Re: Approccio alla Bibbia. chiavi di lettura

Inviato da  alroc il 20/4/2015 21:00:01
Torno a dire invece che secondo me la natura dell'umanità è senz'altro benigna. Per intenderci, un po' come sostenuto da Casteneda, ritengo che l'umanità sia invasa e modellata sin dalla nascita da un predatore interiore che lo forgia. Come un parassita negativo, rappresentato in parte dalla struttura comportamentale egoica, l'essere umano "cresce" e con esso anche il suo predatore. Quest'ultimo padroneggia se l' uomo che lo ospita non compie un percorso di autoanalisi, di indagine interiore.
Chi lavora su di sè non "nutre" il predatore, così che egli non possa diventare più forte della benignità umana che sta alla base dell'uomo.
Un cuore maturo e libero dal predatore agisce con saggezza.

Se osserviamo la storia, i popoli si sono divisi in agricoltori e oppressori, chi viveva in armonia con la natura e chi la depredava. L' uomo saggio è stato sempre dominato da quello con un predatore più forte. La maestria del predatore è stata quella di aver creato le religioni monoteiste piene di sensi di colpa.
Anche oggi il senso di colpa è lo strumento più efficace per dominare i popoli.

L' ecologia per esempio, ci fanno sentire in colpa perchè inquiniamo, quando sono i predatori al comando di industrie e governi a costringerci ad usare macchine inquinanti, a mangiare producendo tonnellate di rifiuti, noi dal basso non possiamo attuare delle soluzioni di capaci cambiare radicalmente le cose, cerchiamo di fare (differenziata, biciclette, etc.) ma sono una goccia nel mare rispetto a quello che potrebbero fare i governi, ma la verità è che il senso di colpa lo fanno sentire a noi.

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