Re: Considerazioni intorno a Dio e la Bibbia

Inviato da  Calvero il 30/7/2011 4:19:12
Citazione:


Il tempio è il luogo dove dimora un Dio,destinato al culto. Il significato non cambia.


Il significato può cambiare e ti spiego perché.
Il tempio è la costruzione dell'uomo in cui intende dedicarsi a un culto, o desideri un luogo consacrato (sempre deciso dagli uomini) per cercare un contatto.

Tu continui a partire dal presupposto che Dio esista, quindi 1) o ti veniamo tutti dietro secondo questa logica e alla fine diverrà un monologo, oppure 2) se vuoi aprire una discussione costruttiva per tutti, non è che devi cambiare idea, ovviamente (tu credi che Dio esista, e ci siamo) .. ma devi lasciare che il contraddittorio possa mettere in discussione la tua posizione, come chi ne ha un altra deve lasciare che tu metta in discussione la sua.

Tornando al "tempio": tu adesso spiegami perché io non potrei fare di me stesso un tempio ... e perché io non potrei consacrare la mia spiritualità e una ricerca esistenziale in cui io stesso sia il posto in cui la coscienza e lo spirito si evolvono. Se io MI INTENDO come essere spirituale in una esperienza umana, chi sei tu per dirmi che la mia "macchina uomo" non possa essere il posto in cui elevo la mia spiritualità e vivo il mio Dio nell'intimità del mio essere?

Citazione:

Ho l'impressione che si stia centralizzando l'uomo come se fosse il centro di tutto l'universo. Liberi di pensarlo.


Due cose in questa frase riportano alla critica che ti ho mosso in Homepage. A ri-prova che avevo individuato bene cosa non quadra.

1) "come se fosse" .. di grazia, "TU" chi sei per sapere cosa può essere? Poi, altro presupposto dogmatico e dispotico di porre il dubbio: dici "il centro dell'universo", bene, ancora una domanda: - perché ti è utile amplificare fino alla massima esasperazione un concetto? forse per il fatto che potresti meglio incrinare una tesi che non condividi? non credo, ma è una possibilità. Probabilmente ti sei dato la risposta malvagia che una posizione divergente dalla tua potrebbe avere, distorta in questi termini, poiché, è chiaro, ragioni per estremi e dando per scontato che se non è Bianco (il tuo bianco) allora dev'essere per forza nero.

2) è evidente, per quel che mi riguarda, che sei prigioniero di una sovrastruttura spirituale. Illusoria. Dici, per intero - "ho come l'impressione che si stia centralizzando l'uomo come se fosse", e si può notare benissimo il fastidio e un po di frustrazione che ti muove, perché invece di dire "quindi SE per te l'uomo è il centro di .. etc etc" e poi da qui dibattere, preferisci dare a priori il tono del discredito. Nulla che ha a che fare con l'amore. Solo col dogma. Ma, detto questo, mettiamo:

- Se l'uomo è il CENTRO della sua esistenza, ed è responsabilizzato nella sua spiritualità in nome di un energia che potrebbe essere chiamata - amore -, quale blasfemia o quale logica Divina avrebbe mai contraddetto?? E pensa tu, in caso, senza neanche arrivare ad essere il centro dell'universo. Basta molto meno. E poi (e io non lo credo) ma ipotizziamo, se lo fosse al centro dell'universo? quale sarebbe la bestemmia?

Citazione:

Io invece mi sento come Davide,lo scrittore del Salmo 8:3-4: "Quando vedo i tuoi cieli, le opere delle tue dita, La luna e le stelle che tu hai preparato,Che cos’è l’uomo mortale che tu ti ricordi di lui, E il figlio dell’uomo terreno che tu ne abbia cura?"


Oh ... vedi ? come parli bene, quando parli di te stesso, e chi può dirti nulla? che Dio ti abbia in gloria. Quindi, tu ti senti così? sta bene... però ora devi dare un senso che possa essere comune denominatore e cercare i modi che ritieni opportuni per dimostrare che questo sentimento appartenga all'umanità come "Legge" divina.

