Re: Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali.

Inviato da  invisibile il 2/9/2015 17:54:53
Citazione:

effeviemme ha scritto:

Un aiuto (di massima) alla "mente" per capire se la strada ha un cuore?...
Come darsi una risposta "prima"?

"Prima" la vedo impossibile.

Stiamo parlando di percorsi spirituali e per cui è solo percorrendo in prima persona che si può "sapere".

Ma qualche cosa l'ho già detta, come l'osservare i risultati di chi ha fatto un certo percorso.

Per esempio nel Tai Chi, se chi insegna si muove in modo fluido e leggero, se i suoi movimenti sono simili a quelli di un bambino, se appare non interessato al risultato esteriore ma all'efficacia dei movimenti (funzionalità) e all'Armonia dei movimenti, tutto questo (e altro ancora) trasmette "un certo" cuore ed è un buon "indizio" della sua presenza.

Se chi insegna Meditazione non mostra interesse particolare per i risultati, ma ne gioisce se arrivano, mostra di avere cuore.

Ma come dice Don Juan, è solo con il "sentire" che si può avere una ragionevole certezza della presenza del cuore.

Citazione:

può essere bene "fidarsi dell'istinto"?


Secondo me si ma dipende da cosa si intende per "istinto".

Per me l'istinto è uno dei linguaggi dello Spirito e per cui infallibile.
Spesso mi baso sull'istinto per le mie scelte, ma preferisco, soprattutto se si tratta di cose per me importanti, sentire il Chi, perché in quanto manifestazione "diretta" dello Spirito, porta con sé informazioni complete ed assolutamente affidabili.

Il problema con la parola istinto, è che ci sono molte interpretazioni diverse e spesso ho visto confondere un proprio desiderio o proiezione, con l'istinto (in passato l'ho fatto molte volte anche io questo errore).

Citazione:

o si può "sentire" solo dopo un periodo di pratiche spirituali?

E' un qualcosa di molto personale e soggettivo.

Per me il "sentire" è stato un qualcosa di immediato, in quanto (inspiegabilmente) "dotato" di tale sensitività naturalmente, per così dire.

Sicuramente le pratiche spirituali, se sono genuine, permettono la crescita e l'affinamento della facoltà del sentire, proprio grazie al "risveglio" delle facoltà assopite, di cui la sensitività è sicuramente una di esse.

La sensitività è la facoltà di sentire il Chi (Prana), l'energia vitale che tutto permea e che permette a tutte le entità di vivere, quindi è una realtà non falsificabile.

Una scuola (pratica, percorso spirituale) senza cuore non può generare una energia vitale (Chi) in Armonia e per cui con un cuore, ma per ritrovare tale abilità è spesso necessario del tempo.

Citazione:
forse queste sono considerazioni capitate dopo una interruzione dell'attenzione.

Forse

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=7923&post_id=278399