Re: Zecharia Sitchin: la teoria

Inviato da  S.Gatti il 24/2/2009 7:06:55


SINGOLARI ASPETTI IN UNA APPARIZIONE MARIANA.


Come annunciato nei giorni scorsi, riporto l’evento di mariofania del 12 aprile 1947 in zona Tre Fontane, Roma. In apparenza, non ci sono relazioni con la materia di questo furum, ma a mio parere sì. Traggo i dati dal libro: “La Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane”, a cura di Dario Pacifico, ed. Arti Grafiche San Marcello, Viale Regina Margherita 176, Roma 1993. La ricca edizione, e tutta l’impostazione del testo lasciano supporre che sia stato commissionato proprio da fonti vaticane. Questo dato ha la sua importanza. Veniamo alla cronaca descritta dal libro: Bruno Cornacchiola era un romano di modesta origine, classe 1913. Da giovane partecipò alla guerra civile spagnola, e in quell’occasione fu introdotto al protestantesimo da un soldato tedesco. In particolare, maturò una profonda avversione verso il Pontefice e verso la Madonna. Tuttavia in seguito, per esaudire un pressante desiderio della donna che aveva sposato, compì la pratica devozionale dei Nove Venerdì del Sacro Cuore. Lavorò come manovale per l’azienda tranviaria comunale, ed ebbe tre figli dalla moglie. Di carattere brusco, era solito inveire in special modo contro la Madonna, forse anche a causa della infarinatura di protestantesimo che aveva ricevuto.
Per farla breve, il 14 aprile del 1947, nel Parco delle Tre Fontane, al Cornacchiola e ai suoi tre figli apparve la Madonna, per oltre un’ora. Ma solo lui poté udirne le parole, che furono queste:

“Sono Colei che sono nella Trinità Divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta! Entra nell’Ovile Santo, Corte Celesta in terra. Il giuramento di un Dio è e rimane eterno ed immutabile. I Nove Venerdì del Sacro Cuore che tu facesti prima di entrare nella vita della menzogna, ti hanno salvato … il mio Corpo non marcì, né poteva marcire. Mio Figlio e gli Angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso … Si preghi assai e si reciti il Rosario quotidiano per la conversione dei peccatori, degli increduli e per l’unità dei cristiani. Le Ave Maria del Rosario sono frecce d’oro che raggiungono il Cuore di Gesù … Con questa terra di peccato opererò potenti miracoli per la conversione degli increduli … Sono la Calamita della Trinità Amore …”

Poi la Madonna scomparve attraversando le pareti della grotta. L’uomo, molto scosso, si trattenne in preghiera con i figli, e la sera a casa prese carta e penna e trascrisse tutto quello che aveva udito. I suoi scarsi mezzi culturali non gli avrebbero consentito di mettere per iscritto le parole della Vergine, ma egli raccontò che la penna scorreva quasi da sola sulla carta, sospinta da una forza misteriosa. Questa è la cronaca, per sommicapi. Naturalmente si è liberi di non credere una parola di quanto narrato da Cornacchiola, ma se vi si crede, allora emergono dei dati importanti: emerge il fatto che l'uomo 'non può' aver fatto degli errori, in quanto scriveva sotto dettatura divina.
Ecco, vorrei chiedere agli attenti lettori di questo furum: anche a voi sembra che nel brano citato, cioè nelle parole della Vergine, vi siano dei punti particolarmente salienti? O anche delle stranezze, al di là del discorso della fede? Io ne ho notate un paio.
Per oggi mi fermerei qui, in attesa di eventuali commenti. Fra un paio di giorni ritornerò sul tema per dire quali sono le singolarità che ho riscontrato nel discorso della Vergine.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=48&topic_id=4731&post_id=134464