Re: Sincronicità Junghiana

Inviato da  Santaruina il 5/10/2006 22:29:55

Ma a questo punto,il distacco dall'altro "infero" Freud...a che pro!?
Per abbracciare un utenza più vasta!?


I miti arcaici avrebbero raccontato come le anime nei secoli percorrano fasi ascendenti e decadenti.
Essendo questi tempi il culmine della decadenza, sarebbero anche i tempi dell'ultimo stadio di questa caduta.

Dal celeste al materiale, quindi, materiale raggiunto con il positivismo e con le scienze esatte.
La psicologia freudiana avrebbe completato l'opera, rendendo oggetto di studio l'anima stessa, ancorandola al materiale.

Ma la caduta non si sarebbe fermata "a terra", ma per la stessa legge dell'analogia prosegue negli "inferi".
E toccata terra per proseguire la caduta occorre scavare, "nel profondo".

Cioè, che male c'è a studiare l'inconscio umano(o subconscio che sia)?

Non è forse il luogo più interessante e misterioso dell'uomo?


Come uno specchio quindi che riflette il celestiale, nel "profondo" compare la parodia del sacro, e i demoni divengono divinità da venerare.

Gli dei si trasferiscono dai cieli, dall'alto, nell'inconsio collettivo, negli inferi, regno dei demoni.
Il profondo è ora detto "subconscio"

Jung, cultore di Abraxas, supera quindi il maestro e prosegue la discesa.

Celeste - terreno - infero.

Così la discesa è compiuta.

Come narravano i miti arcaici, qualcuno ha spalancato le porte degli inferi, e i demoni hanno invaso l'aria.

Sono solo allegorie, ovviamente.

Blessed be

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