Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  Polipol il 2/4/2012 15:48:18
Ciao a tutti.
Sinceramente del link del forum di ConsulenzaEbraica mi basta il primo intervento, dove è scritto:
"mi è bastato sentire la sua introduzione quando afferma che "quando l'Antico Testamento dice una cosa, vuol dire quella è basta"
Il Professore è da me bocciato senza appello in lingua ebraica, perché solo chi non capisce nulla di ebraico e di storia e tradizione ebraica, può affermare simili idiozie.
Tra l'altro la sua traduzione è basata sul codice masoretico di Leningrado, il che significa che il prof non è in grado di leggere e capire l'ebraico non vocalizzato e che quindi traduce quello che i masoreti hanno voluto che il traduttore traducesse. D'altra parte che ci si può aspettare dalle traduzioni san paolo?
Se avrò altro tempo ascolterò il resto, ma il primo minuto fa retrocedere il prof un seconda elementare"

Un altro poco dopo gli critica di prendere i racconti come storici.

questi sono errori madornali che a giudicare dall'intervento #1925 di Sitchinite, ad alcuni sembrano veri e propri pregi, quando ad es. dice che i termini biblici hanno solo un significato concreto. È come discettare su un iceberg guardandone la punta che sbuca dall'acqua per 3 cm.

Detto questo, del commento di consulenza ebraica Sitchinite ha criticato solo "in principio di" e non il resto.
La questione sul termine Elohim ad esempio non si può liquidare tanto facilmente come sembra fare un sostenitore di Biglino.
Ieri mi è venuto in mente che Gesù sulla croce citando il samo 21 dice "Eloì, Eloì...", termine che pare derivare da una contrazione aramaica del famoso "Elohim". Chissà se stava chiamando a raccolta qualche navicella spaziale....
Per prendere per buono Biglino bisogna ammettere che lui conosce l'ebraico meglio dei 70 traduttori greci (che per molte parti dell'AT è la fonte più antica, lo si sa questo?), meglio degli evangelisti, meglio di tutti i traduttori amanuensi dei primi secoli fino ad oggi...mi sembra un po' pretenzioso... senza tenere conto di tutto ciò ma rifacendosi solo al testo vocalizzato.

E se qualcuno preferisce la definizione letterale di ogni parola, beh, contento lui...tra l'altro può anche buttare il libro perché si perde tutti gli altri significati oltre la lettera (per Dante erano 4, per i cabbalisti 7 in totale) di tutto ciò che è scritto, senza i quali la lettera muore...ma questo esula dal discorso al momento. La lettera è l'impalcatura, ma lo è per gli stessi che l'hanno scritto, non per me che magari ci capisco l'1%.

Inoltre senza a stare a vedere minuziosamente le premesse, io di Biglino critico le conclusioni in sé e per sé. Frutto di una visione materialista, letteralista, moderna, positivista, millenarista, dogmaticamente evoluzionista, non aperta a niente di più grande di noi.
Pertanto accollare questa mentalità anche agli antichi è disonesto intellettualmente e non denota un punto d'indagine neutro, come lo testimoniano i voli pindarici per infilare ovunque il dna.
così come mi sembra patetico negare l'intenzione del redattore dei testi sacri antichi di occuparsi di un contenuto trascendente (vero o falso, accettabile o no che sia).

Oggi ho letto ad esempio questa intervista e sinceramente non so nemmeno da dove partire. Mi limito ad una considerazione di metodo: si parla di passata di ciò che successe prima del cosiddetto diluvio universale, cioè ad esempio dei Nephilim e l'autore dell'intervista cita i testi Indù in cui si parla dei famosi Vimana (simili a navicelle). Si allude ai prodigi Atlantidei e ai megaliti e costruzioni fantastiche come le Piramidi...ma si ignora che per le stesse scritture tutto questo era frutto del lavoro dell'umanità e non di alieni, che era l'umanità ad essere qualitativamente diversa dalla attuale, scritto nero su bianco, forse anche nell'aspetto fisico (anche Biglino cita i giganti in chiave cripto-ufologica), e soprattutto nell'aspetto spirituale (è solo da dopo il diluvio che esistono le religioni, la presenza delle quali testimonia una degenerazione rispetto a qualcosa che prima avveniva spontaneamente), prima di alcuni cataclismi di cui tutti i testi sacri antichi parlano.

Un atteggiamento neutro potrebbe essere il seguente: le scritture ci parlano di cose che sembrerebbero fantastiche, e le attribuiscono all'umanità; quindi: o l'umanità è sempre stata sfigata e sapeva a malapena camminare prima di imparare ad accendere il fuoco con la pietra focaia, e quindi gli AGLIENI evoluti sono necessari per tappare questa falla intellettuale, oppure c'è qualcosa che non torna in questo ragionamento e in tutte le ideologie che lo condizionano. Ma mettersi in discussione non è possibile?

E infine l'intervista chiude con un occhiolino nemmeno troppo velato da parte del nostro eroe ad una attesa messianica che anche per i ciechi sembra gonfiata dagli etat d'esprit...beh, chevidevodire, preparate pure i festoni.


ps DjGiostra quote:
"è proprio il fatto che sia andato controcorrente che la chiesa lo ha eletto a ESPERTO !! "
ho letto e riletto questa frase ma mi sembra priva di senso.
Ciò che mi premeva far capire è: Biglino sarebbe un massimo esperto perché ha lavorato alle paoline, se arriva un altro "esperto" che però è dichiaratamente cattolico/cristiano/ebreo ortodosso e quindi come minimo ha lavorato alle Paoline o chissà dove, può essere che questo non venga accettato dalla scuola di pensiero ufologica-millenarista proprio perché cattolico/cristiano/ebreo e quindi "concettualmente inquinato". Di questo passo l'unico contradditorio serio di Biglino diventa qualche esperto/ufologo/bevipiscio della domenica (meglio non fare nomi) e si rafforza la tesi del Dio alieno della Bibbia, che, ripeto, poteva prendere piede solo in un periodo confuso come questo.

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