Re: Eterno ritorno delluguale. È dimostrato?

Inviato da  Ippia il 29/1/2013 18:05:59
Ma assolutamente. La tecnologia lo ribadisco è super fondamentale, il ritorno alla natura consiste nel far collimare gli scopi delle scienze a quelli dell'uomo, che è natura.

Con calvero dicevo che dovevamo tornare ad una concezione della scienza che abbia come fine l'uomo, e questo intendevo.

Autosussistenza perché potenzialmente per vivere non necessito dell'aiuto di altri, lasciandomi alle mie attività secondarie tutto ciò che può completare l'animo umano, ed eliminando tutte le attività alienanti che oggi perlopiù svolgiamo. Ma questo non significa solipsismo! Anzi.

Importanti economisti e sociologi stanno teorizzando le cosiddette "economie del dono", dove lo scambio è al centro della struttura sociale. Io mi prendo cura di te e tu fai altrettanto con me, sempre avendo le spalle coperte dall'autosufficienza, resa possibile dalla tecnologia.

Priorità: mettiamo tra parentesi tutto ciò che giustamente Calvero definisce "un gioco" e concentriamoci sul necessario, sviluppando una società che sia imperniata sul necessario e non sul superfluo.

Per me necessario è anche avere riguardi nei confronti della natura, quindi evitare tutte quelle attività superflue che la danneggiano, finché un avanzamento tecnologico non ci permetta di renderle innocue.
L'avanzamento tecnologico va quindi perseguito, ma anche qui secondo priorità: prima nel settore energetico, poi, sviluppata adeguatamente una fonte di energia rinnovabile, tutto il resto scende a cascata.

Poi bisogna farsi alcune domande, come per esempio:
È meglio un vantaggio sul piano umano adesso che però alla lunga danneggia il pianeta, e quindi l'uomo stesso, oppure è meglio fare qualche rinuncia oggi, rinunciare al mito dell'onnipotenza dell'uomo, e procedere a passo di natura?

Docnight: no, io intendo proprio che in città non ti accorgi di essere vivo perché non hai il contatto con ciò che è vivo. La città è fatta di cemento e spazzatura, tutta roba morta e quindi alienante. Se vai in un bosco hai intorno a te tutta roba viva, viva come tu stesso sei, e solo in mezzo a ciò che è vivo puoi comprendere cosa significhi realmente vivere.

Invisibile:
1- hai ragione, non si può cambiare forse.. però il sistema siamo noi e quindi cambiando le persone si cambia il sistema conseguentemente. Uscire per dare l'esempio e indicare la via, all'inizio ti seguiranno in 10, poi in 1000 e poi in 100mila; solo così si fa una rivoluzione, non certo aspettando che tutti si sveglino una mattina con il "cambiamento di coscienza" che aspettiamo da millenni (e mi fanno rosicare quelle robe sul 2012 come cambiamento di coscienza automatico, come se non dovessimo fare niente per cambiare)

2- assolutamente.. io sto delineando un mondo in cui smettiamo di essere schiavi. Pur rimanendo schiavi del corpo, ma allora lì dobbiam prendere in considerazione pratiche come quelle del digiuno e del distacco da tutti i beni materiali e dal corpo che ci stanno anche eh, però DOPO magari..

3- Guarda che il mondo in cui viviamo è figlio della deregolarizzazione e del voler prima camminare e dopo pensare! Dai è lampante.. pensa ai disastri ambientali che continuiamo a perpetrare, CIECHI di fronte alla natura!
Quindi prima si pensa e dopo si fa. Per questo bisogna ragionare, per non danneggiare ciò che ci circonda e che ci dà la vita..

Per Husserl bisognava rimettere la scienza al servizio della filosofia, per indagarne non i conenuti ma gli scopi!

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=7282&post_id=229763