Re: Breve saggio sulla religione

Inviato da  Rickard il 13/9/2007 21:42:41
Citazione:
dissento anche da questo (stasera mi sento di dissentire), non è del tutto vero che l'uomo sia incapace di accettare la morte e ciò che ne consegue, forse oggi più di ieri, questo si, ma molte società non ne hanno mai fatto un gran problema, accettando la fine di questa vita come una festa, la chiusura di un cerchio e, forse, l'apertura di un altro

Si, è una corretta sintesi del pensiero di alcune dottrine verso la morte, ma si ricade sempre lì: tutto (anche la morte) ha uno scopo e non esiste che accada qualcosa senza alcuno scopo, percui la morte chiude cerchi o li apre e così via, senza considerare che, più semplicemente, è l'inevitabile epilogo di qualsiasi organismo vivente.
Citazione:
beh, diciamo che <qualche umano> l'ha creata, e che poi tanti altri hanno accettato di seguire questa strada, per svariati motivi, non ultimo la mancanza di coraggio, rimane il fatto che la religione è una cosa artificiale e non naturale, non è insita nell'umanità

Forse si e forse no. La religione non è stata creata da una cabala di personaggi oscuri che agiscono nell'ombra, questo mi sembra "abbastanza" sicuro. Tu dici che non è insita nell'umanità, ma stavolta dissento io Si tratta principalmente di punti di vista, percui non c'è una sola verità assoluta su questo, semplicemente ritengo più verosimile definire la religione come la risposta che l'umanità ha tentato di darsi per vincere i propri timori. Quindi è insita dell'umanità in quanto è naturale che si tenti di darsi risposta a queste domande, evidentemente l'uomo non ha trovato di meglio.
Concordo comunque quando dici che uno dei motivi principali che ha spinto a seguire questa via sia la mancanza di coraggio.
Chi è davvero libero è in grado di vivere la propria vita senza anacronistici concetti o precetti, accentando che la morte è il naturale epilogo di ogni organismo vivente e non parte di chissà quale trama e che le tragedie che purtroppo avvengono sono dovute al caso e non a una qualche (crudele, direi) prova di fede o altro.
Questa presa di posizione non pregiudica affatto emozioni e sensazioni positive come la felicità. Tutto ha la stessa intensità, si tratta solo di essere coscienti della brevità del tempo a nostra disposizione senza angosciarsi in vita per la inevitabile morte e una ipotetica vita extraterrena. Soprattutto non si corre il rischio che qualcuno sfrutti la nostra paura per farci agire in un modo piuttosto che in un altro minando la nostra libertà di azione e di pensiero.

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