Re: De agone christiano - la Vera guerra interiore

Inviato da  benitoche il 30/1/2015 12:00:07
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Maksi ha scritto:

Lo stesso progetto era nelle intenzione delle SS: sviluppare un'aristcocrazia, capace di trasmettere l'eredita' sanguinea a livelli razziali piu' alti. Il Santo Graal.


Perché erano ignoranti,nel senso che ignoravano ,eppure questa conferenza è del 1924

Nel suo sangue, l’Ebreo sentiva l’Io del popolo.
Il sangue è anche per l’uomo moderno il portatore dell’Io. Quanto piú sentirà in sé attivo l’impulso dell’Io, tanto maggior valore darà l’uomo al suo sangue. Vedete, questo è proprio il caso del popolo tedesco. Il popolo italiano sente maggiormente se stesso nell’anima senziente; il popolo francese nell’anima razionale; il popolo inglese nell’anima cosciente; il popolo tedesco invece vive immedesimato nell’Io. Perciò ci sarà sempre pericolo che il popolo tedesco soggiaccia a una ideologia razziale, a una cultura del sangue. I fantasmi dell’Antico Testamento, dice il Dottor Steiner, ricompaiono nella Germania moderna. Rendiamoci conto che non potrebbero ricomparire altrove. Solo nel popolo tedesco trovano un punto d’appiglio: il sangue.
“Il sangue è un succo molto peculiare”.
Anche la scienza ufficiale parla di gruppi sanguigni e sa che il sangue che scorre in un uomo non è uguale al sangue che scorre in un altro uomo. Allo stesso modo il sangue tedesco è diverso dal sangue francese, russo eccetera; il sangue tedesco è piú denso, piú concentrato, piú puro. In questo sangue le forze formative spirituali che agivano nel popolo ebraico antico trovano una via d’accesso. Ma ora non sono piú esseri, sono ombre, sono fantasmi; non possono agire concretamente nella corporeità e conformarla secondo princípi spirituali. Perciò come spettri illusori, come fuochi fatui, tumultuano nelle coscienze e traviano le menti.
Anche il popolo tedesco crede di essere un popolo eletto. Diremo subito che questa non è una sua illusione. Il sangue tedesco è predisposto in modo da permettere l’esplicazione massima degli impulsi individuali, la manifestazione piú alta del principio egoico. L’illusione, anzi l’errore, comincia là, dove dal retto sentire si passa alla volontà diretta a una mèta non giusta. L’Io del popolo tedesco non scorre attraverso le generazioni, non vive nella razza, ma si manifesta nel sangue individualizzato. Non la razza è importante nel popolo tedesco, ma l’individuo, non il sangue di tutti, ma quello del singolo. La mescolanza con altre razze non con- taminerebbe il popolo tedesco, perché l’impulso spirituale dell’Io agirebbe immediatamente come correttivo.
Nel popolo ebraico antico la realtà era questa: bisognava preservare il sangue perché lo Spirito divino potesse in esso manifestarsi. Nel popolo tedesco il rapporto tra sangue e Spirito è inverso. Qui è lo Spirito-Io che dalla spiritualità agisce nel sangue e lo conforma secondo le sue leggi.
Lo stesso è avvenuto del cervello. Il pensiero ha formato il cervello, ma ora il cervello esprime il pensiero. Il razzismo, se applicato fino in fondo, avrebbe conseguenze funeste proprio per la “razza” tedesca! I fantasmi finirebbero con lo scacciare gli esseri spirituali reali che agiscono nella corporeità fisica, e questa verrebbe abbandonata a se stessa. Gli spettri impotenti del passato le darebbero un contenuto non conforme al suo vero essere, e cosí i tedeschi si trasformerebbero ben presto in altrettanti Ebrei, ma Ebrei decadenti, fantomatici, caricaturali, grotteschi, degni delle vignette umoristiche.
Il razzismo è sempre in agguato per attaccare i tedeschi. Il suo pericolo non è ancora scomparso. Il razzismo sarà debellato solo quando il popolo tedesco, attraverso i suoi grandi spiriti incompresi: Goethe, Fichte, Hegel, Schelling e altri, e attraverso la Scienza dello Spirito, avrà compreso quale sia la sua vera missione storica nel mondo e avrà indirizzato i suoi sforzi alla vera meta spirituale

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