Re: Interpretazione occulta e simbolica del film Prometheus

Inviato da  alroc il 22/9/2012 16:01:29
Citazione:

Maksi ha scritto:
Ci sono state delle correzioni interpretative, ma rimangono sempre due aree di pensiero: quelli che vedono il Mito come fantasie e quelli che lo vedono come cronaca. Propendo per la seconda, perche' mi sembra difficile che una pura fantasia possa vivere per millenni fino ai giorni nostri, senza una base solida. Non sono solo storie, ma proprio ricordi incastonati nella memoria colettiva, senno' non provocherebbero nessun impatto emotivo o empatico.



Ha due basi filosofiche diverse. Negli anni cinquanta l'alieno era visto come invasore, che voleva impadronirsi della Terra e dell'Umanita' (tranne nel film Ultimatum alla Terra, dove si puo' invece percepire una mistica religiosa dietro). Insomma, noi eravamo noi e loro erano loro. Ora si propaga una ricongiunzione cosmica e spirituale tra l'uomo e la sua genesi aliena, ma per fare questo deve prima evolversi e sbarazzarsi del suo retaggio umano (gia' Kubrick manifestava questo ed anche nel film Matrix e molto marcata la cosa). Prima era l'uomo che difendeva se stesso, ora deve invece difendersi da se stesso e dalla sua parte aliena, ma, allo stesso tempo, ricongiungersi con essa. Simbolicamente parlando e' una Rinascita.


Quoto in pieno! Vorrei aggiungere però che il mito (con storie identiche in tutte le aree della Terra senza che vi fossero contaminazioni culturali) in realtà è espressione linguistica (traduzione) degli archetipi.
L'archetipo costituisce il fondamento attraverso il quale si "crea" la realtà, il famoso verbo della genesi che potrebbe essere accostato alla definizione del "linguaggio macchina" di un computer.

Una cosa mi ha colpito del film, la propulsione-comando delle astronavi aliene tramite strumenti musicali...lì ci sarebbe da fare un bel discorso...

Inoltre, tutte le storie di tutte le epoche sono il frutto di un lavoro sinergico tra i due emisferi per cui il lato emozionale apre le porte ad una conoscenza apparentemente fantastica, ma che in realtà ricalca dei concetti molto reali, solo che rimangono incomprensibili dal solo lato conscio della consapevolezza umana.

In ogni epoca scrittori e artisti di ogni genere hanno attinto a un patrimonio che veniva relegato in ambiti non scientifici. Oggi si potrebbe cominciare a usare un'intelligenza che si struttura anche per analogie e non solo in modo lineare.

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