Re: Ateismo di "default"

Inviato da  nasissimo il 1/5/2007 16:00:39
Buon seme.
Rispondo subito che se io fossi nel gruppo risponderei come te, perché la mia posizione è sostanzialmente la tua.
Ma non so se questo tuo "ateismo di default" che contrapponi all' "ateismo forte" si possa intendere a rigore come ateismo. Forse è più un agnosticismo forte che un ateismo debole.
Vedo che a fondo del post c'è una frase di Bertrand Russell. Ricordo vagamente una antica discussione televisiva del Russell contro un religioso, tale reverendo Coppleston o qualcosa di simile, in cui questi tirava a metterlo in difficoltà domandando "lei si ritiene ateo? Ossia: Lei ritiene che la non-esistenza di dio possa essere dimostrata?" e Russell, schivando la trappola, rispondeva: "non è questa la mia posizione. Io sono agnostico". Eppure, per quel che so io di lui, la posizione di Russell doveva essere molto prossima al tuo ateismo di default.
In effetti se per ateismo si intende la posizione di colui che ritiene che la non-esistenza di dio si possa "dimostrare" come sosteneva il reverendo, allora di atei possono essercene ben pochi. Già è difficilie "dimostrare" l'esistenza di qualcosa, per "dimostrare la non esistenza" davvero non vedo come si potrebbe procedere. Sarei in difficoltà pure per dimostrare la non-esistenza del bobo sette.
La tua "presunzione di non esistenza" invece, fondata sulla mancanza non solo di prove, ma pure di indizi o criteri di plausibilità altri, è l'unica sensata ed è la posizione reale di qualunque ateo; il quale solo per schivare le insidie di sofismi gesuitici nello stile di quello del reverendo preferisce definirsi "agnostico".
Pure nell'agnosticismo dunque si dovrebbe introdurre una distinzione interna. Agnostici deboli sono coloro che ritengono"impossibili da giudicare" le ipotesi non provate (con riferimento alle credenze religiose), Agnostici forti sono quelli che senz escludere alcun insieme di possibilità, assegnano fuzziness zero a quegli insiemi per i quali non sia dato alcun complesso indiziario che ne assicuri una certa misura di plausibilità.
Un "ateo di default" è un agnostico forte.

La tua storiellina è carina. Un solo appunto, marginale.
Quel Karl che se ne va verso il sole nascente col suo motorino rosso non è un superficialotto semplicione come puoi aver pensato vedendolo sgassare. E' uno che ha visto imbrogliare tanta gente con il trucco di dio-nigi, ed ha troppa fretta di dedicarsi ad un suo importante progetto per mettere il motorino sul cavalletto e discutere con Pietro.
La sua tendenza a sbrigare le beghe metafisiche in modo spicciativo è figlia della sua determinazione all'agire, non della sua inettitudine alla riflessione.

Saludos.

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