Re: Giuliana Conforto

Inviato da  Calvero il 19/7/2011 14:50:00
@ Incredulo (& non solo)..

Accetto la critica, ma necessita un sostegno.

Più volte sostengo un pensiero che dice che non v'è bisogno di libertà, ma di uomini liberi. E più volte trovo fondante forza e severità in questo concetto. L'idea stessa di libertà è una stronzata, aggiunge Calvero (mi metto in terza persona solo per dare più legittimità al pensiero che hai soppesato sull'utente "Calvero").

Non possiamo fare astrattismi e in luce anche di gente che si spacca il culo in Val di Susa (solo per menzionare una questione più calda e più vicina), bisognerebbe comprendere cosa significa - prendere posizione - quando si parla di Sapere, in frequenza con il famoso detto: «il Sapere non serve per comprendere ma per prendere posizione». Cosa che sostengo. Ma è forse una contraddizione? un estetismo romantico di rivincita? si può prendere posizione senza comprendere? .. bene, il discorso di fa interessante.

Non concordo, ad esempio, con l'intervento di Santa.
Intervento preciso, ma in cui ravviso uno dei soliti - MA -, quindi, "preciso" MA sempre [e mortificante], da una prospettiva che vuole vedere le ricerche dall'ottica degli schemi impostati dall'accademicità che si è divertita a dare nomi nel tempo (degli schiavi), su cosa sia razionale, cosa sia scientifico, cosa modernista, cosa meccanicistico, cosa religioso ..eccetera eccetera. Cose queste che appassiranno come foglie su un marciapiede, o verranno inglobate, digerite, ed evacuate dal culo in un Nuovo Ordine Mondiale.

Una Scienza che prende (prenderà) vita rimanendo appunto "GAIA" rideterminando pesi e misure, farà sì di respirare la Vita ove "filosofia", "magia", "Psiche/Mente", "Metafisica", troneggieranno e si fonderanno "alchemicamente" nell'unico posto; l'unico centro che noi stessi possediamo ma è ancora inquinato.

La Conforto non si trova nella posizione di arraccattare e arraffonare qui e là nozioni per per fare un collage accattivante (soliti giochi di distrazione per attaccare questi ricercatori), ma è semplicemente catalizzatrice di una percezione umana che è stata mortificata e annichilita, se proprio vogliamo dare una data, a fine Rinascimento. Quando il 14 Febbraio hanno bruciato Giordano Bruno come una strega, non era solo il solito potere della Chiesa dispotica (tuttora lo è) e del cristianesimo viscido a volere la sua esecuzione; ma l'esecuzione era propria di una condanna che avrebbe ritardato i tempi della rivoluzione di come va concepita la realtà, e di come lo Status Quo non poteva permettere. L'inculata senza vasellina che si è presa il cristianesimo grazie a Bruno (e diverrà ogni giorno più evidente) è quella che Bruno non poteva, grazie alla sua Nomea (già allora) poter essere eliminato senza prima tentare, da parte della Chiesa, la strada dell'ABIURA. Non riuscendoci. -edit- E questo ha fatto sì che nel tempo, (non allora ma più oggi) si solidificasse e si vivificasse la "filosofia" di Bruno.

Proprio come Israele ancora oggi fa, adottando gli stessi meccanismi logici del Male e, anche loro, a tempo debito, si troveranno il cetriolo in culo.

La Conforto è identificabile NON come elemento a sé o, addirittura come il nuovo Trend cerca di inculcare, sostenere una sorta di propaganda nella propaganda. Ma è un tassello di quelle energie che si stanno manifestando attraverso una percezione che non può che essere veicolata in maniera simbolica, poggiando le sue spiegazioni su parte di una "scienza quantistica" che comunque non "sta avanti" una fava, ma è solo un buon binario poiché più libera (più comprensibile) nell'avvicinare la verità ai "nostri cuori".

Tornando al concetto iniziale, la visione dualistica di "bene e male" non mi riguarda se non nella misura di trattarla da un ottica, diciamo, popolare - se non antropologica. In questo allora probabilmente tu ravvisi "giustamente" una mia propensione a esprimere una contemplazione e poi, magari, una invettiva ... ma non è propriamente così. La ricerca del bello, non è la ricerca dell'estasi, come l'egoismo non ha l'accezione negativa che comunemente si vuole leggere. Bisogna rendersi BELLI e andare orgogliosi di sé stessi, anche se più che di "bisogno" si dovrebbe parlare di "rivoluzione".

Non c'è tempo di combattere nella nostra esistenza, non lo si vuole capire. Tantomeno poi non c'è utilità nel combattere il male. Non serve. Quando si vuole combattere il nemico si ottengono due cose, 1) ci si allinea alla sua frequenza e si viene adombrati dallo stesso 2) perdiamo tempo poiché abbandoniamo il nostro Karma..

.. c'è solo tempo per cambiare. Noi medesimi. Se lo si vuole fare. E se lo si vuole fare anche con la consapevolezza che non tutti i frutti e i meriti ci saranno concessi. Questo è amore. Questa è vita....

...il resto è Religione, Odio, Scienza e Cristianesimo, insomma ... quanto di più mediocre si potrebbe ambire per illudersi negli imperativi degli schiavi.

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