Re: Ateismo di "default"

Inviato da  mc il 15/5/2007 10:20:55
Citazione:
A mio avvso un criterio deve essere il campo di applicazione, ossia l'essere umano.

For a New Anthropocentric Century???
Io inizierei a parlare di esseri viventi, tanto per cominciare:
niente superiori, inferiori, + intelligenti...
Il metro umano per "misurare" la rispettabilita' gli altri esseri e' alquanto parziale, no?

Citazione:
Quali sistemi di leggi morali sono pił adatti all'esistenza umana?

Qualche tempo fa, (forse e' solo una mia propensione personale che mi convince di questa presunta "soluzione") discutendone, s'era giunti al, molto cristiano, "Ama il prossimo tuo come un te stesso, diverso da te... " (piccola variazione sul tema)... Se, come penso, le leggi morali debbano essere il meno possibile affinche' la Morale comune possa stimolare un evoluzione costante, questa "legge" dovrebbe essere una delle poche esistenti.
E per far si' che questa legge abbia un senso sociale, uno dei passi fondamentali impossibili da evitare in principio sarebbe quello di conoscersi meglio. Accettare quel che si e', mentre si tenta di cambiare cio' che non ci soddisfa di noi stessi (o piu' semplicemente, capire perche' non ci soddisfa... a volte e' piu' che sufficiente...). Una volta scoperte, certe nozioni, potrebbero rivelarsi "costanti" in comune con altri individui e forse potrebbero delineare, prese una alla volta, un itinerario evolutivo comune.

Ma per maturare queste tendenze ascetiche quanto impegno (e tempo) ci vorrebbe partendo dalla nostra situazione attuale?

Meglio l'estinzione di massa con un meteorite impattante che una lenta sofferenza nello scoprire lo squallore di alcuni aspetti della nostra esistenza?

(un punto di partenza...)

mc

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