Re: Il senso della vita

Inviato da  meritomio il 19/3/2007 15:51:42
Il senso della vita umana e' una bella domanda, ma ancora piu' complessa e' la seguente domanda. Come possiamo dare un senso alla vita, o dare una svolta di 180° alla nostra vita il cui senso ormai non ci soddisfa piu', sia in termini qualitativi che quantitativi?

Il senso della vita richiede assolutamente un fine
ed anche ritenere che la vita sia il contrario della morte fisica e spirituale, non giustifica che si debba avere un fine soltanto materiale, in quanto tutti gli uomini si riconoscono in una qualche fede( ideologica religiosa ecc ecc) ovvero qualche fine non materiale, e non esiste nessuno che dubiti e non si fidi in maniera assoluta( troverei banale affermare che si vive per mangiare o vivere per respirare o per diventare semplice polvere dopo morti ).
Descrivere la vita in terminii filosofici o scientifici non e' semplice, ma dobbiamo prendere atto che cio' piu' di tanto non implica una base di partenza "debole" per una discussione sul senso che noi possiamo dare alla vita, in quanto noi possiamo non essere in grado di descrivere compiutamente la vita, ma poco ci importa e non ci servono descrizioni scientifiche per farci chiarezza, perche' siamo coscienti della nostra vita ( nessuno puo' negare tale affermazione).
Le persone incapaci di consapevolezza non possono partecipare alla discussione e nemmeno trovare altri che possono reclamarsi portavoci della lora vita in quanto nessuno e' proprietario della vita altrui e tantomeno della propria, almeno per i credenti Cristiani.
Nella sua identità più profonda la vita ci sembra un mistero grande e insondabile scientificamente ed è la proprietà principale e più profonda dell'uomo. L'uomo è la sua vita, che non è soltanto la sua ragione, la sua razionalità, la sua coscienza; è neppure la fisicita' corporea, i suoi sentimenti, le sue emozioni. La vita ha una dignità grande ed è dentro e oltre i limiti della nostra ragione, dentro e oltre i sentimenti e le emozioni, dentro e oltre la precarietà della sua esistenza.La domanda sul senso della vita non ha alcuna sensatezza se posta in un contesto di fenomeni naturali , e pertanto non merita di essere posta in un contesto materiale, perché la domanda sulla vita non è una domanda sulla materia, in quanto la vita non è unicamente una realtà biologica, chimica e fisica. La vita per tutti noi non è una particolare organizzazione della materia e come uomo credente ritengo che la vita, sia un “dono” di Dio. La vita sorge e si sviluppa dall'iniziativa salvifica di Dio in Gesù Cristo. E' un dono affidato all'uomo, che dovrebbe amministrarla con impegno, custodirla e difenderla con amore per sempre. I credenti ( che si fanno portavoce anche dei non credenti ) sostengono che la vita, in senso assoluto appartiene solo a Dio, ma l' uomo ne dispone ed e' questo "disporre "filtrato" dal libero arbitrio e influenzato dalle tentazioni del male che fa scaturire i piu grandi crimini : guerre-aborti-pene di morte-criminogenetica-sfruttamento. Anche per un non credente il miglior modo di vivere la propria vita e' quello di amare, amare il prossimo, amare il proprio lavoro, amare la propria vita. L'amore e' il "senso della vita" e la sua assenza ci fa vivere una "non vita".
Gesu' Cristo ci chiede soltanto di amare, e cosi' difficile? in fin dei conti Gesu' ha amato gli uomini come nessun altro, dobbiamo darne atto e amarlo anche noi.
Questo insegnamento d'amore Cristiano ci permette di prepararci per la vita dopo la morte.

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