Re: GESU' IL SALVATORE

Inviato da  sever il 19/12/2008 18:21:54
Siccome parecchi si chiedono chi era Gesù Cristo, espongo la mia opinione.

Chi è Gesù Cristo? Se siamo tutti figli di Dio, Gesù è nostro fratello. Se è il primogenito tra molti fratelli, vuol dire che è il più anziano, il maggiore. E’ ovvio che sottintendo a livello spirituale. Siamo tutti Esseri spirituali che si incarnano periodicamente in un corpo di carne per acquisire quelle esperienze che ci permettono di evolvere in conoscenza, materiale e spirituale, e in Coscienza.

Questo processo, questa crescita spirituale, trova il suo corrispondente nella crescita e nello sviluppo dell’uomo fisico, dalla nascita fino alla maggiore età. Nessuno può negare che si cresce in conoscenza e in coscienza. I due processi sono simili, l’unica differenza consiste nella loro durata. La crescita spirituale, cioè l’evoluzione, che porterà prima o poi alla realizzazione dell’Uomo Spirituale Adulto, è un processo che richiede miliardi di anni, mentre l’altro all’incirca 18 anni, quando la legge dichiara l’uomo capace di intendere e volere, quindi responsabile delle proprie azioni.

Dato per scontato che Dio Padre è giusto, quindi non fa preferenze, è automatico dedurre che tutti i suoi figli, nessuno escluso, sono sottoposti alla trafila della Legge di Evoluzione. Da ciò dobbiamo dedurre, per nostra consolazione, che gli Esseri che vengono definiti Angeli furono un tempo uomini come noi. Non ci furono e mai ci saranno esseri privilegiati, generati più perfetti, quindi esenti da sempre dai dolori, dalle pene e dai difetti che affliggono gli uomini. Gli Angeli sono uomini che, con un po’ di buona volontà, accettando i sacrifici che attualmente caratterizzano il nostro stadio evolutivo e, superando gli ostacoli che si frappongono all’ascesa, sono saliti di un gradino la Scala evolutiva.

Se, come accennavo prima, tutti i figli di Dio sono sottoposti alla stessa Legge, -e come potrebbe essere diversamente se Dio Padre è giusto?- anche Gesù Cristo, nostro fratello maggiore, è dovuto sottostare alla medesima Legge. Quanto ho appena detto si evince, fondamentalmente, da tre passi del N.T., che esporrò tra poco. Prima è bene sottolineare che Gesù ci paragona a Dèi (Gv 10,34). Chiaramente questa deità è in noi allo stato potenziale, perché è la mèta, lo scopo dell’evoluzione. Infatti Gesù diceva: “Se avrete fede farete le cose che faccio io, anzi ne farete di maggiori”. E’ chiaro che parla del futuro quando, raggiunta la coscienza di ciò che realmente siamo, opereremo i “prodigi” da lui operati, per volontà e potenza nostre spirituali.

Affinchè sia più chiaro quanto dirò fra poco, è bene che chiarisca che, contrariamente a quanto sostengono i dogmi, faccio una distinzione netta fra Dio Padre e il Figlio. Per me sono Entità spirituali distinte, come io sono distinto da mio padre e da qualunque mio simile. Per me non si è incarnato Dio Padre, ma il Primogenito dei figli di Dio, colui che si chiamò Gesù, Essere spirituale individuale, ben distinto dal Padre e non una sua manifestazione o aspetto. Detto ciò i passi che dimostrano, a mio parere, che Gesù, il Cristo, si è evoluto come chiunque altro, raggiungendo lo stadio di Adulto spirituale, la sua uguaglianza con il Padre, sono:

1°) Ebrei 2,10-18: Ed era ben giusto infatti che colui, per il quale e dal quale sono state create tutte le cose e che voleva condurre alla gloria molti figli, ELEVASSE ALLA PERFEZIONE, per mezzo di SOFFERENZE, l’autore della loro salvezza… Perché, avendo egli stesso sperimentato la tentazione e la sofferenza, può venire in aiuto a quelli che son messi alla prova.

2°) Ebrei 5,8-9: Ma, sebbene fosse Figlio, imparò da ciò che sofferse che cosa significhi obbedire; sicché RESO PERFETTO in tal modo…

Ora, da questi due passi si deduce che Gesù divenne perfetto duemila anni fa, grazie al sacrificio e alla capacità di sopportazione che manifestò. E’ chiaro, quindi, che non poteva essere Dio Padre ad essersi incarnato, perché per dogma lo si ritiene perfetto da sempre, dall’eternità. Gesù stesso conferma che non è un privilegiato, ma come tutti i suoi fratelli minori, più giovani, si è sottoposto alle prove che la Legge di evoluzione impone. Anzi, da ciò che si legge, si deduce una cosa importantissima e cioè: prima di iniziare il cimento nell’ascesa evolutiva, siamo tutti gloriosi presso il Padre. E’ la discesa nella materia che ci ottenebra la coscienza e ci rende dimentichi della nostra origine divina.

In Gv 17,5 Gesù dice: “Innalzami, ora, accanto a Te; dammi la gloria che AVEVO accanto a Te, PRIMA che il MONDO FOSSE”. E’ importante notare che Gesù non dice “prima che mi incarnassi”, ma prima che il mondo , la Terra fosse stata creata, cioè circa 5 miliardi di anni prima. Quel “dammi” si può anche scrivere “ridammi”, visto che Gesù riconquista la gloria che aveva momentaneamente abbandonata. Ciò che vale per lui vale anche per ognuno di noi.

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