Re: Determinismo e libero arbitrio

Inviato da  Santaruina il 7/7/2006 19:12:10
"Che cosa è la libertà se non la possibilità di scegliere?

Già, ma chi sceglie?
Noi.
Noi chi?

La nostra mente?
La nostra anima?
La nostra coscienza?

E l'avere una mente, un'anima, una coscienza che sa scegliere bene o male, è stata anche essa una nostra scelta?

Per molti anni la questione del libero arbitrio è stata al centro dei miei interessi.
La giudicavo una priorità.
Il motivo è molto semplice: se il libero arbitrio non fosse esistito, avrei dovuto rivedere le priorità della vita.
Senza libero arbitrio infatti, senza “colpe” o “meriti”, intesi non nel senso religioso, ma il più ampio possibile, qualsiasi scelta sarebbe stata equivalente ad un’altra.
Anche se alla fine avessi sprecato un’esistenza, sarebbe semplicemente stato il mio”destino”, e non sarebbe potuto essere altrimenti.

Occorreva quindi decidere se il libero arbitrio esistesse o meno prima di prendere qualsiasi decisione, dal momento che ogni decisione implica un sacrificio.
Se il libero arbitrio non fosse esistito, si potevano invece anche pesare serenamente i vari dolori e le varie gioie dell’esistenza e decidere se valeva la pena proseguire, operazione molto pericolosa.

Da un punto di vista deterministico, in una visione materialista dell’esistenza, credo che il libero arbitrio non trovi posto.
Se l’anima non esistesse, e il comportamento fosse solo la conseguenza di impulsi nervosi che in un modo o nell’altro sono venuti ad “animare” un agglomerato di cellule, sviluppatesi un po’ per caso un po’ per necessità, concetti quali “scelta” non troverebbero posto.

Il tutto sarebbe solo il risultato di una serie di condizionamenti, di decisioni prese perché il caso ha voluto che nel nostro cervello fosse presente più o meno dopamina.

Nessuno è “colpevole” di avere un viso più o meno brutto, allo stesso modo nessuno sarebbe stato colpevole di avere un cervello che funzionasse più o meno bene.
Se uno poi nasceva con poca dopamina, e trascorreva la sua vita nella depressione, quale colpa avrebbe commesso?

Nessuno sceglie se nascere alto o basso, nessuno sceglie se nascere con poca o molta dopamina.

Decisamente, senza anima, non esiste nemmeno il libero arbitrio.

Ma anche ammettendo che un' anima ci sia, il discorso rimane complesso.
Qualcuno forse sceglie l’anima prima di nascere?

Platone risolveva tale problema con il mito di Er, in cui si descrive come i corpi scelgano prima di scendere sulla terra la propria anima.
Ma il problema semplicemente si sposta.
I corpi scelgono, ma chi veramente compie la scelta?
E colui che compie la scelta, da chi ha ricevuto la capacità di scegliere bene o male?

Nemmeno l’anima risolve la questione.

Per molto tempo ho creduto che gli uomini fossero dotati della capacità di non rendersi conto di tale assurdità.
Come se Dio o la natura o il caso avesse fatto in modo che l’impossibilità dell’esistenza del libero arbitrio non fosse loro visibile.
Questo per allontanare da loro la follia.

Forse è così.

Blessed be

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