Re: Fisica e Coscienza

Inviato da  Eremita il 23/1/2007 22:02:07
Kirbmarc grazie x la risposta

Va bene, ho capito allora che è la solita marmellata di concetti presi qua e là...
Insomma siamo lontani da una dimostrazione di qualcosa di tangibile

Citazione:
Il problema sta tutto lì: il collasso della funziona d'onda avviene con l'osservazione,

Qui ho una curiosità: ma se siamo in grado di dire che un qualcosa è una funzione d'onda, vuol dire che abbiamo i parametri di quell'onda (la forma, la frequenza ecc)? Se si: allora perchè non siamo in grado di prevederne il comportamento? Se no: allora come facciamo a dire che è un'onda?

Citazione:
Non si capisce bene come, e la frase contiene un nonsense (le "misurazioni non demolitive"?).

E' vero, se non sono demolitive (distruttive?) non eliminano le alternative e quindi il collasso non avviene...
E poi se ai neuroni arrivano degli input dal sistema nervoso periferico (occhi, nervo ottico ecc...) vuol dire che semmai il collasso della f. d'onda si è già verificato in periferia, no? Mah!

Citazione:
Direi che sinceramente è improbabile che al livello dei microtubuli si realizzi la coscienza (propietà intrinsecamente di alto livello, come descritto appunto nel libro di Hofstadter.)

Io avevo letto da un'altra parte che la coscienza in realtà è già soltanto la semplice reazione agli stimoli esterni. Rudimentale, non intelligente, automatica, ma è coscienza. In base a questa definizione un organismo unicellulare (grazie alle ciglia, fatte proprio di microtubuli) sarebbe già cosciente. Comunque leggo quanto prima Hofstader (F. Capra è stato un po' una delusione)

Citazione:
Citazione:
Delle reti neurali ne ho letto su quel libro che ho citato: "Il Cervello Quantico", il quale parla diffusamente anche dei microtubuli


Che parte da presupposti interessaanti ma "scade" nel finale.(non per quello che dice, per la confusione e i nonsense-ovvero come lo dice).

No, la parte che ho citato in grassetto non è del libro "Il cervello quantico" di J.Satinover (bello, parla di reti neurali), bensì del cardiochirurgo Dott. Barberis.
Cmq no problem, ho fatto un po' di casino io.

Un'ultima cosa. Da quello che ho capito, gli elettroni appaiono e scompaiono freneticamente attorno al nucleo formando quelle specie di gusci di forma strana che sono gli orbitali. I quali sono a distanze prefissate (quantizzate), dal meno energetico, al più energetico ecc...
Cioè sembra quasi che un elettrone "appare" in un punto dell'orbitale, poi "scompare" per un po', poi riappare in un'altro punto dell'orbitale ecc...
Non è per caso che l'elettrone descrive una complessa traiettoria in uno spazio di n>3 dimensioni, la quale triettoria interseca il nostro spazio 3dimensionale e in quel momento l'elettrone si rivela ai nostri occhi?
(hic) ecco, lo sapevo che non dovevo bere (hic) prima di postare (hic)

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