Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 12/9/2015 17:53:54
Citazione:

zeppelin ha scritto:
Si... no... bho...
La prima esperienza l'avevo avuta (25 anni fa, pressapoco) con una che andava a sedute di training autogeno; non c'ho messo tanto a capire che non facevano che usare tecniche prese da altro ma da questa ho imparato i fondamenti dello stare fermi e di sentirsi rilassato.

Poi ho inciampato in una donna che teneva sedute di yoga, e da questa ho appreso come governare il respiro e m'ha dato qualche dritta sui chakra.

Intanto sono diventato riflessologo dopo la scuola triennale di un maestro cinese che m'ha illuminato sui principi della filosofia e medicina cinese, e quando ho frequentato un anno Qi Gong mi sembrava di riuscire a capire bene i movimenti. Ho imparato a sentire chiaramente il Qi ma il tutto non faceva per me, e sono tornato alle pratiche più sedentarie.

Ho conosciuto una persona parecchio dentro i cristalli, pendollini, campane tibetane e cose del genere ma che teneva come base di tutto lo yoga e la meditazione e abbiamo fatto alcune sedute insieme. Ho iniziato a tenere della posizioni yoga ma alla fine ne ho scelte una decina, che trovo gradevoli e non mi annoiano, e giro sempre su quelle.

Così alla fine, tra libri, imbeccate e mini-corsi, mi sono ritrovato con una serie di "frammenti" che, nell'insieme, funzionano. Magari non ne è venuta fuori una tecnica completa...

Direi di no.
La vuoi chiamare YogaChi... oppure YoChi... TaYo?

Attento eh,, che poi ti prendono sul serio

Seriamente, perché sono cose serie.
Considera che per creare una pratica spirituale completa, è necessario conoscere chi e come è l'uomo, al livello fisico, mentale (psichico) e spirituale.

Il mio Mesato affermava che il Tai Chi, per esempio, "è stato creato da Maestri spirituali con l'assistenza del Cielo", e facendo un parallelismo delle cose di cui sto discutendo con TheNec, questo tipo di "creazioni spirituali" si possono inquadrare nella giusta prospettiva, in quanto a profondità di conoscenza e di grande complessità, complessità che la mente non può gestire ma nemmeno capire in modo completo.

Citazione:
...ma, per ora, mi è sufficiente. Diciamo che le basi ci sono, magari un po' confusionarie perché sento le componenti cinesi tramite posture indiane... Ma d'altra parte la medicina cinese con il Chi l'ho trovata intuitiva, la filosofia che sta dietro ai chakra mi rimane ancora un po' oscura...

Questo lo puoi giudicare solo tu o un Maestro. Ma diciamo che dal tuo racconto direi che è possibile che il tutto sia un po' "confusionario" e la cosa mi spinge a ribadire le mie parole di cautela.

Non paranoia, cautela, perché quando si manipola il Chi, per esempio, si ha a che fare con la forza universale più "potente" nella sua infinita delicatezza.

Alla mente sembra una contraddizione ma solo perché a noi occidentali ci hanno insegnato che è il forte che vince.

E' l'esatto contrario, è solo una questione di tempo affinché il debole vinca sul forte e nessuno sa in anticipo quanto tempo ci vorrà.

Questo significa anche che, se si sta facendo un lavoro non corretto sul Chi, alla fine quel Chi debolissimo vincerà e la sua "non correttezza" produrrà i suoi effetti.

"Sentire" il Chi senza manipolarlo, se non si sa quello che si sta facendo, è cosa saggia e non può diventare un problema. Si sta solo facendo amicizia con lui e questo va più che bene.

L'ho già raccontato, ma è proprio questo che intendeva il mio Maestro quando, dopo qualche anno di pratica, consigliava di fare il proprio lavoro poco e bene, e poi "staccare la spina", e considera che stiamo parlando di una situazione tutelata da lui e con una pratica tradizionale verificata in molto tempo, secoli se non millenni.

Ma a mio avviso il "regolatore universale" è: non desiderare, perché è il desiderio che ci spinge oltre le nostre capacità in modo esagerato e di conseguenza dannoso. Andare un po' oltre, pochissimo oltre, è il modo naturale di crescere, perché è così che tutti gli esseri crescono, in modo così lento e progressivo che è "invisibile" alla mente. E' quando la "mente-emotività-desiderio di avere" di più che iniziano i guai, anche in questi campi.

Nel Tai Chi, per esempio, sono inseriti dei "sistemi di sicurezza" per questo tipo di situazioni, che fanno in modo che automaticamente il praticante non possa andare troppo oltre le sue capacità (il suo livello di un dato periodo) ed in qualsiasi aspetto della pratica, fisico, mentale e spirituale (ed energetico) e sono stati creati proprio per tutelare il praticante da eventuali esagerazioni che potesse fare.
Ma questo vale e funziona a dovere, solo, ovviamente, se si rispettano fedelmente le regole di base le quali sono totalmente integrate nella pratica, ne fanno parte in modo intrinseco.
"Essere calmi", "vuotare la mente", muoversi lentamente e dolcemente", "non usare la forza eccetera, è parte integrante del Tai Chi, non un qualcosa "in più", per fare un esempio.

Coloro che hanno creato queste pratiche, erano dei veri "sapienti" e quindi sono "equilibrate in se stesse", niente è un caso ed alterarle o fare un mix YoChi come il tuo, è difficile che possa avere un risultato equilibrato in tutti gli aspetti per l'essere umano.

Un altra cosa che può aiutare a dirigersi nel modo giusto, è una bellissima frase del mio Maestro: "Non esistono segreti del mondo, ne esiste solo uno: l'Amicizia"

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