Re: Parliamo di metafisica.

Inviato da  Santaruina il 14/9/2006 15:55:38

Mi pare che questa nuova discussione sia cominciata bene.
Ho trovato molto interessante l’intervento di Davide, ed in gran parte lo condivido.

Mi ricollego anche io alle questioni sintetizzate da Kirbmarc.

La divinità secondo il mio parere è il principio da cui tutto il creato, sensibile e non sensibile, origina per emanazione.

Lo Spirito da questo punto di vista è l’essenza della divinità che tutto avvolge e in tutto partecipa.
Se paragoniamo lo spirito al sole e alla sua luce che rende presente ciò che al buo “non esisteva”, l’anima dell’uomo ne rappresenta un raggio.

Ricordiamo di distinguere sempre lo Spirito dall’Anima.
Tra di essi vi è lo stesso rapporto che intercorre tra il sole ed un suo raggio.

Ed allo stesso modo in cui un raggio di sole origina, si allontana dal sole ma continua a farne parte, così si comporta l’anima dell’uomo con lo Spirito che tutto avvolge.

Sulla questione dell’uomo quale essere evoluto o meno, secondo il mio parere l’uomo nei millenni si è involuto, scivolando sempre più nel materiale, dimenticando con il tempo il suo legame con il mondo celeste, fino ad abbracciare la mentalità positivista “stretta”, e quindi proseguire nell’ulteriore discesa.

Infine, alla domanda “si può uscire da se stessi”, bisognerebbe prima intendere cosa viene indicato con “se stessi”.

Se con “se stessi” si indica ciò che tradizionalmente si chiama Anima, appare evidente che una uscita del genere non potrebbe essere compiuta.
Se per “se stessi” si intende il proprio corpo, questo tipo di uscita è molto più comune di quanto si pensi.

Personalmente mi è capitato una volta sola di “osservarmi” dall’alto, ed è stata una esperienza interessante, purtroppo non facilmente ripetibile.

Bisogna inoltre specificare che quello che noi occidentali interpretiamo come “uscita da se stessi” quando ci riferiamo a certe discipline orientali andrebbe meglio descritto come “ricongiungimento con il proprio sé”.
Attraverso un lungo lavoro spirituale si tenta di “comunicare” con il proprio “centro”, ovvero il punto in cui l’anima comunica con lo Spirito, per poter così compiere la “risalita”.

Sono ovviamente concetti che meriterebbero ben altre trattazioni, e parlarne in tal modo resta sempre un piccolo delitto, del quale mi scuso.

Blessed be

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