Citazione:

Davide da giovane era un pastore e molte notti,curando le sue pecore,rifletteva sul cielo che lo sovrastava. Non conosceva neanche una minima parte di quello che oggi noi sappiamo della meraviglia dell'universo.
In paragone con questo si sentiva minuscolo,e si meravigliava di come Dio si prendesse cura di lui. Davide conosceva un Dio amorevole,che si prende cura dell'uomo. E' a quel Dio che mi riferisco.


Spero NeWorld, che tu non voglia farlo diventare un sermone. Qui posso permettermi un francesismo, ma è assolutamente logico, senza offesa: - e chi se ne frega.

Citazione:

Stai legando Dio e la Bibbia alle religioni.


Sono legati Dio, la Bibbia e le Religioni, non te ne eri accorto?

Citazione:

E se queste avessero lo scopo di ALLONTANARE le persone da Dio? Se una religione travisa ciò che dice la Bibbia,lo usa per i propri scopi, o addirittura fa di tutto per tenerla lontana dal popolo,come può degnamente rappresentare Dio ??


Intanto ti consiglio di cliccare sul Sito stesso di LC per due o tre cose sulla Bibbia, che danno una buona idea su quanto tu non possa dare per scontato o, quanto meno, proprio non puoi pretendere che "di cosa affidabile" si possa parlare. Ma veramente solo di un atto di cieca fede. E poi ...

... questo secondo quale prospettiva? secondo quella che Dio esiste, che deve essere cercato, e che degnamente un popolo lo deve rappresentare, giusto? e chi lo dice? la Bibbia, no? e si torna ancora lì. Costrutti. Manipolazioni. Prigioni per lo spirito. Non sono d'accordo perché non solo è una cosa cretina, ma anche è la comprova che quando la spiritualità si arroga di essere un insegnamento e una predicazione, di essere scritta e gerarchizzata, allora uccide ogni scintilla divina che e se alberga nell'uomo. E qui si deve ritornare a una tua frase precedente:

Citazione:
Liberi di pensarlo.


Beh potrei darti diverse risposte logiche, di taglio ironico (ma non sarcastico, o più psicologiche, magari logiche):

Una potrebbe essere: .. e tu prigioniero di crederci

o magari: .. grazie di averci concesso questa libertà

Insomma, si torna al fatto che non c'è amore nel tuo Credo, c'è paura; c'è una volontà che mira a denigrare la Vita concepita diversamente. Come se l'uomo che fosse fermo, forte sulle sue gambe, savio, a voler esprimere sé stesso solo attraverso il suoi io, potesse offendere un qualche Dio. Secondo me, un qualsiasi Dio sarebbe pervaso solo dall'amore incondizionato e gioirebbe nel guardare la sua creatura VIVERE. Vivere, e basta. E attenzione, ho detto vivere. Vivere è una parola grossa, NON è esistere. Ma un altra possibilità c'è ancora, permetti? - che magari Dio sia "esploso" per sua volontà e si sia fatto Universo stesso, in una infinità di realtà di cui noi siamo frammenti. E il "gioco" magari è proprio quello di ritrovarci in noi stessi, attraverso il nostro Tempio e se tutti, se TUTTO, ritornerà a sé stesso, Dio ritornerà consapevole di sé ...

.. perché!? non può essere?? troppo fantasioso? meglio, tu dici, quella del Diavolo scacciato, o quella di un Dio che manda suo figlio ma è la stessa cosa però è Trino, però non è la stessa cosa, che dopo tre giorni è risorto, che camminava sull'acqua, che ha fatto il mondo in sei giorni.. preferisci questa? per l'amor, appunto, di Dio... ci sta! non vedo però per quale logica la tua possa essere Divina e discendere dal Dio che tu intendi, e la mia no..

Citazione:

Io non sono nessuno. Ti faccio un esempio: Se vuoi trovare la verità (o almeno andare nella sua direzione) sul 11/9 devi cercare...poi sei libero anche di non farlo. Nessuno ti obbliga.
Stessa cosa: se vuoi trovare la verità (o almeno andare nella sua direzione) su Dio, devi cercare ...poi sei libero anche di non farlo. Nessuno ti obbliga.


Ma la tua è una fallacia. Un sofisma. Un inganno. Sì, SE voglio trovare la TUA verità... perché non vieni tu a cercare la mia?

