Re: Ateismo di "default"

Inviato da  nasissimo il 14/5/2007 11:07:08
Citazione:


Non posso certamente obbligare a postare qualcosa.
Ma sto ancora aspettando i passi dei vangeli ( canonici) che esplicitamente (e non) indicano nella violenza un mezzo per arrivare ad un fine.
Sono sicurissimo che nasissimo non li trova, Scrivere tanto per scrivere delle menzogne non ti rende tanto onore, e fa capire la malafede ed il pregiudizio dei tuoi interventi.
Tu non conosci una "pippa" della religione cattolica cristiana secondo i vangeli.
Resta della tua opinione e continua a scrivere cose false, dai solo prova di "ignoranza".



Benone. Adesso ti porto un po' di esempi di manifestazioni di violenza, partendo dalle TUE.
Questa dell' "ignoranza" è la prima. Tipico atteggiamento ottuso dell'integralista è tacciare di "ignoranza" chi critichi la sua indiscutibile dottrina. Fanno così anche gli ulema islamici: chiunque critichi qualunque cosa del loro sistema è "ignorante". Se uno non è d'accordo con te/loro è "ignorante". Poverino, non sa, non capisce. E' stupido.
Questa una aggressione personale, preludio e premessa dell'atto di violenza. Nota come io mi sia astenuto (fin qui) dallo scadere su questo terreno, appuntando le mie critiche sa cristo ai vangeli ed al sistema di pensiero cristiano, senza scadere sull'attacco personale.
Ora contiamo le volte in cui ripeti questo profondo concetto fisosofico.
Una.

Citazione:

Tutto il resto che posti, se in sintonia con la tua affermazione sui vangeli, lascia il tempo che trova.


Due.
"Lascia il tempo che trova" non significa niente. Significa che non ti piace a te.

Citazione:

O ti cerchi un pubblico piu' credulone che possa "penzolare" dalle tue affermazioni o cerca di dire la verita'.


Ecco che compare per la fatidica parolina. La "Verità". L'aspettavo.
Mi ci soffermerò in fondo.

Citazione:

Non sei neanche coerente con le tue afffermazione che successivamente hai tentato di smentire, vedi la risposta a Sentiero tuo post #808 (ti basta un po' di pressione per farti cambiare affermazione?..)


Naturalmente. Non so di che parli esattamente, e non ho voglia di andare a cercare il post #808, ma in generale io sono naturalmente sempre disposto a cambiare opinione, anche una volta al giorno. Le mie opinioni sono frutto di riflessioni continue, e sono in continuo divenire. Non sono dogmi, e non hanno nulla di sacro.
Solo gli idioti non cambiano mai opinione.
Notare qui un altro tipico fraintendimento cristianoide. La "coerenza" sarebbe la virtù di chi non cambia mai opinione (come fanno loro). Un modo per dare accezione positiva alla mancanza di spirito critico. Ma la caratteristica di non saper cambiare opinione non si chiama coerenza. Ammesso che sia una qualità - e ne dubito - la dovresti chiamare piuttosto "costanza". La coerenza è la Virtù di chi sa comportarsi negli atti in modo conseguente a ciò che predica con le parole. Ma nello stesso tempo.
Un esempio di coerenza, per un integralista cristiano del tuo stampo che sicuramente sbraita contro la Ricerca sulle staminali embrionali, potrebbe essere questo: il giorno in cui a sua figlia venisse diagnosticata una sclerosi laterale amiotrofica, e nell'ipotesi per nulla remota in cui in Belgio esistesse una cura a base di cellule embrionali proibita in italia, rifiutare la cura ed osservarla crepare consumandolsi lentamente. Io gli farei tanto di cappello.

Citazione:

Continua a postare cose false anche dal punto di vista del diritto


E Tre. Ancora la distinzione "falso/vero". Quel che dici tu, è "vero", quello che dicono gli altri, è "falso". Cartesio deve ancora arrivare.
Per questo vedere in fondo.

Citazione:

(ovviamente nella tua testa la pensi cosi' o e' questione di relativismo) E' un tuo vizio?


E Quattro. Altro attacco personale, ancora più confuso dei precedenti. Quei non si capisce nemmeno cosa volessi dire.

Citazione:

Sono bene informato sulle responsabilita' civili e penali di chi firma e si assume le responsabilita' dei lavori, e ci sono dei distinguo nella progettazione ed esecuzione dei lavori.


Io pure. Sono Ingegnere.

