Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 21/4/2006 13:37:41
Santa
Citazione:
Applicchiamo il dubbio.


Occhio che applicando veramente il dubbio, il "concetto di dio" viene automaticamente retrocesso e buttato nel calderone con tutto il resto...

...che poi e' quello che propongo da tempo.

Citazione:
In parole semplici ed umane, tutto il discorso sulla realtà, il cervello, e la percezione di esso potrebbe essere un falso problema


Naturalmente e' vero anche il contrario.

Comunque, come accennavo in precedenza, distinguiamo le cose dai concetti.
L'intelligenza del cuore e' un concetto, del tutto interpretativo, che non ha nemmeno mezzo appiglio nella realta' oggettiva.
Al contrario, le funzioni neuronali presentano caratteristiche un po' meno interpretabili.
L'intelligenza del cuore vive solo nella mente di chi la separa da quella cerebrale, e' quindi una realta' relativa.
Nessuno esclude niente, sia ben chiaro, ma il peso attribuibile ad ogni possibilita' lo valuto e lo scelgo in base alla condivisibilita' delle varie teorie (Non posso fare altro che affidarmi alle mie esperienze, altrimenti dovrei accettare tutto o niente...).
Una realta' relativa e' sempre poco condivisibile.



Farvatus
Citazione:
In primis MC dovremmo ben chiarire cosa noi intendiamo con il concetto di creazione


Io per "creare" intendo far scaturire da un pensiero della materia, che possa essere fisicamente riconosciuta nella sua realta' oggettiva da chiunque entri nel suo campo visivo.
La "creazione" di cui parli e' soggettiva, e' individuale, e' relativa solo alla propria coscienza.

Dovremmo chiarire, invece, il concetto di intrerpetazione e oggettivita'... Cosa che credevo di aver fatto.... mmmhhhh.....


Citazione:
Un bicchiere pieno per metà d'acqua è solo mezzo vuoto o solo mezzo pieno?


Intanto e' un bicchiere, e' innegabile per entrambi.
Il fatto.
Che sia pieno a meta', o mezzo vuoto, e' solo una interpretazione irrilevante per ed, indipendente dalla realta' stessa.
Il concetto di quantita', nel particolare dell'esempio che porti, e' arbitrario, e' una semplice questione di interpretazione, relativa a colui si interroghi sul contenuto del bicchiere. Ma solo a lui. Questa interpretazione sostituisce la realta' solo nel nostro immaginario. Basta. Nulla altro. Ed ecco che arrivo io e' interpreto diversamente...
Mica e' cambiato il bicchiere. Non e' diminuita o aumentata l'acqua. Nemmeno una molecola e' stata cambiata dal momento in cui io ho "pensato" la mia realta' individuale. Eppure e' diversa dalla tua realta', e' un'altra... Si puo' dire che sono due realta', ma questo non ha variato la realta' del bicchiere, ma solo la sua percezione.

Insisti sul fatto che la percezione individuale e' di per se' una realta', su questo siamo d'accordo. Ma e' relativa, e quindi non reale per tutti (soggettiva e non oggettiva).


mc

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