Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 7/9/2015 20:33:10
Citazione:

zeppelin ha scritto:

Sono rilassato.
Governo il respiro, sento il pulsare del cuore.
Percorro il mio corpo con le sensazioni.
Sento le mani che prendono energia.
Sento il Chi che sbatacchia di qua e di là.
Do' la corda ai chakra sennò mi si fermano.
Collego il primo al settimo chakra passando per la spina dorsale.
Mi si "apre la testa".
Mi sento sollevare la schiena che è percorsa da un ...
Ho una sensazione di ...
Per qualche secondo provo un senso di ...
Poi, "involontariamente" mi dico: "che figata!" e in quell'attimo finisce tutto.


E' indispensabile avere attenzione, per fare tutto quello che descrivi fino a "involontariamente".
Ma è bene specificare delle cose.

Serve attenzione per confermare il proprio rilassamento, per governare il respiro, per sentire il cuore, per percorrere il corpo con le sensazioni etc. Senza non potresti farlo consapevolmente e volontariamente.

Poi dici "mi si apre" la testa e quindi l'evento non è causato direttamente anche dall'attenzione, ma il tuo esserne consapevole richiede attenzione all'evento.
"Mi sento sollevare" stessa cosa.
"Ho una sensazione di" e per qualche secondo provo..." idem

Poi "involontariamente" ti dici - ed ecco che non hai attenzione nel dirti, perché viene da sé.
Ti rendi conto che "ti dici", ma succede sempre questo "mi dico"?

O "ti dici" e basta mentre in realtà la tua attenzione è indirizzata sul "che figata"?

Quindi il tuo "dirti" è involontario e fatto senza attenzione.
E' la mente (razionale con o senza ego-personalità) che prende il sopravvento e che cerca di "avere" il risultato dell'esperienza.
Ne sono certo perché "che figata" è un giudizio ed è la mente razionale (ego-personalità) che giudica in noi.

Ma siccome la mente razionale non è in grado da sola, essendo in posizione dominante su di te esclude tutte le altre parti di te che possono "usare" le facoltà dell'attenzione e della volontà ma soprattutto della sensitività, di produrre-mantenere-accedere a quegli stati dell'Essere, quella esperienza termina all'istante.

Con cautela, prova a non far venire il "dirti-involontario-che-figata", cerca di non giudicare NULLA, ne in senso positivo ne in negativo, e se ci riesci ci racconti cosa succede.

Se succede che l'esperienza continua, ad un certo punto (a breve diciamo, non ore) consiglio di interromperla volontariamente e se necessario usare anche tutta la volontà di cui potresti aver bisogno per farlo.
Sono cose molto serie. Uscire in mare aperto è solo per i marinai esperti.

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