Ma perche' lo chiamiamo male? Chiamiamolo in un altra maniera, o meglio non dovrebbero neanche esserci i termini buono e male contrapposti.
alle nuova scientificita' che avanza legata alle problematiche sull' origine della vita
Per sostenere il valore esplicativo della selezione naturale bisogna affermare che la natura ha un criterio di scelta tra un numero indefinito di possibili mutazioni; ma dire criterio significa pensare alla possibilità di un paragone con una soluzione ottimale e quindi introdurre un elemento finalistico che la teoria vorrebbe escludere a priori.
La vita biologica e' inspiegabile , i virus non sono considerati vita, perche' non hano capacita' autonoma di riprodursi, una cellula e' gia' vita.
Tutta l'attività culturale dell'uomo (cioè quelle energie che si esprimono in scienza, arte, religione) è la prova schiacciante che lo spirito umano, libero e responsabile, trascende immensamente la componente biologica
Caso non vuol dire assenza di cause; col termine caso ci si riferisce ad un insieme di cause accidentali che determinano comportamenti impredicibili, casuali appunto. Se si considerano i sistemi complessi non-lineari, oggi oggetto di interessanti studi, si vede come in ogni processo l'esito è impredicibile ma, passo passo, le cause esistono e sono ben determinate.
perche' la realta' invece del nulla ? perche' la vita invece della non vita, perche' la coscienza invece della non-coscienza? il principio antropico e' la risposta? cioe' e cosi' perche' se non fosse cosi sarebbe cosa? e nessun umano sarebbe testimone? meglio non farsi queste domande? ecco la pigrizia intellettuale dell'ateo IL NON FARSI DOMANDE... O PEGGIO FARSI BASTARE RISPOSTE COME IL CASO- FLUTTUAZIONE MATEMATICHE DEL NULLA? ..)
Che cosa determina la differenza specifica di ciascun individuo, che lo caratterizza come soggetto ben preciso, distinto dagli altri?
Solitamente l'a-teo e' una persona "infantile" che non si pone molte domande, se si pone le domande si accontenta di insulse risposte, che e' ancora peggio e ne invalida seriamente l'intelligenza e che da prova di accontentarsi degli sciocchezze scientifiche, che dimostra pigrizia e facile credulonaggine', che si proclama a-teo senza capire bene il significato della parola per moda e come moda. L'ateismo di default dovrebbe essere rimosso da semplici ragionamenti, semplici deduzioni.
Bisogna riflettere invece sul fatto che per spiegare la natura osservata non bastano le leggi fisiche, chimiche o biologiche: queste agiscono sui dati iniziali e su date condizioni al contorno che non sono ricavabili dalle leggi medesime; senza questi elementi "dati", le leggi non sono che vuote formule e la loro capacità esplicativa risulta vana,
c'e' sempre un significato in qualsiasi cosa, soprattutto in un progetto,che non puo' assolutamente prescindere da un'esecutore, un significato che trascende gli elementi presi singolarmente, ordinato da un principio intelligente
stupisce che ci siano a-tei intelligenti perfino
Una contingenza che le scienze della complessità stanno rivelando un po' ovunque e che rimanda all'esistenza di un livello che trascende i fenomeni naturali: il solo in grado di fornire quel plus di informazione necessario per una effettiva evoluzione, cioe' ammettere l'esistenza di Dio.
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