Re: Costruttori di piramidi

Inviato da  Dr-Jackal il 29/3/2012 4:17:43
Citazione:
credo non si possa discutere sul fatto che una struttura, sociale o architettonica, trova il suo massimo splendore e la sua massima durevolezza quando é piramidale.

Credo invece sia discutibilissimo.

Splendore: dipende da cosa intendi per splendore; se significa massima produzione di tecnologia, cibo e popolazione, allora sì, le società piramidali sono il massimo; se invece intendi qualità della vita, allora sono atroci.

Durevolezza: dato che le masse in fondo alla piramide sono perennemente insoddisfatte, ogni struttura piramidale porta in sé il seme della propria distruzione. Le masse sopporteranno solo fino a un certo punto, la storia ce lo mostra chiaramente. Potranno abbozzare per decenni, perfino secoli, ma alla fine rivolte, insurrezioni e rivoluzioni scoppiano sempre e sovvertono la società esistente (sostituendola con un'altra sempre piramidale, è vero, perché si crede che sia l'unica alternativa, ma intanto la società precedente è scomparsa).
Il tribalismo invece dura da quando esiste l'uomo, ossia da centinaia di migliaia di anni (forse milioni, se consideriamo anche l'homo erectus), e qualunque antropologo sa che quanto a qualità della vita - e soprattutto quanto a stabilità - è di gran lunga superiore alle società piramidali. Questo sì che è indiscutibile.
("Il tribalismo è la struttura sociale umana originaria e l'unica veramente efficiente. [...] Siamo, e probabilmente lo resteremo sempre, dei semplici animali tribali." - Desmond Morris.)


Citazione:
Non conocordo nemmeno sul tribalismo come 'parità di livello', il tribalismo é solo una piramide con meno livelli in cui hai membri paritetici quando fungono come colletività, ma che al bisogno si elevano su un livello superiore. C' é il 'medicine man' sopra la tribù, e c' é il capo sopra tutti gli altri.

Come dice chiaro e tondo nel capitolo del libro che avevo linkato (per un buon motivo), le cose non stanno proprio così:

"Le tribù esistono per i loro membri – per TUTTI i loro membri, perché sono tutti percepiti come coinvolti nel successo della tribù. [...] Ciò che è bene per la tribù è bene per TUTTI i soggetti coinvolti. (e non solo per la minoranza in cima, come nelle società piramidali.)
[...]
Ma le tribù in realtà non sono gerarchiche (ossia piramidali)? La risposta è no, non è questo che si osserva. Le tribù hanno capi, questo è certo, e a volte capi molto forti, ma essere il capo non comporta quasi nessun beneficio speciale che sia negato agli altri membri della tribù. È mai esistita una tribù che è diventata gerarchica, in cui il capo si è trasformato in un despota? Sono assolutamente sicuro che sia avvenuto, forse migliaia di volte. Ciò che è importante notare è che nessuna tribù del genere è sopravvissuta. La ragione non è difficile da individuare: alla gente non piace vivere sotto un despota. Di nuovo, questa è la selezione naturale al lavoro: le tribù governate da un despota non riescono a tenersi stretti i propri membri e finiscono per estinguersi.
Nel circo, tutti vogliono che ci sia un capo che si prenda cura degli affari, che si assicuri che il circo rimanga sano, che prenda decisioni difficili su chi deve essere assunto e chi licenziato, che risolva i conflitti, che stenda i contratti e che abbia a che fare con le autorità locali. Senza un capo, il circo scomparirebbe molto rapidamente, ma il capo è solo un altro individuo con un lavoro da fare – e il suo lavoro è fare il capo. Il capo non è invidiato e nemmeno particolarmente ammirato. Le stelle dello spettacolo ottengono la gloria (e i salari più alti e i vestiti più appariscenti), ma non sono nulla di remotamente simile a una classe governante."

(Quinn porta il circo - almeno i circhi itineranti di piccole dimensioni, non quelli enormi che ormai sono gerarchizzati - come esempio di tribù moderne, dato che funzionano nello stesso modo delle tribù primitive per i loro membri.)

Quindi no, non si può dire che le tribù siano solo "piramidi con meno livelli". La differenza tra tribalismo e società piramidali è fondamentale e radicale.

Avere un capo e avere una struttura piramidale sono due cose diverse: un capo è solo un organizzatore, il che è un compito indispensabile in ogni gruppo sociale umano, ma la società diventa piramidale e gerarchizzata solo se questo capo ha il potere di sfruttare gli altri per ottenere un guadagno personale. Nelle tribù non succede, perché un capo che cominciasse a sfruttare gli altri verrebbe subito deposto - i membri delle tribù infatti non sono costretti a sopportare una situazione che non gradiscono, dato che il loro cibo non è sotto chiave e non sono costretti a lavorare alla piramide per non morire di fame. Se vogliono, possono semplicemente abbandonare quella tribù piramidale e crearne una nuova, con regole nuove. Il loro tasso di sopravvivenza è del 100%, sanno perfettamente come sopravvivere da soli, a differenza di noi, che senza società civile moriremmo di fame e sete in qualche giorno.

Nelle tribù, o soffrono tutti - perché magari c'è carestia - o non soffre nessuno, non esiste gente in cima che se la passa sempre bene e gente in fondo che soffre invariabilmente. Non c'è nulla di simile a una piramide.

Si può dire che avere un capo è una caratteristica di ogni gruppo sociale umano, ma non che lo è la gerarchizzazione. Sono due cose molto diverse.


Citazione:
Concetti simili li ho letti in "Essere e Avere" di Erich Fromm... lui proponeva una società costituita da piccoli gruppi di poche centinaia di persone che dovevano conoscersi il più possibile e ciascun gruppo fungeva centro di voto...

Idea interessante. Ho messo il mulo al lavoro per reperire questo libro.

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