Re: Le falsità dell'islam

Inviato da  redna il 1/12/2009 12:32:42
Citazione:
Sono sicuro che se al posto dell'Islam metti il Buddismo molti degli interventi tirerebbero di sicuro in ballo il Cristianesimo.
Sono tutti preparati quando si tratta di discutere del Cristianesimo ( O meglio di "sparare" i soliti noiosi luoghi comuni )


le tue sicurezze te le puoi pure tenere ....
Quando si tratta di di dire che si sparano i luoghi comuni (e non si giustificano quali sono i luoghi comuni e in più non si danno rispposte e ci metto pure che non conosce nè la bibbia e nè il vangelo) allora mi incavolo un pò e penso che ci siano mlti che hanno SOLO tempo da perdere.
E la cosa mi disgusta.

EDIT
...e fai anche confusione fra cristianesino (che è una cosa) e cattolicesimo (che è un'altra cioè una setta)

ri-EDIT

infosauro

Citazione:
Allora ripeto le mie domande (e dire che mi sembravano chiare)
Dal momento che
A)qui non mi pare se ne parli molto
B)io stesso non ne so quasi nulla
C)quando se ne sente parlare in giro, in molti casi, l'intento diffamatorio porta alla disinformazione


A) chi comincia a parlarne è considerato a tutti gli effetti un musulmano. E'scontato che bisogna avercela contro i musulmani perchè la chiesa ce l'ha sempre avuto contro i musulmani e quindi è gggiusssto questo.
B) non se ne parla molto e nemmeno poco.
C) la disinformazione è totale e nemmeno ci si prende la briga di informarsi perchè altrimenti, per forza di cose, occorre capire per esempio che l'adorazione a Dio è totale e non c'è nemmeno bisogno dell'intemediazione del clero. Ovviamente il clero cattolico non è d'accordo per nulla su questo....e come camperebbero?!

MANCANZA DI CLERO

Le correnti principali dell'Islam non ammettono né riconoscono clero e tanto meno gerarchie (indirettamente una forma di ambiente clericale esiste però nell'ambito sciita), dal momento che si crede non possa esistere alcun intermediario fra Dio e le Sue creature. Da non confondere col clero è la categoria degli imam, musulmani che per le loro buone conoscenze liturgiche, sono incaricati dalla maggioranza dei fedeli di condurre nelle moschee la preghiera obbligatoria. Neppure gli ‘ulamā’ che si limitano a interpretare il Corano possono essere avvicinati a una forma di clero, anche se, nell'assolvere alla loro funzione, di fatto tendono a riaffermare il ruolo privilegiato che deve svolgere la religione islamica nella società. A un ben delimitato ambito giuridico vanno invece ricondotti i muftì, che sono autorizzati a esprimere pareri astratti nelle diverse fattispecie giuridiche, indicando se una data norma sia o meno coerente con l'impianto giuridico islamico. Similmente deve dirsi dei qadi. Di nomina governativa, essi eventualmente sono chiamati a giudicare in base alle norme della shari'a all'interno di particolari tribunali (definiti sciaraitici) che un tempo prevalevano nelle società islamiche ma che oggi sono soppiantati dai tribunali statali. Questi ultimi giudicano sulla base di codici, per lo più d'ispirazione occidentale, anche se ispirati alla normativa sciaraitica. Il fatto di non interfacciarsi col sacro non consente quindi in alcun modo di assimilare le loro figure a quella del sacerdote.

TESTI FONDAMENTALI

testi fondamentali a cui fanno riferimento i musulmani sono, in ordine di importanza: il Corano (letteralmente "Recitazione"), che è considerato dai musulmani espresso parola per parola da Dio (Allah). I musulmani ritengono che Maometto abbia ricevuto il Corano da Dio attraverso l'Arcangelo Gabriele, che glielo avrebbe rivelato in lingua araba.[7] È per questo che i fondamentali atti liturgici islamici sono recitati in tale idioma in tutto il mondo musulmano. Dopo la Rivelazione ricevuta da Maometto l'Islamismo crede, per dogma, che nessun altro profeta sarà più identificato da Dio fra gli uomini. Volendo fare un paragone con il cristianesimo, il Corano, più che al Nuovo Testamento, è assimilabile al Cristo stesso, in quanto "Verbo di Dio". Secondo i fedeli, il Corano non venne messo immediatamente per iscritto: Maometto sarebbe stato analfabeta, secondo una "comoda" ma improbabile ipotesi[8] e lo avrebbe "letto" per grazia divina via via che l'Arcangelo Gabriele glielo srotolava attorno alla testa come una lunga fascia luminosa; lo memorizzò e lo recitò più volte ai suoi seguaci finché essi stessi non lo memorizzarono. Solo più tardi fu messo per iscritto e da allora il testo è immutabile. la Sunna (letteralmente "consuetudine") è una serie di detti e fatti di Maometto, basata su hadith (ḥadīth) (tradizioni), tramandati da testimoni ritenuti sicuri. Essa è rintracciabile nei Sei libri (al-kutub al-sitta), i più importanti dei quali sono quelli di Bukhārī e di Muslim ibn al-Ḥajjāj mentre gli altri furono composti da Ibn Māja, al-Nasāʾī, al-Tirmidhī e Abū Dāwūd al-Sījistānī. I musulmani credono che siano d'ispirazione divina, ma corrotti dal tempo o dagli uomini: il Vangelo; i Salmi; la Tōrāh;

Da notare che il Corano non venne messo subito per iscritto ma venne memorizzato. e recitato ai seguaci
Anche qui ci sono testimoni sicuri e meno sicuri. Come nelle altre religioni.

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