(intanto di passaggio: si torna al "sei libero", "nessuno ti obbliga"... come dire comunque, "tutto parte dalla mia prospettiva che è quella Vera")

Questo invece, meno di passaggio: tu dici "io non sono nessuno". Allora, non l'hai capito in Homepage e non l'hai capito neanche qui. E non si tratta neanche di opinioni. Quindi, cos'è che ti attoppa il comprendonio? ...

... tu non sarai nessuno, ma tu stai dando per scontata una Fede, una Verità, un Dio che si "muove" nel mondo, che tu hai cercato ma gli altri, per un motivo o per un altro non sanno/vogliono inseguire o accettare. E allora ribadisco la gravità di questa forma mentis che deve tracollare e, se esiste, finire all'Inferno. Questo modo di raccontare la spiritualità ha ingabbiato le anime innocenti di milioni di bambini. Tu interponi una figura imponente, onnipotente, immane e Divina, alla tua di "messaggero" .. puoi raccontarla come vuoi, ma è uno tra gli atti più fascisti che l'umanità ha subito e subisce. Instauri con parole soavi, il senso di una incombenza, di una volontà a spersonalizzare il proprio sperimentare la Vita in una volontà telecomandata dal culto di un altro. Dal credo di un altro che ti dice (quando lo dice, perché non parliamo di tempi andati che è meglio), dicevo che ti dice: oh sì, sei libero figliolo ma bada... nessuno ti obbliga ma bada ... vivi la tua spiritualità ma bada se non cerchi LUI .. bada. La macchina perfetta per creare gli schiavi. Ed è veramente un bene che non esista quel Dio, perché si meriterebbe l'inferno a fomentare una simile mortificazione dello Spirito della Vita.

Citazione:

Cos' è il senso di colpa? Il risultato di una coscienza che ci richiama all'attenzione un errore che abbiamo commesso. Non lo definirei "maledetto" se un soldato al ritorno dalla guerra in Iraq,si sente in colpa per aver commesso ciò che la coscienza gli condanna. Forse il mondo si è ammalato per il motivo opposto.


Il senso di colpa, se vuoi identificarlo, devi partire dall'inizio. E non devi saltare lo stadio che lo precede. Se parti dalla casella che ti comoda, allora te lo dico anche io "fai pure". Se vogliamo essere onesti, si parte dalla linea di partenza. L'errore si giudica in base a una morale imposta direttamente o indirettamente a priori. Di una morale accettata o che, a priori, è divenuta parametro di giudizio. Con l'esempio del soldato comprendo che sei veramente distante e che sei asservito e schiavo di una prigione. Se a priori si imposta cosa di gradito e non gradito sia a un Dio, a un qualsiasi Dio, e se soprattutto lo si fa attraverso un retaggio che per secoli (se non millenni) ha intorpidito e inquinato la spiritualità, allora si può comprendere come si sia ceduta la mente alle stronzate più grandi mai predicate sulla faccia della Terra. Questo senso di Colpa ha imprigionato gli uomini. Colpa e Paura. Giudizio e Peccato. E tu, per l'ennesima volta, dai per scontato che la tua Divinità sia quella che sappia cosa sia giusto e sbagliato. Il senso di colpa ha viaggiato per secoli con il peccato, l'inferno e il paradiso, la dannazione, la confessione e ogni Rosario con tutte (mai termine fu più azzeccato) le sue Palle. E i tuoi discorsi sono anche essi figli di questo inganno, anche se tu stesso sospetti che le religioni possono ingannare. NON cambia. Stai prendendo il posto loro.

L'uomo che è la cosa che potrebbe risplendere più al mondo, invece di risplendere è diventato un Juke Box dei Dogmi, dei culti, degli Déi e sfigato com'è, quando ha sentito la puzza di questa enorme sacca di letame ... i più, invece di rientrare in loro stessi hanno cercato altri Déi: le ideologie, i colori della politica, la scienza... ma di tornare al loro magico CENTRO è in realtà la lotta più ardua. DIO è solo una scusa; gli uomini di buona volontà non hanno scuse.