Citazione:

Dove sta scritto che un ingegnere od archittetto e' responsabile, a prescindere come hai fatto intendere tu, sull'operato dei tecnici ed operai subalterni o non ?
Se in un cantiere un' operaio istruito e formato con dei corsi appositi secondo le vigenti leggi sulla formazione, guidando il muletto crea un danno a persone o materiale, e' pienamente responsabile penalmente e civilmente. Nel contratto di lavoro subordinato sono previste le casistiche e le procedure da attuare al verificarsi di tali azioni dannose.
Ma nessuno vieta che al mulettista distratto venga fatta causa civile, cioe' extracontrattuale riferito al contratto di assunzione, per il rimborso dei danni, come ad una qualsiasi terza persona.. e in ogni caso la responsabilita' penale e' sempre riferita a chi compie il danno.


Se un mulettista fa un danno è responsabile il mulettista (ammesso che le norme di sicurezza fossero rispettate, il muletto in regola, ecc). L'ingegnere responsabile dei lavori è appunto responsabile dei lavori, in generale.
Ma qui ho commesso io uno sbaglio utilizzando un esempio, che poi può essere comodamente usato per sviare il discorso. Avevo trascurato di considerare il tipo di mentalità del mio interlocutore. L'esempio va benissimo quando si usa la ragione raziocinante con senso critico autentico, domandando per costruire, ed adoperando il Dubbio metodico sulle proprie convinzioni. Quando si combatte - con violenza dialettica - con l'unico scopo di far trionfare la propria "verità" sulle blasfeme bestemmie dei miscredenti, indossare la camicia di raso di Voltaire è da imprudenti. Ci vuole un'armatura come quella di Goffredo di Buglione.
E' idiota andare a cercare fondamenti etici nelle categorie del Diritto, dato che il Diritto si fonda sul'etica.

Citazione:

Prova informarti bene, Nasissimo, oltre che parlare a "vanvera" dei i vangeli (probabilmente mai letti con attenzione)


cinque.

Citazione:

stai dando dimostrazione che la tua "ignoranza"


sei.

Citazione:

non e' limitata all'argomento del forum in questione - ateismo di default- .Almeno cerca di avere l'eleganza di andare OT con argomentazioni ed opinioni piu veritiere.


sette.

Nota a margine. L'argomento del forum, "ateismo di default", è una definizione introdotta da Kirbmarc che lo ha aperto. Su questo argomento è ben difficile essere "ignoranti" come essere "dotti". Basta leggere quel che lui dice nel post di apertura, e replicare con una opinione (magari) personale, come io avevo fatto con il mio primo intervento.

Citazione:

Solo alla fine dei lavori, il capoprogetto si prende la responsabilita' totale del lavoro eseguito. E solo LUI puo' decidere per garantire sul buon operato del cantiere, prendendosi la liberta' di abbattere e ricostruire durante le fasi intermedie, tante volte tante quante lo desidera.


Se tu fai il progetista di professione, hai vissuto in un pianeta di fortunati. Uno che si prende la libertà di "abbattere e ricostruire quante volte lo desidera" viene crocifisso sulle impalcature (per restare in tema) pure se si chiama Renzo Piano.

Citazione:

Se trasportiamo e compariamo per analogia, questo principio di responsabilita' dei cantieri, al complesso immenso di quel "cantiere e commedia" che e' la vita umana, la decisione finale per stabilire la buona qualita' del lavoro eseguito sara' di Gesu'. Che giudichera'...


E come no. L'imputato che fa anche il giudice, come berlusconi.
Ecco come mai tanta gente non se ne stupisce e gli sembra normale: la loro cultura gli dice che è ammissibile che giudicante e giudicato siano lo stesso tizio.
"che giudicherà...."
questa invece è una MINACCIA, e neanche tanto velata.
In quanto tale, è una manifestazione di violenza.

Citazione:

Precisavo che Marx è un pensatore, gesù un profeta.

Altra dimostrazione di (..poca?..) conoscenza dei vangeli.
Ci sono un miliardo e passa di musulmani che non riconoscono Gesu' come il figlio di Dio. Per non dire degli ebrei.
Ti stanno gia' islammizzando?


otto.
Dopo l'ottavo richiamo al tuo profondo concetto dell'ignoranza, qui c'è un altro secchio di confusione. "..non riconoscono gesù come figlio di dio.." cosa c'entra il figlio di dio? Se sia figlio di dio, o cognato, è questione da teologi. Che lo si pensi figlio di dio o meno non iteressa a questo livello: Gesù è un profeta, in quanto risponde in pieno alla definizione di profeta (come la puoi trovare in un vocabolario). In questo senso sta alla pari di Zoroastro, Mosé, Ezechiele o Maometto. Ne sopra, ne sotto.

