Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  zeppelin il 6/9/2015 22:24:13
Citazione:

TheNecrons ha scritto:
Ecco....quando si medita "non si pensa a nulla", giusto? Come si fa a fare le cose che facciamo quotidianamente avendo la mente vuota? Cosa signfica?

Ciao TheNecrons.
Invisibile, se dico scempiaggini o empietà, dimmelo!
Non ho avuto UN maestro ma ho preso da più persone ciò che mi sentivo e ciò che ero pronto a prendere ; potrei chiamarmi un "autoditatta guidato" e quindi potrebbe esserci qualcosa di non corretto in ciò che dico.

Dalla mia esperienza non esiste veramente un "non pensare", ma pensare "qui e ora". In un certo senso è come esaminare le singole lettere di una parola senza mai (volerla) leggerla nel suo insieme.

Il pensare è sempre un modo di non essere presenti: si pensa ad un ricordo, a cosa fare domani, a una persona che non c'è, a qualcosa che non abbiamo. Non pensare a nulla, nella vita quotidiana, significa ad esempio mangiare concentrandosi naturalmente sul sapore del cibo, sul movimento della bocca, sulle posate che teniamo in mano...
Rilassare non solo i pensieri o l'attenzione, ma tutto ciò che normalmente abbiamo attivo e attivare solo ciò che fa parte del momento. Abituandosi pian piano con le piccole operazioni quotidiane, quando un certo momento saremo fermi senza fare nulla, ecco che non penseremo a nulla.

Se fermi e immobili ci si concentra su ogni singola parte del proprio corpo, una alla volta, e si sente il proprio sangue pulsare, si percorre con un senso del tatto che non si pensava di avere la spina dorsale; si arriva alle dita della mano e si sente il "chi" che ne emana... Si sentono le contratture, dove si è forti e dove si è deboli, si ascolta e si governa il respiro, il battito del cuore.

Anche questo è uno livello del "non pensare".
Non pensiamo: siamo, e il percepire il proprio corpo dall'interno è un modo semplice e utile di "svuotare la mente". Nemmeno bisogna arrabbiarsi se ogni tanto la mente prende il sopravvento e ci accorgiamo di "ragionare"; serenamente, si ritorna dov'eravamo.

E' un momento di valutazione della nostra forza, della nostra salute, del nostro stato psicofisico e della nostra pazienza. E' il modo di sentire il proprio "chi", la forza vitale in noi che è dappertutto e, con un minimo di guida, sentire i nostri chakra. Ci si sente attratti verso la Terra e sollevati verso il Cielo, si sente l'energia espandersi fuori dal nostro corpo e nello stesso tempo ci si riconosce ritirati in noi stessi...

Se riusciamo ad abbandonarci abbastanza a noi stessi, possono verificarsi momenti difficilmente descrivibili.

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