L'equivalenza nella forma

Inviato da  MauroF il 23/10/2007 4:34:28
La legge dell’equivalenza della forma determina che essere vicini a qualcosa significa esserle simili. Per essere vicini al Creatore, dobbiamo solo rendere le nostre qualità simili alle Sue.

In che mondo interessante viviamo! Voi ed io possiamo essere ad un chilometro di distanza, che parliamo l’uno all’altro, ci vediamo, ci sentiamo, e magari ci annusiamo anche l’uno con l’altro. Ma non ho idea a cosa stiate pensando e cosa realmente desideriate. Forse, proprio in questo istante, voi state pensando a qualcuno che vive in un posto differente, o anche in un’epoca differente.

Gli innamorati “portano” i propri amori ovunque vadano. Molto sinceramente, gli innamorati sono le persone più noiose con cui parlare: possono stare in piedi proprio davanti a voi, ma la mente è per tutto il tempo sul loro amore affascinante/delizioso/stupendo/elegante (scegliete o aggiungete l’aggettivo preferito).

Comunque, se domandaste chi mi stava seduto vicino stamattina durante la corsa di mezz’ora sulla metropolitana per andare al lavoro, o chi fosse in piedi accanto a me la scorsa notte mentre facevo la fila al cinema per i biglietti, dubito che me ne ricorderei. Questo succede perché mentre aspettavo in fila o ero sulla metropolitana, la mia mente era trasportata verso altri luoghi, epoche, e argomenti.

In parole povere, la vicinanza fisica non è vicinanza interiore. Pensiamo, sentiamo, e immaginiamo, quello a cui ci sentiamo vicini, quello che desideriamo veramente. Questa è la nostra vita interiore.


Equivalenza Fisica

Se esaminassimo la legge dell’equivalenza della forma in natura, vedremmo che non è una nuova scoperta. È chiaro che, noi siamo in grado di scoprire solo quanto percepiscono i nostri sensi.

L’occhio, ad esempio, può percepire le immagini ricevendo specifiche lunghezze d’onda tra i colori porpora e rosso. Ecco perché, a occhio nudo, non possiamo vedere lunghezze d’onda più corte della porpora, come l’ultravioletto. Un’ape, d’altra parte, riesce a vedere l’ultravioletto, e questo le permette di rilevare differenti generi di fiori, che noi esseri umani non saremmo in grado di distinguere.

E’ noto che il nostro mondo contiene molte frequenze, la maggior parte delle quali non siamo in grado di ricevere, sebbene influiscano su di noi. Prendete i raggi-x, ad esempio, o le onde radio. Con gli strumenti giusti, che traducono queste onde in una frequenza che i nostri sensi possano percepire, saremmo in grado di rilevare tali onde nello spazio circostante.

Che cosa fareste se vi chiedessi che cosa stia trasmettendo proprio adesso la vostra stazione radio preferita? Molto probabilmente, direste di non saperlo (a meno che in questo momento non la stiate ascoltando). Ma se accendeste la radio e vi sintonizzaste sulla frequenza della vostra stazione radio preferita, sapreste rispondere subito.

Come fa la radio a “sapere” cosa vada in onda sulla vostra stazione radio preferita? Non è che là dentro c’è un omino che canta e parla per farci passare il tempo più piacevolmente. La radio si sintonizza su una determinata lunghezza d’onda, una frequenza che esisteva nell’aria prima che l’accendessimo. Questo ci aiuta a trasformare il messaggio creato nell’emittente da una lunghezza d’onda impercepibile a una percepibile dai nostri orecchi.

Equivalenza Spirituale

La legge dell’equivalenza della forma funziona anche nel Mondo Spirituale. Ma nella spiritualità, essa verte sulla somiglianza e dissomiglianza delle intenzioni, non sull’equivalenza delle frequenze.

Tutto quello che viene misurato nel Mondo Spirituale sono intenzioni, pensieri. L’intenzione della Forza Superiore, che governa l’intera realtà, comprese le nostre vite, è solo la dazione assoluta, il dare. Essa è una manifestazione dell’Amore. Se vogliamo sapere e comprendere come sia governato il mondo, anche noi dobbiamo acquisire l’intenzione della dazione assoluta. Se siamo concentrati su noi stessi e sul beneficio personale, non conosceremo le ragioni di tutto ciò che accade intorno e dentro di noi, poiché rimarremo separati dalla Forza Superiore. Solo trovando un modo di diventare equivalenti alla Sua forma, scopriremo il Creatore, e troveremo felicità e pace nel corso di questo processo.
Forse nessuno esprime tale principio meglio del Rambam: “Così come Egli è chiamato ‘Misericordioso’, anche tu, sii misericordioso. Così come Egli è chiamato ‘Benevolo’, anche tu, sii benevolo. Così come Egli è chiamato ‘Santo’, anche tu, sii santo. In tale modo, i profeti si riferivano a tutti gli appellativi, ‘Indulgente’ e ‘Compassionevole’ e ‘Giusto’… per rendere noto che questi sono i giusti modi, e che dobbiamo comportarci in loro conformità e rassomigliare a Lui il più possibile.

Ciao da Mauro

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