Re: Il Terzo Segreto di Fatima riguarda l'apostasia

Inviato da  apoc2007 il 30/10/2014 11:34:35
UNA LETTERA A PAPA FRANCESCO

di Lucrecia Rego de Planas, ex direttore del Catholic.net in spagnolo.

Huixquilucan, Messico, 23 settembre 2013


Carissimo Papa Francesco,

Mi fa molto piacere avere l’opportunità di salutarti.

Sicuramente non ti ricordi di me e lo capisco, poiché, vedendo così tanta gente ogni giorno, dev’essere difficile per te ricordare tutte le persone con le quali hai conversato e sei stato, in ogni momento della tua vita.

Nel corso degli ultimi 12 anni, ci siamo ritrovati più volte, tu ed io, in diverse riunioni, incontri e congressi ecclesiali che hanno avuto luogo in città del Centro e del Sudamerica su temi diversi (comunicazione, catechesi, educazione), cosa che mi hanno dato l’opportunità di stare con te per diversi giorni, dormendo sotto lo stesso tetto, condividendo la stessa sala da pranzo e perfino la stessa scrivania.

In quelle occasioni, tu eri l’Arcivescovo di Buenos Aires ed io il direttore di uno dei principali mezzi di comunicazione cattolici. Ora, tu sei nientemeno che il Papa e io sono… solo una madre di famiglia, cristiana, con un bravissimo marito e nove figli, che insegna matematica all’Università e cerca di collaborare il meglio che può con la Chiesa nel luogo in cui Dio l’ha posta.

....
Quando ti ho conosciuto la prima volta eri il cardinale Bergoglio, e durante queste occasioni mi colpì e mi sconcertò il fatto che non facevi le cose come gli altri cardinali e vescovi. Per fare alcuni esempi:
tu eri l’unico tra loro che non faceva la genuflessione davanti al tabernacolo né durante la Consacrazione.
Se tutti i vescovi si presentavano con il loro abito talare, perché così imponevano le regole della riunione, tu ti presentavi col vestito da passeggio e il colletto romano.
Se tutti si sedevano sui posti riservati ai vescovi e ai cardinali, tu lasciavi vuoto il posto del Cardinale Bergoglio e ti sedevi più indietro, dicendo: “qui sto bene, così mi sento più a mio agio”.
Se gli altri arrivavano con una macchina corrispondente alla dignità di un vescovo, tu arrivavi più tardi degli altri, agitato e di fretta, raccontando a voce alta i tuoi incontri avuti sul mezzo pubblico che avevi scelto per venire alla riunione.

Nel vedere queste cose - che vergogna ricordartelo! – dicevo dentro di me:
- “Uffa… che modo di richiamare l’attenzione! Perché, se vuole essere veramente umile e semplice, non si comporta come gli altri vescovi per passare inosservato?”.

I miei amici argentini che partecipavano anch’essi a questi incontri, notavano il mio sconcerto e mi dicevano:
“No – non sei l’unica. A tutti noi desta sconcerto, perché sappiamo che ha le idee chiare e che nei suoi discorsi formali mostra convinzioni e certezze sempre fedeli al Magistero e alla Tradizione della Chiesa; è un coraggioso e fedele difensore della retta dottrina. Però, a quanto sembra, ama essere amato da tutti e star bene con tutti, così che un giorno può pronunciare un discorso in tv contro l’aborto e il giorno seguente, nella stessa tv, apparire benedicendo le femministe pro-aborto nella Plaza de Mayo; può pronunciare un discorso meraviglioso contro i massoni e, un’ora dopo, cenare e brindare con essi al Rotary Club.”


Lettera a Papa Francesco

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