Re: Simbolismo

Inviato da  mc il 6/2/2006 10:26:24
Citazione:
Un esempio? La manipolazione del clima! dalla costruzione delle serre al progetto haarp in grado di modificare il clima.


La manipolazione del clima come esempio di superiorita'?
Mi sembra un po' azzardato, no?

Guarda che nn lo fa perche' si diverte, o perche' si annoia, lo fa per il controllo del pianeta, per il potere, per il "grano" (la grana), per un sacco di motivi e tutti non propriamente "alti" come motivi.
E non scordiamoci le relativita' della specie... miliardi di esemplari di uomo influiscono sul pianeta, molto di piu', in termini di numero e ambiente, di parecchi milioni di miliardi di api... d'accordo, no? Se non ci fossero perdite e se esse fossero in cima alla catena, riuscirebero con i secoli e le evoluzioni, a variare il clima... ne puoi stare certo.

...e comunque, il ragionamento, non tiene conto per esempio delle piante: secondo te la specie vegetale, non influisce sul clima?
Secondo te, pensano le piante? Non sono in grado di produrre arte?
(ti lascio riflettere)


Citazione:
Guarda che l'attuale situazione mondiale non deriva dalle dottrine umano-centriche. Sono d'accordo sui danni fatti dalla religione, ma se fossimo stati davvero umano-centrici avremmo badato alla nostra sopravvivenza.


Pero' devi deciderti, se l'uomo deve ragionare per cose "altamente inutili e poco funzionali" per sua natura o se deve pensare alla sopravvivenza, perche', secondo me, confondi le carte in tavola... (o confondo io...):
Secondo te, quello attuale e' un uomo ecologista, profondamente conscio di essere parte di un pianeta da rispettare, e da salvaguardare, nel nome della natura tutta, oppure pensa che essendo l'essere superiore, pensante e ad immagine divina, gli sia concesso potere di vita e di morte sull'ambiente, e il tutto per il proprio diletto e bisogno?
Secondo me, e' chiaramente costituito da esemplari della seconda specie indicata : gli egocentrici, ad immagine divina... eletta.

(carlo, non te ne uscire che ti sto tacciando di essere in megalomane, come tutti i credenti, e ' ovvio che non lo penso... !)

Citazione:
Nell'apocalisse e nella distruzione totale ci vedi un fine utilitaristico? Un ragionamento razionale e funzionale non dovrebbe preservare la specie?


yarebon, che funzionalita' ci vedi nel impaurire gli americani con la storiella degli arabi cattivi, che fanno gli attacchi pure in patria, e possono colpire ovunque?
Do you know, "terrorismo psicologico"?
Molto utile, fidati... e molto funzionale, sempre, al controllo.


Citazione:
Se tu vedi un bambino morire di fame in tv provi compassione e tristezza? e se la tua risposta è affermativa pensi che questi due sentimenti in questo caso siano funzionali ed utilitaristici?


Certo, perche' secondo la mia visione, esposta prima (spero che ci abbia dato un occhiata veloce, almeno... ), e' che queste sensazione non sono altro che una trasposizione delle proprie esperienze, in quelle altrui.
Funzionali, quindi, quelle sensazioni ad affrontare (capirli, fare qualcosa, razionalizzarli, etc..) empaticamente, i problemi altrui passando per le proprie esperienze.
L'immedesimazione nell'altro e' senza dubbio un esercizio mentale atto a interpretare meglio i fatti: e' funzionale alla propria coscienza, quindi, ed e' funzionale alla propria ragione.... ed e' una nuova informazione che entra a far parte del "corredo mnemonico" dell'individuo, pronta per essere riproposta o vagliata, per gestire o meditare su situazioni, analoghe o meno, che abbiano un legame con essa.
Secondo me, ce ne sono anche altri aspetti funzionali...

Citazione:
alla fine ognuno trae la propria realtà, quindi anche l'utilitarismo può essere un ologramma ben congegnato!


...scusa ma 'sta teoria dell'ologramma, la vedo sempre di piu' come una scusa per giustificare questa sorta di esasperazione dell'essere umano.
E non capisco, se la stai usando in quel modo, o come, non concoscendono i bene i dettagli ... (un mio limite, sia chiaro... non una tua mancanza...)



Il "campo di realta'", cos'e', se non la propria esperienza?
Cioe', il modo di vedere le cose, come si sono imparate?
Poi, giustamente, affermi che la visione utilitaristica (e non so bene cosa intendi, ma suppongo che la fai risalire a cio' che cercavo di esporre, anch'io) potrebbe far parte del "ologramma" della Nostra realta'.
Forse alcuni dei pensieri "utilitaristici" di cui si parla, hai semplicemente "imparato" a non valutarli come prioritari... senza andare a impelagarsi in astratte teorie olografiche, di manifestazioni energetiche relative alla propria mente... una abitudine mentale, che ha strutturato il tuo modo di ragionare... (non sto parlando di dottrina, adesso, parlo di semplici esperienze).



Citazione:
Un altro esempio l'amore: ok magari l'amore verso una persona esterna è spesso utilitaristico ed egoistico, ma mettiamo l'amore verso i genitori o verso un figlio, li non c'è nessun secondo fine, forse tu potrai dire che inconsciamente quell'amore deriva dal fatto che si vuole preservare il proprio dna e patrimonio genetico! ne sei sicuro?


Certo, ma non solo.
Se ognuno ha fatto esperienze proprie, avra' anche motivi propri.
Per cui, non v'e' solo un motivo assoluto, ma moltissimi relativi, credo che questo sia chiaro.

Detto cio', subentrano le proprie esperienze "da figli", sicuramente.
Quindi, potrebbe esserci il "bisogno" di fare alcune cose non fatte come "figli", o alcuni errori 'da genitori' subiti, da evitare, o alcune sofferenze da cercare di non infliggere, cosi', come sono state inflitte a noi... mi sembra abbastanza funzionale e razionale, questo tipo di pensiero, non trovi? ... e i mille altri che ci possano venire in mente, delle nostre esperienze di figli... molto oggettivo e pratico, e poco elevato, dal punto di vista emozionale (o molto elevato, a seconda del modo di vedere le cose...)

...
mc



Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=47&topic_id=553&post_id=9876