Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 7/9/2015 12:39:37
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TheNecrons ha scritto:

Come hai detto tu queste sovrastrutture non sono 100% da buttar via. Ma secondo me si esagera troppo con bambini con questa storia del "devi comportarti così e cosà". Finchè si tratta di trattenere la puzzetta ok,

Adesso so che posso prendere un ascensore con te serenamente

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ma per esempio quando i miei mi dicevano "anche se il prof sbaglia nei tuoi confronti, dirglielo sarebbe da maleducati, devi solo stare zitto, è così che si comporta una persona educata", non è molto corretto nei miei confronti.

Non solo non è corretto, è proprio uno di quegli attacchi all'integrità della persona.

Perché mette in dubbio il tuo sacrosanto diritto di pensarla come preferisci e di esprimere il tuo pensiero, mettendo un confine interiore proprio a quello che dicevo: la libertà interiore.

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Sembra che la tua timidezza sia una cosa naturale, una tua indole innata nel senso che il tuo Essere è così o il tuo carattere naturale

Non lo so Invisibile. Ti dico solo che ORA, che sono più sicuro di me e non mi batte più il cuore a mille quando parlo con una ragazza (a 500 però sì che è già meglio )o con uno sconosciuto in generale, mi sento meglio. Ma come hai detto tu, aspetto e mi osservo.


Dai che tra un po' scende a 250

Si, vista la tua giovane età credo che sia bene andarci cauti a trarre conclusioni.
Tu pensa che io ho capito certi aspetti del mio carattere ed inclinazioni naturali, solo da adulto e dopo molti anni di esame.
Vedere se stessi come veramente siamo è una delle cose più difficili da fare.

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Voglio però chiarire che secondo me c'è una differenza tra sicurezza in sé e estroversione. Conosco persone introverse (parlano poco, pensano tanto, hanno pochi amici), ma sicuri di sé. Cioè, secondo me, essere sicuri di sé (essere tranquilli e sereni anche con altre persone) non equivale ad essere estroversi (parlare tanto, conoscere e uscire con un sacco di persone).

Concordo.

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Domanda: quand'è che la Mente (logica, pensiero) funziona nel modo migliore? Quand'è che è usata bene? Cosa dovrebbe e cosa non dovrebbe fare esattamente?

La mente razionale, (logica-pensiero), funziona al meglio quando funziona lentamente, ma sto parlando solo della parte elaborativa, non di quella ricettiva.
Perché ci vuole tempo per esaminare se gli elementi presi in esame sono corretti, se sono realtà o ipotesi, se sono completi od incompleti, se li si stanno mettendo in rapporto tra loro nel modo corretto o se ci sono credenze che stanno influenzando il giudizio e l'esame, magari a causa dell'emotività personale.

E' usata bene quando serve e, visto quanto già detto, io sostengo che serve pochissimo in realtà e che la usiamo in maniera ossessiva direi, continuamente e male (spesso di fretta).
Grazie alle pratiche spirituali ho scoperto una cosa veramente sorprendente (e molto liberatoria): la mente razionale serve pocchissime volte e per pochissimo tempo (a parte per questioni di lavoro e altre in cui si è obbligati ad usarla intensamente e per molto tempo).

Il mio Maestro diceva che la mente razionale serve solo per i casi di emergenza, che è per quello che è stata "disegnata".
Se questo è vero, significa che abbiamo creato una intera civiltà che obbliga tutti a vivere costantemente, o quasi, in stato di emergenza.

Quindi dovrebbe fare quello per cui è stata disegnata: essere usata solo per i casi di emergenza, ma ovviamente in questo nostro mondo, questo non è possibile farlo, se si ha un lavoro, una macchina, e molte altre cose considerate "normali".

Sto parlando per assoluti, ovviamente.

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