Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 12/9/2015 11:02:13
Citazione:

TheNecrons ha scritto:

Ho provato a maneggiare vari oggetti coi due modi, le impressioni e sensazioni sono queste:
1) Contraendo eccessivamente i muscoli, sento che non riesco a dedicare buona parte di me al movimento, mi sento pieno. Non riesco ad esprimermi al meglio. Sebbene normalmente non sono al punto di riuscire a dedicare tutto me stesso al movimento, come dici tu, mi sento tuttavia meno "immedesimato" col movimento, sento che dedico una minor parte di me (questo è esattamente ciò che ho provato, ripetendo l'esperimento varie volte), dato che di solito non applico tutta sta forza. Il risultato: non riesco a manneggiare gli oggetti in modo preciso come vorrei.

2) Facendolo nel modo più rilassato possibile, mi sento più libero di dedicarmi ad esso, più "vuoto" (di quando mi sforzavo eccessivamente), e ciò che ho provato è stata una maggior immedesimazione, o "vicinanza" al movimento. Risultato: oltre a molta calma e rilassatezza, capacità di muoverlo come voglio. Differenza molto netta e marcata.

Prima di fare l'esperimento ho calmato la Mente con l'esercizio di cui mi hai parlato (fare senza pensare).

Bello, ecco un'altra cosa che farò più spesso oltre all'esercizio del non pensare.

Hai visto che muoversi in rilassamento è più efficace e che si tende verso uno stato di calma e di mente vuota.

Hai fatto una specie di Tai Chi "senza forma", "libero" per così dire.

Le forme del Tai Chi, che sono sequenze prestabilite di movimenti come quella che vediamo nel filmato del Maestro, hanno delle ragioni precise e sono varie.
Non parlerò di tutte queste ragioni, del perché è necessario praticare sempre le stessa forma, anche perché ci sono certe comprensioni che a mio avviso vanno trovate da soli.

Una cosa che posso dire è che ripetendo sempre la stessa forma, seguendo le regole come il muoversi in rilassamento ed avendo la mente in pace, si sta insegnando al corpo a compiere quella data forma, e con il passare del tempo lo si fa in modo sempre più preciso e profondo.

Questo è anche fare amicizia con il corpo, perché con la ripetizione quotidiana degli stessi movimenti, il corpo capisce che è proprio quella forma di movimenti che si è intenzionati a fare.
Il farlo in modo rispettoso e dolce (rilassamento e non interferenza della mente, calma...) e grazie al suo "sapere" e conoscenza di sé che ha (che è perfetta), fa accettare al corpo il compito che gli chiediamo di fare, ma soprattutto l'eseguire la forma diventa una "collaborazione in amicizia": noi chiediamo al corpo di fare la forma, lui non solo la esegue ma ci guida passo dopo passo, istante dopo istante, nel farla nel modo più armonico ed efficace.

Questo, "noi" (la mente), non possiamo farlo, è impossibile, perché anche solo prendere un bicchiere di acqua è un atto di una grande complessità e queste forme di Tai Chi sono molto complesse, soprattutto in certi passaggi.
La mente non è in grado di controllare tutta questa complessità, non è nemmeno in grado di osservare in modo completo la complessità di un atto apparentemente semplice come prendere un bicchiere d'acqua.

Per il corpo è una cosa facilissima, perché è proprio per quello che esiste ed essendo sempre in contatto con lo Spirito, sa tutto quello di cui ha bisogno per fare quello che gli chiediamo.

Provate a prendere un bicchiere d'acqua (per esempio) e guardate quanto di quell'atto riuscite ad osservare e controllare ma cercate di capire la grande complessità, anche solo fisica per il corpo, di un qualunque gesto semplicissimo.
Se qualcuno fa questo esperimento mi piacerebbe sapere le sue impressioni.

Citazione:
Eh sì. Quando applico l'esercizio del fare senza pensare, non sento più il bisogno di sapere (per svariati secondi), eppure "so ancora meglio come fare esattamente". Ma detto così sembra che nella mia Mente ci siano voci del tipo "devi fare così, muovere così, applicare una forza qua". Ma non è così.

Lo so che non è così.

E'... non si può descrivere, giusto?

Si "sa" senza sapere, è forse la descrizione per la mente che più si avvicina a questa "conoscenza senza sapere".

"Sai ancora meglio come fare esattamente" perché succede quello che ho descritto sopra. Il corpo accetta di buon grado di fare quello che gli chiedi, perché sei calmo, glielo stai chiedendo in una maniera che a lui piace, lo stai rispettando e siccome il corpo è in "tandem" con lo Spirito, che sa tutto, ti guida a fare al meglio, perché sanno che quando l'uomo fa bene le cose, è contento.

Contentezza


Citazione:
Riguardo alla felictà e alla contentezza: ho capito la spiegazione e il disegno. Ma ho una domanda: siccome con umiltà e raggiundo l'equilibrio interiore si può provare felicità, allora quella felicità in cima alla scala, quello che consuma molta energia, non sarebbe vera felicità ma solo soddisfamento dei desideri dell'ego?

Questo lo devi dire tu e non è detto che sia sempre la stessa "cosa".

Se stai cercando la felicità allora probabilmente è l'ego ma è possibile che siano anche altre parti di te che cercano la felicità.
Ma questo non cambia niente riguardo alla questione "tristezza-felicità-energia".

Se invece non stai cercando la felicità ma essa "viene a te", se ti trovi in stato di felicità senza averla cercata, allora hai ricevuto un dono.

Quando il mio Maestro ci insegnò una Meditazione, ad un certo punto ci disse che di li a breve ogni tanto avremmo provato molta felicità e che non avremmo capito da dove veniva e perché.
Accadde esattamente così.

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