Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 14/9/2015 18:16:14
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Ma quell'altissimo livello di maestranza, non è "naturale"? Non dovrebbe essere naturale per un essere umano?

Si, ma ci sono querce che diventano begli alberi, altre grandi alberi ed altre alberi enormi e sono tutte naturali.

E' un discorso sulla crescita e fino a dove ognuno arriva nella vita.

Citazione:
Domanda: la volontà fa parte dell'ego?


In questo caso, cosa intendi per "fa parte" ?

Senza ego non si avrà volontà, o no? L'acuqa non vuole scorrere, ma scorre e basta.

Capito.

No, la volontà è una peculiarità dell'essere umano, nel senso della volontà consapevole e non è facoltà dell'ego.
L'ego può usarla per i suoi fini e lo può fare perché è in posizione dominante nella persona, ma non è "sua", è dell'Essere.

Infatti noi possiamo decidere (volontà) di ignorare l'ego, usare la volontà per qualcosa che va in direzione opposta ai suoi desideri e anche di impedirgli di usare la nostra volontà, se lo decidiamo (atto volontario).

La volontà appartiene all'Essere umano, non al suo ego ed è, a mio avviso, uno dei doni sacri che abbiamo.

Citazione:
Volevo condividere una cosa che ho notato molto tempo fa e che continuo a notare quasi tutti i giorni, dato che ho 2 bambine di 3 anni in casa. I piccoli sono sempre molto agili, e sembrano che si muovano molto facilmente senza fatica. Anch'io da piccolo ero così, saltellavo sui tavoli, sulle sedie, mi mettevo a fare capriole per terra, il tutto fatto anche per 1 ora senza sosta, non mi stancavo mai, ed ero sempre pronto in qualsiasi momento a fare un balzo felino . Ora mi basta fare 1 capriola all'indietro e già mi gira la testa. Mi bastano 2 salti e ho bisogno di pausa, e non sono sempre pronto a farli. Il fatto è che non è semplicemente perchè ho smesso di muovermi. Perchè in alcuni periodi ero molto attivo fisicamente (3 ore di allenamento di forza 3 volte a settimana), e infatti ero più agile. Ma era diverso...perchè comunque dopo un po' mi stancavo. Io mi ricordo bene le sensazioni che provavo da bambino: la fatica non esisteva nella mia testa. Sentivo il Corpo instancabile, letteralmente. Sentivo che il movimento era separato dalla fatica fisica, sentivo che erano cose molto distaccate. Ed è PROPRIO quella sensazione che è sparita nel tempo, e che è stata sostituita da un'altra: il movimento è strettamente collegato con la fatica fisica. Davvero, è quella la cosa che cambia tutto. E' lì la differenza tra quando ero attivo da bambino, e quando sono attivo adesso (nei rari periodi in cui mi alleno per un paio di mesi). Le sensazioni le ricordo perfettamente, e la differenza è proprio questa: da bambino è come se la fatica non fosse correlata al movimento, adesso la sento molto più legata. Questo è esattamente ciò che provo.

Finalmente sono riuscito a scrivere a parole questo...chiamiamolo pensiero che che ho da alcuni anni.

Che si perda parte dell'elasticità fisica crescendo è normale (capriole e salti), ma quello che hai descritto è proprio il perdere il naturale funzionamento del corpo di cui parlo, perché un Maestro di Tai Chi, può fare esattamente come un bambino: muoversi anche per ore senza stancarsi fisicamente.

Infatti il movimento corretto, naturale, non produce stanchezza fisica (o molto poca), perché non ci sono tensioni e non si usa la forza.
Ma si usa comunque il Chi ed infatti se osservi i bambini, sembrano inesauribili, inarrestabili, ma quando finiscono il Chi anche loro devono fermarsi e spesso crollano di colpo come patate lesse
Ma il corpo non è stanco in senso fisico, sono solo scarichi. Una bella dormita e si riparte.

Considera che non è proprio come una pila che si scarica, perché anche facendo in modo naturale ci si ricarica di Chi (ecco perché il Tai Chi è anche vivificante), ma c'è un limite anche a questo e dopo un po' è necessario fermarsi per recuperare.

Questa perdita di "giusta relazione" e "giusto uso" del corpo, è dovuta allo spostamento del nostro centro dall'Essere alla mente ed in particolare modo nell'ego e nella personalità.

Le pratiche spirituali servono proprio a ricentrare noi stessi, è proprio quello che intendevo quando ho scritto "ritrovare parti perse o scollegate".

Ci insegnano a vivere separati dal corpo, come se fosse solo una macchina con cui andare in giro, e così facendo lo usiamo in modo non corretto, innaturale.

Quando dico che anche andare a comprare il latte può essere una gioia, intendo che può esserlo anche per il corpo, perché anche a lui piace muoversi, se lo si usa e lo si tratta nel modo che merita da Essere meraviglioso quale è, e si può così condividere con lui questa "piccola" gioia.

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