Re: Lucifero e Satana: due entità diverse?

Inviato da  Santaruina il 5/6/2006 0:14:27
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L’Ingannatore supremo ha i suoi apostoli che operano, nella nostra società postmoderna, ogni genere di ritualità blasfema e tenebrosa, nei recessi bui delle più vertiginose profondità della via luciferina.
Costoro sono, come scriveva René Guénon, gli "awliya as-Sciaytan" (i santi di Satana), il cui destino è il tormento infinito nel silenzio di Dio.

Giuseppe Cosco

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Lucifero e Satana sono la stessa entità.

Il ribaltamento nel mondo occidentale della figura di Lucifero, da principe dei demoni ad angelo luminoso ingiustamente punito da Adonai, il Dio dell’Antico testamento, trae origine dalla malinterpretazione degli antichi testi gnostici, in cui una dottrina esoterica che non rappresenta prerogativa del mondo cristiano viene capovolta in una lettura superficiale ed esteriore.

Gli antichi testi sacri di ogni religione descrivevano un tempo futuro in cui la spiritualità alla rovescia si sarebbe imposta, una spiritualità in cui non al mondo celeste ma al mondo degli inferi si sarebbero rivolte le anime degli uomini.

Questa età è la nostra, e la rivalutazione della figura di Lucifero, il principe delle tenebre, si inserisce perfettamente in questo scenario.

Non l’assenza di spiritualità infatti è sempre stata considerata dalle tradizioni autentiche il vero pericolo in cui l’umanità si sarebbe venuta a trovare, ma la trasmutazione della spiritualità stessa, il tuffo nell’abisso degli inferi.

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in virtù della legge di analogia, il punto più basso è come un riflesso oscuro o un'immagine invertita del punto più alto
René Guénon
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L’epoca dell’ateismo, il XIX secolo, aveva come scopo quello di azzerare l’antica spiritualità, e non a caso questo compito fu portato avanti da società segrete che in Lucifero vedevano il vero Dio.
Una volta sgomberato il campo dalle religioni tradizionali, degeneri loro stesse e pallide immagine di quello che avrebbero dovuto essere, la via era preparata per la diffusione finale della spiritualità infera.

Bisognava infatti svuotare il contenitore del suo vecchio contenuto, per poter così sostituirlo con quello “nuovo”.

Le società esoteriche che ebbero una diffusione enorme nell’epoca dei lumi, attirarono a sé tutti coloro che sentirono il bisogno di proseguire la ricerca verso le verità celate, e li indirizzarono verso gli inferi.

La psicologia, una pseudo scienza, con il suo ossessivo invito ad immergersi nel profondo, compartecipò all’opera.

Punta di diamante dell’universo pseudo esoterico del XIX secolo fu la Teosofia, culto confusionario inneggiante a Satana quale autentica divinità.

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Le dottrine, in realtà tutte moderne, che propugna la Società Teosofica sono talmente differenti, sotto quasi tutti gli aspetti, da quelle a cui si dà legittimamente il nome di Teosofia, che si potrebbero confondere le une con le altre solo per malafede o per ignoranza: malafede da parte dei capi della Società, ignoranza della maggior parte dei seguaci ed anche, bisogna dirlo, di taluni dei loro avversari che, poco sufficientemente informati, commettono il grave errore di prendere sul serio le loro asserzioni e di credere, per esempio, che essi rappresentino l'autentica. tradizione orientale, allorché invece non ne rappresentano alcuna.
René Guénon
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L’Antroposofia fu una creazione di Rudolf Steiner , che si distaccò dalla Società Teosofica ed organizzò una società esoterica che si avvicinava maggiormente alla tradizione occidentale, o almeno aveva la pretesa di farlo.
Molte delle meditazioni di Steiner non sono altro che una rielaborazione confusionaria di antiche conoscenze autenticamente tradizionali, ma interpretate superficialmente in una visuale caotica figlia del tempo moderno.

Steiner riuscì persino nell’intento di determinare due diverse entità laggiù dove in precedenza si aveva come riferimento Lucifero-Satana, ma punto comune con le antiche, e mai sopite dottrine pseudo gnostiche vi era la convinzione di una degenerazione dell’entità spirituale da cui l’uomo discendeva e il suo successivo incatenamento nella materia.

Ma quello che veramente caratterizza le dottrine luciferiane è il totale disprezzo per il mondo materiale, e l’auspicio della distruzione, della dissoluzione
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“Dobbiamo distruggere tutto, senza riguardo per alcuno, pensando solamente questo: il più possibile e il più presto possibile".
Jean Adam Weishaupt, fondatore dell’Ordine degli Illuminati
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Ciò che veramente dovrebbe rendere pericolosi questi movimenti, anche agli occhi dei materialisti, è proprio questo loro disprezzo per il mondo creato, e il loro auspicare la fine, quale purificazione, quale premessa per una rinascita.

Le nuove dottrine luciferiane ormai dilagano in tutto il mondo occidentale, ed esercitano un enorme fascino in particolar modo su coloro che non accettano più la visione del mondo strettamente materialista e positivista ottocentesca, visione materialista che gli stessi movimenti luciferiani avevano fortemente contribuito a diffondere.

Questa è l’età della spiritualità alla rovescia, dove la scimmia di Dio prende il posto di Dio stesso, dove gli occhi non sanno più distinguere tra cielo ed inferi.

Ora però è giunto il tempo di smascherare tutti coloro che conducono le anime negli abissi, tutti gli awliya as-Sciaytan.

Blessed be

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