Re: L'origine pagana del cristianesimo

Inviato da  Alexandros il 22/9/2006 15:37:00
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Santaruina ha scritto:

Ciao Alexandros

Su Guénon non insito oltre, sappi comunque che tra lui e la Blavatsky c’è una certa differenza.

Ciao Santa. Lo so già. Quel che intendevo dire - mi pareva chiaro - è che molte sue idee, nonostante lui stesso si fosse violentemente scagliato contro la teosofia, sono comunque condivise con la Blavatsky e circoli defluiti da questa "grande madre" del rinascimento misteriosofico ottocentesco. Quella del re del mondo e delle civiltà nascoste è una di queste.
Tengo comunque a ribadire che contro Guenon come persona non ho nulla. Altra cosa è il suo pensiero.

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Comunque, a proposito di accademie, racconto un piccolo ma a mio parere significativo anedotto.
Qualche anno fa, preparando uno degli ultimi esami di architettura, al politecnico di Milano, dovetti redigere delle schede su degli edifici medioevali.

Scelsi tra gli altri il famoso Castel del Monte di Federico II

Dopo la descrizione “canonica”, aggiunsi un capitoletto in cui mi occupavo dei significati “esoterici”, evidenti, a mio parere, dell’edificio.
Non volevo ovviamente dimostrare che l'esoterismo avesse un fondamento “certo”, mi interessava solo far notare come il sapere “esoterico” fosse tenuto in alta considerazione all’epoca, tanto da determinare la planimetria di alcuni degli edifici più importanti, come il caso del castello.

Concordo in toto sul fatto che Castel del Monte includa moltissimi significati misterici (Federico non era un fesso qualunque), ma il punto di vista di chi accademicamente non può accettare certe addizioni, non verte certo sul fatto che occorra scartarle apriori per via di qualche congiura. Penso sia piuttosto perchè non si possa farlo ufficialmente; e c'è una differenza sostanziale con l'accademia medievale, ove qualsiasi nozione discorde ti preparava a ben altro che la semplice derisione.
Per cui, occorrerebbe contentarsi di tenersele per sè, e non chiedersi come mai la scienza "ufficiale" non le accolga (anche perchè in fondo lo sappiamo, come mai). Pur qualora si ammettesse apertamente nei libri che il castello includa significati misterici, non lo vedrebbero come qualcosa di più determinante della valenza architettonica o storica della costruzione, poichè il mistericismo è visto come qualcosa di infondato. Altro è dimostrare che Federico costruì il castello per i motivi che sappiamo; ma per far ciò occorre più di semplici congetture, per quanto articolate e piene di supposizioni e-o dati. Servirebbe, ad es., un documento che lo attesti... In quel caso magari gi accademici cambierebbero opinione, e privilegerebbero il lato misterico, pur dicendo che Federico era un "illuso".
Magari se facevi una tesi del genere in un corso di archeologia medievale, la cosa cambiava!

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Per passare l’esame dovetti “abiurare”, fatte le debite proporzioni come un misero Galileo alla rovescia, “inchinandomi” al sapere ufficiale.

Santa, ma lo dici a me? Io ho cambiato tre facoltà nel corso della mia vita, per i medesimi motivi! Poi non dico che mi sono adattato, ma sarà anche perchè nell'ultima in cui studiai non sussistono certi lobbysmi pericolosi, per via delle sue tematiche.
Purtroppo questi lobbysmi esistono di norma nelle università non solo italiane (certi indirizzi, perlomeno) perchè si tende allo "status quo", che certe nozioni potrebbero rendere "instabile", anche per via di carenza di prove documentarie. C'è di più palese ad es. dell'atteggiamento di uno Zahi Awass, che nega sfacciatamente cose di cui lui è certamente già al corrente (e che ti costa? Non c'è nulla sotto la Sfinge? E facci vedere un pò! Perchè hai impedito a West e soci di scavare, allora?)
Ho portato l'esempio di Neugebauer; prima di lui, si credeva che certe culture fossero completamente ignare in fatto di matematica ed astronomia. Lui ha compiuto una rivoluzione. Ma l'ha fatto con una mole *straordinaria* di prove, tale che non gli hanno potuto dire di no; ed aveva pure delle credenziali consolidate. E si metta anche in conto che erano altri tempi.

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Nessun altro si è mai sognato di fare esposizioni del genere: per passare l’esame bisogna dire ai professori quello che vogliono sentirsi dire, questa è la regola base scontata che ogni studente impara sin dai primi giorni della sua carriera universitaria.

Le so benissimo queste cose, Santa; i motivi te li ho già detti, quali siano. Con ciò non si può certo venire a dire che TUTTO quanto proviene dall'accademia sia da buttare perchè in certi casi sussistono certi atteggiamenti. Occorre soltanto tempo per consolidare nuove visioni. Dall'altro canto, è anche vero che con ciò non dovremmo abbracciare ipotesi non certo consistenti e probative soltanto per via di un risentimento verso la "scienza ufficiale": sarebbe doppiamente scorretto nei nostri stessi confronti.

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