Re: concetto di "donna" nelle religioni cristiane

Inviato da  mc il 28/1/2006 17:35:27
Prima una premessa:
Non e' una guerra. Non ci sono due fazioni, ma ci sono piu' visioni individuali a confronto, che a volte coincidono. E risulta facile leggere un completo allineamento di un gruppo di voi che e' perfettamente concorde su una visione divina della questione. E come ho gia' detto, sembra sintomo di influenza ambientale. Quello che non ci si chiede e' perche' mai dovrebbe essere un dio, o una divinita'.

Invece, io me lo chiedo, e mi rispondo che, non ho nessuna intenzione di subordinare a questa visione, tutte le altre, lette e che mi possano venire in mente in pieno iter esistenziale o sotto l'effetto di droghe psichedeliche, solo perche' qualche scrittore prima di me, s'e' sentito in obbligo di credervi... (piccola parentesi.....e' forse per quello che e' stato pubblicato? E' forse per il fatto che non si menzioni dio, che molti non lo potranno essere mai, pubblicati? ... in due mila anni questo, credo sia stato all'ordine del giorno, per cui sarebbe utile non riempirsi la bocca di altri allineati, perche' poco interessanti... io vorrei parlare con voi, non con altri... cerco di non fare mai riferimento a cio' letto di altri per non influenzare con le personalita' altrui, quello che propongo che ritengo mio, e basta.... chiusa parentesi).

Detto cio':
Citazione:
"quando si ascolta bach o una melodia gregoriana, tutte le facoltà dell'anima si tendono e tacciono per afferrare quella cosa perfettemente bella, ognuna a suo modo. Fra quelle, l'intelligenza. Essa non vi trova nulla da affermare o negare, ma se ne nutre. La fede non deve essere forse un'adesione di questo genere? Si degradano i misteri della fede facendone un oggetto di affermazione o di negazione, mentre essi devono essere oggetto di contemplazione".


J.Sebastian e' uno dei miei preferiti. Nell'anniversario mozartiano, mi ritrovero' ad ascoltare in tutte le salse quella "perfettamente bella" musica, che proprio per quello mi risulta insipida. Bach e' un'altra cosa:
E' energia mentale, e' fantasia, e' emozione. Sono per lo piu' elucubrazioni matametiche, calcoli e armonie di conoscenza musicale di un uomo che fece solo quello. Costruzioni. Lo stesso lavoro di un carpentiere, o un artigiano, di un muratore (se le note fossero mattoncini, con mozart si costruirebbero quei palazzoni stile Imperiale tipico del ventennio o sfarzose ville frivole di giardini e fontane. Con Bach delle fantastiche costruzioni gotiche, con orpelli infiniti e intrecciati armoniosamente in qualcosa di maestoso, cupo e nello stesso tempo gioioso, vivo, in continua evoluzione... si capisce perche' preferisca Seby piuttosto che Amadeus, anche se un gigante...).
Dove trovasse l'ispirazione Bach e' veramente irrilevante, perche' non si tratta di stabilire uno scenario, nella musica, ma si tratta di composizione, di psicoacustica, di creazioni emotive. Di cervello. E il come la cosa piu' importante, non il perche'.
Per fortuna.
E' questo che penso quando ascolto Bach. Non e' una didascalia ad una storia narrata, non e' un commento musicale, per me, e' un lavoro di intelletto. E' musica, e composizione. E posso fare questo tipo di analisi, perche' non ho nessun dio da vederci dentro.
Se qualcun'altro ascoltando Bach, prova personali emozioni, elabora qualcosa di suo non la musica di per se. Giusto? La fede funziona alla stessa maniera. Si elabora in se stessi un qualcosa che fornisce emozioni, nella fattispecie degli scritti.
Piccola differenza : la musica ti da' solo uno spunto e poi carta bianca sul resto, la religione a cui si porta fede, e se non si volesse parlare di religioni, il concetto di dio sovrannaturale, ti imposta la vita.
Inoltre, all'una si da un ambito ludico o rilassativo, all'altra si dona l'interezza delle proprie emozioni e azioni.
Quindi una cosa e' contemplare della musica, e un'altra e' Credere in una fede.

Davvero complimenti per il parallelo (mi associo a santa...eheheh)!.


Citazione:
Benedetto è l'uomo che "assume il rischio di una decisione"-

Citazione:
e rivolge e se stesso la domanda: "Sarà questa la vera soluzione?

Citazione:
E' giusto il mio modo di vedere? Sarà nell'interesse generale?"


Grazie per avermi dedicato una poesia, non dovevi...
Sono un uomo benedetto e non lo sapevo.
Io mi prendo il rischio di dire ai piu' che non e' giusto avere fede in una delle tante teorie esistenti e possibilmente veritiere, e cioe' che esista qualcosa di sovrannaturale che governa il tutto.
Nessun rischio nell'accettare una visione condivisa.
Io mi rivolgo la domanda "sara' questa la vera soluzione" o piuttosto non andare a cercarla perche' troppo al di fuori di ogni essere vivente.
Io mi chiedo "e' giusto il mio modo di vedere e non e' forse nel''interesse generale che dico quello che dico..."?

Intorno a me vedo moltissime persone che queste domande non se le pongono proprio... Io so. Io accetto. Io vedo e sento ...

mc

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