Citazione:

Da notare Marx scritto in grande..


è un cognome. La maestra diceva che i cognomi si scrivono in grande.
Io NON sono marxista, e di Marx non me ne frega un fischio. Solo fa un po' pena la pretesa di tirarlo fuori quando non c'entra un piffero.

Citazione:

Adesso ho capito tutto invece... (cose non vere e mancanza di coerenza nelle tue affermazioni)


Nove.
Nove volte la stessa talebanata.
E sono sicuro che se insisterai ancora, utilizzerai ancora questo metodo, perché solo questo ti hanno insegnato. Questo è il tuo modo di argomentare, perché questo è il modo degli integralisti religiosi tutti, ed in particolare di quelli cristiani. Tu non metterai mai in Dubbio il contenuto dei vangeli e in generale i precetti cristiani, perché non si può, è "peccato". I questo modo, qualunque tentativo di discussione razionale è inutile: manca la predisposizione di fondo, il prerequisito essenziale.
Quel che scriverò adesso per mettere in evidenza uno dei principali contenuti VIOLENTI del sistema di pensiero giudaico-cristiano, dunque, non è per te. E' per me, e per quegli altri che leggono e che si presume ci siano.

Parliamo un poco di "verità".
Il papa si riempie sempre la bocca di questa parola. Lo spirito religioso infatti in genere la ama, ogni volta che la ode si sente rassicurato, ed ogni volta che può usarla si sente importante e potente.
Cosa è dunque, per te, la "verità"?
E' un altro argomento OT. Ci vuole un forum apposito, perché la verità è un problema fisosofico, e dei più complessi.
Risolvere la questione con due paroline buttate là, o peggio non affrontarla per nulla e dare per scontato ed aquisito un concetto tanto controverso e di tale portata per poi usarlo come pricipio apodittico è, questa sì, una dimostrazione di ignoranza.
Come puoi verificare con una ricerchina su Wikipedia, esistono (almeno) CINQUE famiglie di teorie della Verità, molte in rapida evoluzione nell'ultimo quarto di secolo. Le "teorie deflazionarie", in particolare, hanno avuto potente sviluppo negli anni recenti. Dopo il fondamentale lavoro di Tarski, si è messo a fuoco il limite fondamentale delle tradizionali teorie della corrispondenza, ed in poco tempo si arrivati ad asserire che il predicato di Verità è eliminabile: la Verità non è un attributo, ed asserire la "verità" di una proposizione equivale ad asserire una propria personale convinzione.
La verità è un atto linguistico.
Il sistema giudaico-cristiano sposa invece la vetusta "teoria corrispondentista" nella sua forma più rozza e brutale. Pensa la sua Verità come "corrispondenza con la scrittura". Questa grezza concezione si traspone, ahimé, pure nelle forme mentali di quelli che non credono, o che credono in maniera lievemente più critica. La verità diviene per i più "corrispondenza con lo stato di fatto". Questa definizione se si mantiene nell'ambito ontologico è una pura tautologia. Essendo lo "stato di fatto" nulla di più che la Verità, la Verità sarebbe "corrispondenza con la Verità". Non solo, ma si è introdotta di soppiatto la figura del verificatore-inquisitore: colui che avendo in qualche modo accesso allo "stato di fatto" sarebbe autorizzato a separare - oggettivamente - il "vero" dal "falso", e naturalmente poi ad imporre la sua distinzione agli "ignoranti" che non hanno le capacità (o le autorizzazioni) per uscire dalla caverna di Platone e dare un'occhiata fuori.
Notare qui come questa concezione di fondo renda possibile la giustificazione di ogni violenza e sopercheria. In base ad una concezione simile non si ha il presupposto fondamentale che rende possibile la costruzione della "verità" in base al confronto razionale delle opinioni contrastanti: il Dubitare metodico, che si affida ad una Verità basata sulla teoria del consenso. Secondo la concezione della Verità del pensiero giudaico-cristiano, al massimo della disponibilità si può arrivare a "distinguere l'errore dall'errante". Mai si potrà arrivare a porre la nostra opinione sullo stesso piano di quella altrui: la nostra è "Verità", quella altrui è "errore". Sulla base di presupposti simili, fatalmente si arriva a convincersi di essere autorizzati ad imporre la "verità" agli "erranti", naturalmente "per il loro bene". E così si esercita violenza "per amore".

La "Verità" intesa in questo modo è fondata sull'autorità, ed è alla fine niente di più che un pretesto per imporre con la forza il proprio punto di vista.
Questa tua "Verità", è un atto di violenza.

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