Re: Il Terzo Segreto di Fatima riguarda l'Apostasia finale e l'Apocalisse

Inviato da  sever il 25/10/2008 22:51:26
LA DONNA DEL DESERTO

Sono molti i credenti che, per fede cieca, non osano neppure pensare che la chiesa cui appartengono possa essere falsa, cioè che il Clero, a parte qualche ingenuo prete, appartenga a quella razza di ipocriti simili agli scribi e farisei di vecchia memoria. Che le guide non siano affatto illuminate e fedeli a Dio è facile dimostrarlo. Prendiamo alcuni esempi eclatanti e incontrovertibili.

1) Giovanna d’Arco. Venne bruciata come eretica, dopo aver salvato la Francia. Un papa, illuminato da Dio e suo vicario, ratificò la condanna al rogo, non potendo di certo sbagliare. Giovanna venne beatificata nel secolo scorso da un altro papa, dichiarandola con ciò innocente. Anche questo papa era certamente illuminato da Dio, quindi anche lui non può aver sbagliato. Non si comportava nello stesso modo la classe sacerdotale ebraica? I loro antenati uccidevano i profeti e loro innalzavano monumenti a quei profeti uccisi, dichiarando con ciò che i loro padri erano degli emeriti assassini.

2) Giordano Bruno. Bruciato vivo perché sosteneva, usando solo l’intuito, che lo Spazio è colmo di infiniti mondi. Siccome sappiamo che la sua intuizione corrispondeva al vero, come mai quegli illuminati dallo Spirito di Verità lo uccisero? Enigma! Che siano, in realtà, membri di una terribile setta demoniaca dedita ai sacrifici umani?

3) Galileo Galilei. Se non avesse abiurato, un altro papa, anch’egli illuminato da Dio, lo avrebbe arrostito in pubblico.

Fintanto che la chiesa primitiva viveva nell’ombra, perché perseguitata e trattata come una qualunque setta, una certa dose di santità ed eroismo dovevano per forza esserci. Soltanto ciò poteva dare forza a quei reietti della società di sopportare persecuzioni e angherie di ogni genere. Ma, con la proclamazione della religione cristiana a religione di stato, non più perseguitata, non più reietta, deve esserci stato un afflusso notevole di nuovi adepti. Quanti sinceri e quanti calcolatori? Cominciarono, allora, le persecuzioni e le condanne contro i cosiddetti eretici, forti gli ortodossi dell’appoggio dell’impero. Così si imposero le verità di fede, i cosiddetti dogmi.

Ora, Dio onnipotente, pur rispettando il libero arbitrio, non manca di avvertirci e di segnalare l’inganno e dove esso si annida e da dove esso proviene. Ed è proprio grazie alla sua misericordia che in Apocalisse Egli non manca di avvertirci e farci comprendere chi e cosa è realmente la chiesa. Parlo ovviamente della chiesa istituzione materialistica, affaristica e non della vera Chiesa, formata dai veri credenti in Gesù Cristo. Se qualcuno è scettico mi segua in quanto sto per segnalare. Teniamo bene in mente ciò che era la chiesa prima, quando era perseguitata, e cosa divenne dopo con l’aiuto di Costantino.

Apoc 12,1-6: Poi un gran segno apparve nel cielo: una Donna rivestita del sole… ed essendo incinta, gridava per le doglie del parto e le angosce nel dare alla luce. Intanto apparve un altro segno nel cielo: un gran dragone, dal colore del fuoco, con sette teste e dieci corna…Poi il dragone si pose davanti alla donna che stava per dare alla luce, onde divorare il figlio, appena fosse nato. Ed ella diede alla luce un figlio, maschio… e il suo figlio fu rapito verso Dio e al suo trono. E la Donna fuggì nel DESERTO, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita…

Tutti i commenti a questi passi assicurano che questa donna è Maria, la madre di Gesù, la madre degli uomini e la stessa Chiesa, nata con Cristo da Maria. Poi la Donna si rifugia nel deserto per sfuggire al dragone. E’ chiaro che questa Donna deve rappresentare la chiesa primitiva, perseguitata dopo l’ascensione del Signore. Il deserto simboleggia la vita quasi anonima e clandestina dei primi cristiani perseguitati. Questa Donna fugge nel deserto per rimanervi un certo tempo.

Apoc 17,1-18: Poi venne a parlarmi uno dei sette angeli… :”Vieni e ti farò vedere la condanna della gran meretrice”…E mi trasportò in spirito in un DESERTO. E vidi una donna seduta sopra una bestia di color rosso scarlatto, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna. La donna era vestita di porpora e di scarlatto, tutta adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; essa teneva in mano un calice d’oro… E sulla sua fronte un nome misterioso: “Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra”. E vidi questa donna inebriarsi del sangue dei santi e dei martiri di Gesù, e fui preso da grande stupore, nel vederla… La bestia che hai veduta era, ma già non è più; essa sta per risalire dall’abisso… e gli abitanti della terra stupiranno, vedendo la bestia, perché era, poi non è più e riapparirà… Le dieci corna che hai veduto sono dieci re… e le loro potestà e le loro forza la mettono a disposizione della bestia. Essi faranno guerra all’Agnello… Le dieci corna che hai veduto, come pure la bestia, prenderanno in odio la meretrice… e la consumeranno col fuoco.

Perché Giovanni si stupisce tanto nel vedere questa donna? Ma perché si è trasformata! Prima era perseguitata dal dragone, rosso, che aveva sette teste e dieci corna. Ora cavalca una bestia che è simile al dragone, perché ha sette teste e dieci corna ed è di colore rosso scarlatto. La bestia cavalcata dalla donna è quella che esce dal mare nel cap. 13, che ha avuto il potere dal dragone. Essendo vestita di porpora e di scarlatto e avendo in mano un calice e facile riconoscerla. Qui è descritta la trasformazione operatasi nella chiesa nel corso dei secoli. La donna in groppa alla bestia significa che la domina, che la bestia è al suo servizio, come infatti fu per secoli, quando c’era il Sacro Romano Impero. Anzi, la bestia ferita a morte che sopravvive, che riapparirà è il rinato Sacro Romano Impero, che sarà di nuovo al servizio della donna, della chiesa. Ma poi l’imperatore, unto dal papa, e i dieci re si rivolteranno contro la chiesa, lasciandola desolata e nuda e consumandola col fuoco. Così cadrà la meretrice, Babilonia la grande. Sarà la fine della chiesa istituzione idolatra e apostata.

Ecco cosa dice Dio ai suoi fedeli in 18,4: “Uscite di mezzo a lei, o popolo mio, perché non siate contaminati dai suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi”. A buon intenditor poche parole.

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