Re: La ragione: È un fatto soggettivo o oggettivo?

Inviato da  incredulo il 15/8/2015 10:53:16
invisibile

Citazione:
Forse è solo una questione di significati che diamo alle parole, anche perché dopo dice una cosa diversa, ma l'Anima non può morire, è immortale in quanto "particella di Dio".


Esatto, è solo una questione di significati che si danno alle parole Spirito, Anima ed Ego.

L'esoterismo occidentale e quello orientale, pur arrivando alle stesse conclusioni, si differenziano per l'approccio con il quale si rapportano alla Natura dell'Uomo e al modo di arrivare al suo superamento.

In Occidente, l'IO SONO, è il suono interiore dello Spirito, quel suono interiore che è muto ed è usurpato dal lavoro dell'Ego, che si nutre del corpo psichico e astrale.

Quello Spirito che è presente in noi e che deve effettuare le nozze interiori con l'Anima individuale per potersi ri-conoscere.

E' quell'operazione che porta al superamento del dualismo interiore, quella condizione individuale nella quale si nasconde l'Ego, chiamato anche oppositore, il guardiano della soglia.

Lo Spirito in noi, ovvero l'IO SONO, deve riconoscersi nell'Anima e questa operazione avviene tramite Amore.

Per questo gli innamorati si chiamano fra di loro "Anima mia", perchè in quell'amore totale tipico degli innamorati, l'IO SONO Spirituale, riconosce la propria Anima individuale nell'altro e si fonde in questo modo con la propria Anima superando il dualismo tipico dell'Ego e trovando in questa maniera il "Regno del Cielo", un luogo "magico" di felicità assoluta.

Nel Vangelo apocrifo di Tommaso, in modo più esplicito e meno allegorico, il Cristo dice che “il regno dei cieli si adempierà solo quando la dualità verrà superata e tutto ritornerà ad essere uno”. Allo stesso modo, in Matteo si dice: Adamo, abbandonò il mondo spirituale come essere dipendente dal cosmo (Padre e madre celeste), lasciò lo spazio e il tempo eterno per poter diventare un essere cosciente e libero, entrando nella corrente del tempo e dello spazio finito, grazie ad Eva.

Allo stesso modo, lo spirito che vive nell’uomo, il suo io, deve giungere a sposarsi con la propria anima e ad essere consapevole di portare in sé in un unico corpo fatto di carne, due polarità. Scopo finale è che esse ridiventino un unità, si reintegrino e si fondano l’uno nell’altra. I frutti che l’anima Eva è riuscita a produrre con la vita terrestre, devono unificarsi con il proprio Dio interiore, l’IO SONO umano. Quando un uomo riesce a consegnare i frutti della sua umanità al suo essere superiore, egli si nutre e si accresce diventando un uomo angelo.
L’istituzione del matrimonio esteriore è quindi un allegoria –utile all’umanità che non è direttamente chiamata a compiere l’atto iniziatico del matrimonio interiore (unione degli opposti).
“L’essere una sola carne” non è quindi qualcosa che si riferisce alla coppia umana ordinaria. Sono lo Spirito e l’Anima umana, che devono accorgersi di vivere in un corpo solo.

6 Talché non son più due, ma una sola carne; quello dunque che Iddio ha congiunto, l'uomo non lo separi”.


Per questo motivo il Cristo salva, il Cristo porta in Sè la consapevolezza dell'IO SONO Spirituale.

Il Cristo permette all'IO SONO Spirituale di manifestarsi nel mondo riunendo Spirito e Anima umani e superando in questo modo il dualismo del menzognero EGO, quell'entità in noi che vive di bugie.

IO SONO

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