Citazione:

Bene questo è il punto. Io credo in Dio, avendo raggiunto questa consapevolezza tramite un processo logico,dove la ragione ha un ruolo determinante.
Chi ha insegnato che la fede è credulità?


Non si può trovare Dio con la Logica. La ragione ha un ruolo determinante quando tu vuoi parlarne agli altri. Quando si parla a sé stessi saltano come coriandoli al vento tutte le logiche e le invenzioni della razza umana.

"chi ha insegnato che la Fede è credulità" .. non lo so. Posso darti degli indizi. La Fede è un fatto intimo. Non puoi insegnarla. Intanto. E se tu, come dici, non sei nessuno, fai silenzio.

POI

Evidentemente ti è ostico un concetto. Tu crei degli opposti che non esistono, e anche delle esasperazioni. Ti arroghi di circoscrivere e dare nomi a cosa è divino e cosa possa anche solo significare cercarlo. E, detto questo, la credulità non è una cosa così banale come la si intende spesso. La credulità non è da ingenui. La credulità che tu metti in rapporto alla Fede è cosa moooolto seria. Quel tipo di credulità si forma e si plasma attraverso la paura e quelle famose colpe di cui sopra, che la tua forma mentis impone.

- edit del paragrafo- La credulità di cui parli, nasce dalla volontà di seguire il percorso di minor resistenza, poiché di fronte alla vita ci si pone malamente, NON seguendo la crescita del nostro spirito e non accettando il confronto con il nostro passaggio in questo mondo... ma decidendo di assecondare la sovrastruttura chiamata "divina" che nega la reale esperienza e responsabilità di scoprire cosa può essere giusto e cosa no, cosa malevole e cosa no, cosa "santo" e cosa no...

.. e invece si inseguono [minor resistenza] le sovrastrutture e si attaccano le nostre esperienze ad esse, adattandole: svendiamo la nostra unicità. Cediamo la mente, lo spirito, il cuore, l'evoluzione a un invenzione del Potere che tu stai chiamando Dio.

Citazione:

Non la Bibbia! Anzi la Bibbia definisce la fede così: “La fede è la sicura aspettazione di cose sperate, l’evidente dimostrazione di realtà benché non vedute”. (Ebrei 11:1)


NON so se ti rendi conto dell'assurdità di una simile asserzione. In questa frase convivono le macchinazioni di cui ti ho parlato:

"sicura" .. "evidente" .. "benché" .. certo se ti dici da solo perché una cosa è valida dicendoti che è valida se pur non lo è .. non capisci che sono omelie? che sono effetti mistici? esigenze riportate da uomini anche loro plasmati nel dogma e nel doverlo propagandare ?

Citazione:

Si puo anche definire così: “Fede è l’atto di proprietà di cose sperate”. (Moulton e Milligan, Vocabulary of the Greek Testament, 1963, p. 660)


ehm.. ragazzo, non voglio essere provocatorio, ma .. quindi? la speranza è l'ennesimo spostamento del baricentro, è una favola. Nel senso brutto del termine. Io adoro le favole.

Dice una massima: - odio la ginnastica, se Dio voleva che mi toccassi le dita dei piedi, me li avrebbe messi sulle ginocchia.


Citazione:

Il sostantivo greco èlegchos, tradotto “evidente dimostrazione”, dà l’idea di produrre PROVE che dimostrino qualcosa, in particolare qualcosa di contrario alle apparenze. Queste prove rendono dunque chiaro quello che prima non si capiva e perciò confutano ciò che è semplice apparenza. “L’evidente dimostrazione”, o prova convincente, è così concreta o vigorosa che tale è definita la fede.


Guarda NeWorld, mi piace seguire i tuoi interventi e non lo dico per circostanza, ma questo ultimo passaggio lo quoto per coerenza e con un po di nausea, è veramente pervaso di angosce e paure nei confronti della sensatezza, ma anche nei confronti della Vita, dell'amore, e anche di quattro belle risate in compagnia e del sorriso di un bambino. Queste meccaniche deduttive hanno realmente fatto il loro tempo. Sono parti di una volontà e di una sovrastruttura malata che sta collassando. Questa è la spazzatura e lo scarto di un Potere che sta tirando le cuoia. E ben gli sta.

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