Provo a buttar lì un breve delirio mattutino...
Partendo dall'origine del problema, mi verrebbe da interrogarmi sulla distinzione
soggetto - oggetto.
L'atto stesso di
sentire di essere coscienti presuppone una distinzione netta tra il
sé e il
non-sé oppure ciò che giunge ai nostri sensi, interpretato e filtrato dal nostro cervello, può essere visto come una proiezione generata da noi stessi (il che potrebbe rispondere agli eventi di sincronicità Junghiana)?
Ok, forse prima è meglio se vado a farmi un caffé, poi ne riparliamo...
ege
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