei si trova nel fosso).

Scrive Pettinato

"non posso a questo punto non dissociarmi dall idea del mio stesso mentore Falkestein secondo il quale il simbolo nela cultura sumera era una modalità di espressione delle realtà non comprensibili - siamo più portati invece, come molti colleghi, a ritenere che i sumeri avessero una vera e propria 'febbre' di annotazione. Abbiamo a che fare con una popolazione che ha scoperto il modo di tramandare la storia in modo organizzato, e ha prodotto centinaia di migliaia di annotazioni pratiche, precise, e oggettive, come un bambino che impara a scrivere e si esercita di continuo scrivendo tutto ciò che vede intorno a se. Una pura opera di catalogazione. In questa ottica abbiamo ritrovato decine di testi su argomenti di nessuno o poco interesse quali ricette di cucina, annotazioni di desideri espressi da divinità (?) [...] il chè ci rende evidente che in via generale i sumeri riportavano per iscritto ciò che vedevano nel modo più preciso e materiale possibile. [...] Ciò risulta particolarmente vero nel caso delle innumerevoli annotazioni scentifiche a carattere medico e astronomico, tavolette che lasciano i sumerologi ancora sgomenti di fronte alle conoscenze mostrate da questo popolo sin dal III millennio. Non si creda che i sumeri suddividessero sempre le loro tavolette per argomento: sono molti i contenuti astronomici o astrologici-oracolari in tavole catalogate come votive. Il sigillo della copulazione e della birra dedicato a Ninkasi mostra lo stelo-cannuccia in posizione astronomica tra Nergal e Marduk, come a dividere la scena in due parti distinte relativamente ai loro due omologhi celesti Marte e Giove"


A me viene quindi da pensare che si, il simbolismo era utilizzato, ma mai in maniera che invalidasse una mera rappresentazione materiale, diretta.
In particolare, magari starò speculando, ma tra marte e giove c' é la fascia degli asteroidi...
ora, io contesto l' interpretazione di Marduk con Giove, ma se fosse vero allora la cannuccia tra nergal e marduk sarebbe la fascia degli asteroidi tra questi due pianeti?
Nessun simbolismo, probabilmente semplicemente trasposizione in una elemntare forma grafica di conoscenze aquisite (da chi o come?).

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