Re: Perchè è nato il concetto di Dio?

Inviato da  mc il 20/4/2006 18:05:11
Citazione:
1) Sono le informazioni che vengono codificate in immagini, nel mio cervello. Il mondo che tu percepisci è costruito dai tuoi sensi che codificano l'informazione, ma tutto quello che tu percepisci è solo un interpretazione utilitaristica dell' informazione, non la realtà stessa.


Non confondiamo realta' e percezione della realta'...
La fisicita' degli oggetti reali e' percezione comune, non individuale. Questo li rende probabilmente reali come li conosciamo... non puoi cancellare questo fatto, altrimenti da qualche parte nel mondo, qualcuno potrebbe attraversare i muri, mentre altri camminerebbero sull'acqua (ahaahahah), etc...

Se io e te guardiamo una montagna, entrambi riconosciamo l'oggetto, l'immagine, la visione a cui stiamo assistendo ed entrambi avremmo lo stesso tipo di risultato, terminata questa fase di riconoscimento.
L'interpretazione che ne facciamo poi, e' individuale ed e' esclusivamente frutto del processamento cerebrale delle informazioni al riguardo, quelle che ripeschiamo negli archivi del nostro cervello.
Il fatto che, anche senza comunicare tra di noi, la prima fase si risolva con un risultato identico (tutti e due vediamo una cosa enorme, rocciosa, innevata, appuntita...ecc), dimostra che esiste una relazione tra la realta' oggettiva osservata e cio' che il cervello riconosce.
Il riconoscimento e' completamente analogo, l'interpetazione e' soggettiva. Il riconoscimento deriva dal presente, l'interpretazione deriva dal passato. Il tempo e' si una convenzione umana ma questo non smentisce un certo tipo di analisi...
Dove vorrei arrivare... che e' l'interpretazione che differisce tra un individuo e l'altro... penso saremo d'accordo... ma le analisi che scaturiscono dall'interpretazione individuale, hanno in comune una base "reale" sul quale si coagulano i "ricordi" della memoria (l'archivio delle info). Anche se risulta convenzionale questa base comune, il lato importante a mio avviso e' che la abbiano questa base comune... un fondo di realta' comune alla base del ragionamento soggettivo.


Citazione:
2) Il cervello riceve molte più informazioni di quante la mia mente conscia sia in grado di gestire. Classico esempio è quello subliminale.


Sempre rimanendo in tema alpino:
immagina le immagini circostanti come un vento fortissimo, ed immagina il cervello come una montagna (una volta formatosi una struttura cerebrale costruita sulle esperienze, questa rimane stabile ... quasi come una montagna). Il vento, che pur la investe, puo' modificare la montagna (dinamicamente) non e' che la spazza via ad ogni folata.
Per quanti sassolini trasporti con se' contro la montagna stessa (il numero di informazioni, visibili o subliminali) il risultato e' solo di variare il tutto in maniera lieve.
(parentesi: La sedimentazione delle informazioni, proprio come gli strati minerali che costituiscono i monti, possono risultare molto stabili o addirittura in bilico. Ecco dove il vento (le immagini...) puo' far danni.... se aggiungi altri elementi atmosferici all'azione del vento, la pioggia (le esperienze dolorose, i pianti... eheheh), una scossa tellurica (un trauma, per esempio) ecco che i mutamenti possono diventare profondi)

Citazione:
3)Il problema di fondo è questo: se tutto quello che percepisco è una codifica cos'è che che effettua questa codifica? Come come posso considerare che gli occhi effettivamente vedano, quando gli occhi sono codifiche essi stessi, come posso considerare che il cervello elabori le informazioni quando lo stesso cervello è una codifica a sua voltà? Il problema è Io cosa sono in realtà?


Le sabbie mobili: piu' ti muovi e piu' ti tiran giu' ...

Consciamente stai spezzando quel legame, che pur c'e' .... e nelle sabbie mobili ti ritrovi...

E' come se ti ci fossi tuffato volontariamente in quel pantano, senza una "ragione schiacciante", ma solo perche' potrebbe forse essere cosi' il modo di affrontare l'argomento o l'ostacolo (le sabbie appunto).

... e' forse mettendo in dubbio quel po' che siamo riusciti a raggiungere che conosceremo cio' che ancor non raggiungiamo?

(A volte e' proprio cosi', ma non mi sembra questo il caso...)

Se ti ritrovi sull'isola, cosa pensi che negare l'esistenza del mare ti possa aiutare a tornare indietro?
Ma poi quale ritorno e dove, se e' tutta percezione? ...cos'e' una zattera?

Qualcuno ha avuto l'idea di dire "questa massa liquida e' qui' e ci e' stata messa
per un motivo ben preciso", cioe' il contrario di cio' che sostieni. Si parte da un punto fermo, creandoselo. Tu vuoi, al contrario, partire dall'eliminare tutto...?

...

mc

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