nella meccanica si sa benissimo che non è possibile trattare un oggetto esteso tenendo conto solo delle forze che intervengono sul baricentro...
come invece affermi tu
Lo studio della dinamica si conduce innanzitutto riferendosi ad un'entità astratta, dotata di massa ma con dimensioni trascurabili: il punto materiale. Tutte le leggi riferite al punto materiale possono essere poi estese ai corpi reali (dotati di massa e di dimensioni finite) interpretati come sistemi di punti materiali; se ci si occupa di corpi nei quali le distanze relative tra i punti costituenti non variano nel tempo, si studia la dinamica dei corpi rigidi; in caso contrario si studia la dinamica dei corpi deformabili.
Le equazioni cardinali sono l'equivalente dei principi della dinamica per i sistemi, di cui costituiscono le equazioni del moto. Sono quindi le leggi meccaniche tramite le quali è possibile determinare le configurazioni a cui un sistema noto tenderà dopo alcune date interazioni.
È interessante notare che il primo e il terzo dei seguenti enunciati permettono di trattare in alcuni problemi i corpi estesi come punti materiali, di massa pari alla massa totale del sistema e concentrata nel centro di massa. Essi infatti hanno come casi particolari il secondo e il terzo principio della dinamica.
Misurando quel chiosco vedremo che la lunghezza del ripiano è di 149 cm. Un centomiliardesimo della distanza Terra-Sole, l’altezza posteriore di 176 centimetri divisa per la larghezza della finestra di 56 fornisce il valore di 3,14. La somma degli spigoli, 190 + 176 X 2 è uguale a 730, anno della vittoria di Poitiers, Lo spessore del ripiano è di 3,10 centimetri e la larghezza della cornice della finestra di 8,8, sostituendo ai numeri interi le relative lettere dell’alfabeto otteniamo C10H8 formula della naftalina.
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