Re: L'inferno esiste o no?

Inviato da  ludfrescj il 18/4/2008 20:22:16
(Mi succede di ripercorrere strade e vicoli... E ci trovo sparse – come succede – ariosità, puzzette e niente di niente.) Molto lontano da quello che può pensare ‘papa/razzingher’, l’inferno per me esiste – prima di tutto – come concetto, e non soltanto metafisico (tant’è che ne parlo e potrei seguitarne a lungo). Cosa intendo esattamente con questa parola astratta? Un topos di dolore fisico e/o psicologico e/o esistenziale – poco conta: cioè un qualsiasi luogo/contenitore di generica sofferenza – ecco! Invece con ‘un inferno’ (anziché con ‘l’inferno’) intendo/potrei qualcosa di meno vago e fumoso: ad esempio lager, gulag o altri generi di galere storiche. Ma se infine dico/dicessi ‘quest’inferno’ o ‘il mio inferno’, indicherei l’attuale prigione della Betancourt ad esempio se ancora vive, o il rogo dove bruciò Giordano Bruno, o il disastro dell’ultimo Concorde... Sennò un mio preciso dolore che... – beh, non aggiungo niente qui ché sono affari miei! Ora, ritornando all’inferno metafisico di certe religioni (non soltanto cattolica) io non sarei tanto liquidatorio o banale o pagliaccio... Per molti/quasi tutti i credenti di quelle religioni, sia pure nella loro immaginazione, nella loro forzatura intellettuale, nella loro assurdità di ‘idea di benessere’ stravolta e capovolta; ovvero nella loro esigenza più/meno profonda di punizione/espiazione – perché è questo secondo me il vero nocciolo mentale di chi crede nell’inferno –, e a seguitare dopo la morte, a seguitare all’infinito, a seguitare nell’assoluto, l’inferno esiste più concreto del pane, più efficace d’una ghigliottina, più salutare d’un farmaco. Non ci vuole tanta intelligenza per capire (pur non condividendolo, anzi superandolo per sé) che se l’inferno non esistesse davvero per quelli che ci credono ed esigono crederci, questi stessi impazzirebbero nel non saper trovare più limiti e spartiacque alla loro idea del bene e del male. Io... che sono ‘religiosissimo a modo mio’ (senza ausilio di papi politici e moralisti da quattro soldi) credo con misura che il mio inferno sarà un deambulare a viaggio per sterminatezze anche affascinanti, finché davvero stanco riposerò nell’immobilità di un nume.

ludfrescj

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