Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  invisibile il 26/11/2015 11:52:06
Citazione:
Decalagon ha scritto:

Ma che nella lingua ebraica non vi sia un termine per indicare il concetto di dio, così come inteso dalle religioni, non è una mia opinione.

Assolutamente e infatti nessuno nega questo.

Ma non è una cosa insolita, anzi.

Ci sono varie altre religioni in cui succede esattamente la stessa cosa, vedi la religione taoista (derivata dalla filosofia taoista).
Tu pensa che il libro più importante per i taoisti, il Tao Te Ching attribuito a Lao Tzu, inizia proprio con:

"Il Tao di cui si può parlare non è il vero Tao"

che significa anche che la parola "Tao" non può descrivere questa realtà universale, proprio come gli ebrei che non danno nome a Dio perché non si può descriverlo con le parole.

Poi ci sono differenze tra le religioni che sostengono questo, ma la base concettuale è la stessa.

Citazione:
Così come non è una mia opinione la coerenza di fondo della storia anticotestamentaria se letta letteralmente e non per metafore.

Ma nemmeno per sogno.
Qui sono stati riportati moltissimi passaggi della bibbia dove questa lettura letterale non funziona per niente.
Questo si che è un fatto, al momento, ovvero fino a quando qualcuno spiega come fa un disco volante ad entrare nelle persone o a fare ricrescere carne sulle ossa dei morti e resuscitarli, solo per fare un paio di esempi, e ti ricordo che i passi dove l'ipotesi ruach = disco volante sono applicabili al testo, sono molto di meno di quelli dove non sono applicabili.

Casomai è l'esatto contrario, perché volendo per metafore puoi "spiegare" tutto, ma questo ovviamente non dimostra nulla perché le metafore, per la loro stessa natura, si prestano facilmente a più interpretazioni.

Citazione:
In questo modo non c'è bisogno di spiegare in via allegorica perché a "dio" piaccia respirare fumi di carne bruciata o del perché, un dio di amore come lui, ammazzi senza pietà chiunque fra i suo popolo pensi solamente a tradirlo o se non obbedisce ai suoi ordini.
In questo il testo è coerente (vedi anche la FAQ n° 6)

Che a "Dio" piaccia annusare l'odore di carne bruciata è solo una interpretazione del testo che ne ha altre. Quelli di CE spiegano quel passaggio in altro modo. Se vuoi te lo cerco e posto la spiegazione ma credo che non sia necessario e se ben ricordo questo aspetto è stato già affrontato.

E di nuovo stai considerando la bibbia come coerente.
Tu come lo sai che il Dio di Amore che appare più volte nella bibbia, in Genesi per esempio, sia lo stesso che ammazza e massacra?
Non lo sai e non lo puoi sapere, perché i testi sono corrotti.

Puoi dire che in quella parte della bibbia c'è una "entità" che viene chiamata "XY" che fa delle cose per amore, e che in altre c'è una "entità" con lo stesso nome che ammazza e massacra le sue stesse creature.

E come sai che è effettivamente la stessa se le fonti non le puoi verificare?

Nomi, solo nomi scritti da chissà chi, in epoche diverse e da diverse persone, nomi su cui hanno messo le mani in più e non sappiamo nemmeno chi sono.
Sono solo parole senza nessuna possibilità di verifica da parte nostra.

Sappiamo per certo che la bibbia è stata pesantemente manipolata, quindi è molto possibile che ci siano vari tipi di manipolazioni comprese attribuzioni illecite di nomi, che è veramente la cosa più facile da fare, basta cambiare un nome ed il gioco è fatto

Certo, se quello che sta in genesi è "veramente" lo stesso "tizio" che ammazza per capriccio, e se è vera la tua ipotesi che gli piace l'odore di carne bruciata etc, allora si che è uno bello fuori di testa

Ma noi questo non possiamo saperlo e non lo sapremo mai.

Quindi è una ipotesi, ed anche questo è un fatto.

Citazione:
La tua risposta sarebbe che siccome il "il giudaismo delle origini aveva un modo diverso di concepire la visione del mondo rispetto alla mentalità ellenica e che usava i 5 sensi per descrivere le esperienze vissute, i propri pensieri/emozioni o le azioni", alla bibbia sono state attribuite cose che gli sono estranee tra cui il concetto di Dio?
Oltre al concetto di dio (e di "creazione" o "eternità"), mi riferisco in particolare anche alla lettura metaforico-spirituale-religiosa che viene attualmente applicata a quel testo. Testo di cui abbiamo perduto gli originali e di cui non sappiamo come venisse letto/come fosse scritto in origine, e soprattutto nemmeno CHI lo abbia scritto.

Se non sappiamo tutte queste cose l'unica cosa che si dovrebbe fare è considerarlo semplicemente come uno dei tanti libri scritti dall'umanità, in questo caso privo di fonti, e leggerlo per come si presenta. Esattamente come le migliaia di tavolette sumere (che nessuno considera "sacre"), molte delle quali sono state appunto ricopiate e rielaborate per essere inserite nei "testi biblici".

Poi, la concretezza del pensiero giudaico è possibile osservarla anche nel semplice atto del "benedire", dove il gesto non viene ritenuto puramente simbolico come adesso, ma si tratta di un trasferimento di eredità terrene (bestiame, schiavi, possedimenti).

http://maurobiglino.it/2012/05/giacobbe-benedice-i-figli-di-giuseppe-2/

La "benedizione" è stata poi reinterpretata così come la conosciamo adesso, una cosa puramente simbolica e spirituale. Che però ai tempi in cui è stata scritta la bibbia manco sapevano cosa fosse.

Scusa ma non hai risposto.

Hai solo ribadito, ampliando la spiegazione, che gli ebrei interpretavano ed esprimevano il mondo in quel modo.
Ma questo è pacifico, anche gli esegeti ebrei concordano e non mi sembra che nessuno abbia mai dissentito su questa cosa

La domanda era un altra.

Se non l'hai capita provo a riformularla, ma a me sembra chiara.

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