Re: Le limitazioni del Proprio Io

Inviato da  jataka il 1/10/2007 17:24:15
Citazione:

davy ha scritto:

Grazie anche a jataka che ha espresso la sua opinione,la quale merita,ma che rimane discutibile in questo passaggio:


è il pensiero che è il nostro padrone, nel senso che ci tiene sotto controllo, non abbandonandoci mai
dovremmo provare ad entrare in connessione con la nostra interiorità, accettandola e vivendola; allora l'<Io> sparirebbe,
ma non è così facile.


Il pensiero è il mezzo che connette Anima al settore materiale.
E’ il settore mediano tra Inconscio e Conscio (Che è parallelo al concetto di immateriale – materiale) e viene espresso col termine Subconscio.

A mio parere il pensiero non è direttamente padrone in quanto funge da traduttore del linguaggio di Anima al Corpo e Spirito/Carma.
Molti esperimenti di PNL (Programmazione Neuro Linguistica) dimostrano che una persona posta sotto ipnosi diviene malleabile nello stato subconscio tramite l’ipnotizzatore che Le propone un’emozione ed un ambiente da vivere in quel momento di stallo psichico.Questa tecnica sta portando risvolti nella cura di malattie psicosomatiche tipo l’anoressia,in quanto un eventuale “interlocutore” posto come filtro tra inconscio e subconscio,riesce a tradurre informazioni “guidate” (ed eventualmente utili) al cervello “Conscio” che esprime la realtà chimica del corpo.
Riuscire ad entrare in connessione con la nostra interiorità non porta all’estinzione dell’ IO,ma porta all’estinzione e rivalutazione dell’esterno…dei circuiti chiusi.
Questo è quello che Io sto analizzando.

nulla da eccepire sugli esperimenti di pnl o ipnosi, sono tecniche funzionali ma, appunto, sono tecniche, per di più subite (accettate, ovviamente) e non direttamente eseguite; il pensiero può essere definito, come dici tu, il settore mediano tra conscio ed inconscio, e il problema essenziale della maggior parte di noi è che è fuori controllo
mi spiego meglio (o almeno ci provo): durante una meditazione (una qualsiasi, o anche un bel momento di silenzio) ti rendi conto che ti stanno arrivando migliaia di pensieri, sono gli stessi, come numero, che arrivano in ogni momento della giornata, la differenza sta nel fatto che, mentre mediti, sei consapevole che arrivano, mentre nella maggior parte del tempo non ci fai caso, semplicemente te li ritrovi
questo perchè la mente è abituata a lavorare in continuazione e, se provi a quietarla, si ribella, lavorando ancora di più (e tu sei a livello inconscio)
la soluzione sta nel riuscire ad essere tu il padrone della mente, facendola lavorare quando ce n'è il bisogno, non sempre.
i pensieri possono sorgere ancora, sempre e comunque, ma se la mente è sotto controllo, semplicemente arrivano e se ne vanno, come le nuvole nel cielo
siamo in un mondo che va di fretta, troppo di fretta, e i momenti di silenzio per alcuni sembrano inconcepibili, per altri difficoltosi, per altri ancora irraggiungibili, ma si possono trovare

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